CONFERMA DA LONDRA
«L’ho già detto la settimana scorsa: voglio rimanere qui». Sarri, durante la conferenza stampa alla vigilia della semifinale di ritorno contro l’Eintracht, ha ribadito quanto spiegato dopo la gara d’andata. «Mi piace il calcio inglese e l’atmosfera che si respira, voglio restare in Premier League. Se è possibile con il Chelsea. Oppure posso provarci con un altro club, ma sempre in Inghilterra». La sua posizione è inequivocabile. La Roma, contando sul pressing del suo amico Baldini, punta sul ripensamento e gli offre 6 milioni. Alla sua conferma è contrario il pubblico di Stamford Bridge. Chissà se la tifoseria dei Blues influenzerà Abramovich. Il club giallorosso può dunque andare a dama solo in caso di esonero. Sarri guadagna 9 milioni: se chiedesse di liberarsi in anticipo, dovrebbe versarli al Chelsea. Lui o direttamente Pallotta che, al momento, ha sotto contratto pure Di Francesco: altri 3 milioni, tanto per gradire, da spendere a vuoto. Proprio ieri la commissione d’appello della Fifa ha bocciato il ricorso del Chelsea, confermando lo stop nelle prossime due sessioni di mercato. Adesso Abramovic andrà pure davanti al Tas, ma l’allenatore rischia di perdere giocatori di riferimento senza poterli sostituire.
CANDIDATO INGOMBRANTE
«Parla di futuro chi non ha obiettivi. Io, in questa stagione, ancora ne ho». Gasperini, anche se allertato, non tratta ancora con la Roma che, rivale per il 4° posto, aspetterà la finale di Coppa Italia. Agli amici, intanto, ripete che non intende rinunciare, se centrerà l’obiettivo, all’esperienza in Champions con l’Atalanta. Che lo sostituirebbe con Giampaolo, sedotto e abbandonato dalla società giallorossa. Perché a Bergamo sanno che la tentazione per il grande club, comunque, rimane. L’allenatore nerazzurro, però, detta le sue condizioni: contratto triennale e rosa competitiva. A Trigoria il messaggio è arrivato. Come quello della tifoseria che vota per capitan De Rossi. Suggestione che ci sta. Baldini, però, pedala come sempre contro vento. E incrocia lo stesso qualche amico: Blanc, pure se non allena da 3 anni, o Wenger, ormai quasi settantenne.
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