Commerciante ucciso a Viterbo, l'assassino: «È stato un raptus, chiedo scusa alla sua famiglia». Ora rischia l'ergastolo

Omicidio commerciante, l'assassino confessa: «E' stato un raptus, chiedo scusa alla sua famiglia e alla città»
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Martedì 7 Maggio 2019, 14:37 - Ultimo aggiornamento: 15:35

«Chiedo scusa alla famiglia e a tutta la città». Micheal Aaron Pang ha confessato di aver commesso l'omicidio di Norveo Fedeli, il negoziante 73enne di Viterbo ucciso venerdì scorso nel suo negozio.

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«E' stato un raptus, ho perso la testa», ha detto il giovane nell'interrogatorio di convaldida del fermo ancora in corso al tribunale di Viterbo. L’omicida di Fedeli ha risposto alle domande del gip del sostituto procuratore nella lunga udienza di convalida a porte chiuse. Per i suoi avvocati Remigio Sicilia e Lilia Ladi un confronto lungo e complesso anche per la necessità della traduzione simultanea in inglese.

Pang, che era arrivato nella Tuscia da due mesi e mezzo, è accusato anche di rapina. Lo scorso venerdì, nel negozio di via Luca avrebbe colpito a morte il proprietario con uno sgabello. Poi la fuga a Capodimonte dove viveva con uan donna tedesca. In base alla nuova legge sui reati più gravi, recentemente approvata, il giovane accusato rischia una condanna all'ergastolo.  

Il ragazzo è in carcere da sabato scorso, appena dopo esser stato fermato dai carabinieri nelle strade del paesino sul lago di Bolsena. «Ha chiesto scusa, ma ci sono degli elementi da chiarire e da approfondire», ha detto a fine interrogatorio il suo avvocato..

 

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