Il Lecce rimanda la festa, il Palermo torna a un punto. Pescara raggiunto con due rigori

Il Lecce rimanda la festa, il Palermo torna a un punto. Pescara raggiunto con due rigori
di ​Vanni Zagnoli
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Sabato 4 Maggio 2019, 17:50 - Ultimo aggiornamento: 20:27
Non è ancora la serie A del Lecce, sarebbe stato promosso senza giocare, con una giornata di anticipo (oggi riposava), se il Palermo fosse stato battuto, invece vince e costringe i salentini ad aggiudicarsi l’ultima gara. Sarà contro lo Spezia, non ancora certo dei playoff, nonostante il successo sul Crotone, mentre i rosanero riceveranno il Cittadella, altra concorrente per gli spareggi. Delio Rossi vince la sua prima partita sulla panchina siciliana il giorno dopo l’insediamento della nuova proprietà e anche la lettera dei 9 club in cui chiedono di escludere subito dalla classifica i rosanero, per gli imbrogli che hanno accompagnato le iscrizioni degli ultimi tre anni.
Già promosso, il Brescia tiene il pareggio nel derby di Cremona, mettendo a rischio i playoff dei grigiorossi. Il pari allo scadere del Venezia mantiene i lagunari in zona playout, mentre il Pescara manca l’opportunità di avvicinare la quarta posizione.

Ascoli-Palermo 1-2: st 15’ Moreo (P), 18’ Addae (A), 41’ Haas (P)
E’ Moreo il palermitano più attivo, allo stadio Del Duca. Il portiere Lanni lo chiude su assist di Murawski, poi manda alto di poco su cross di Trajkovski, stessa cosa Puscas, servito sempre dal macedone. I marchigiani controllano e si fanno vivi con Chajia. Sempre Moreo coglie in pieno D’Elia, prima dell’intervallo. L’uno (siciliano) contro tutti (i bianconeri) prosegue nel secondo tempo, quando Lanni si oppone a una sua conclusione. Poi Trajkovski serve Szyminski, diagonale respinto in tuffo dal portiere, Puscas è in fuorigioco ma evita di partecipare all’azione (resta il dubbio sulla posizione non attiva) e Moreo dall’altra parte segna.
Il pareggio su traversone di Casarini, sul secondo palo la deviazione di Addae. Che poi manca la porta di poco. Entra Falletti, nel Palermo, ma è ancora insidioso Moreo. Segna Trajkovski, su fuorigioco però dell’uruguagio. Finchè Jajalo finta, serve Haas che fa sedere il portiere e infila sotto la traversa. Lo svizzero arriva dall’Atalanta, in prestito, realizza sotto la curva intitolata oggi a Carlo Mazzone, autore di strepitose salvezze in A, nell’Ascoli.

Cremonese-Brescia 0-0 
Su azione di Castrovilli, Mogos dalla destra, il portiere di riserva Andrenacci respinge. Sempre il romeno ha una buona chance alla ripresa, non calcia al momento giusto. Replicano le rondinelle, Tremolada manda alto e poi para Agazzi. Strefezza entra e fa volare il portiere delle rondinelle. Claiton è il più volitivo nel finale, la formazione di Corini però regge.

Spezia-Crotone 2-0: 25’ Galabinov, 36’ st Bidaoui. 
Partita equilibrata, fra gli aquilotti, manovrieri come sempre, e i calabresi, tra i più in forma ma non ancora salvi. Gyasi da sinistra aziona Augello, cross che Galabinov trasforma di testa. Prima dell’intervallo Mora tenta il raddoppio dal limite, la palla esce di poco. Lamanna nega il pari a Milic, poi il palo da fuori di Maggiore, per i liguri. Entra Bidaoui e tocca in porta, sull’assist ancora del ghanese Gyasi, azionato da Ricci.

Venezia-Pescara 2-2: 21’ Brugman (P), 30’ Domizzi (V) rig; st 30’ Mancuso (P), 51’ Domizzi rig.
Brugman non segnava da un girone, realizza di testa, su apertura di Mancosu per Sottil. La replica della squadra di Cosmi è con Segre, da fuori, Fiorillo alza in angolo. Sulla battuta, Balzano allunga la maglia di Bocalon, trattenuta inutile ma evidente, dal dischetto Domizzi, è il quinto gol di fila su palla inattiva per gli arancioneroverdi.
Mancuso è in fuorigioco nell’occasione dell’1-2, il Pescara attacca ma con determinazione inferiore rispetto alle scorse settimane, ha una chance in area piccola, Scognamiglio è chiuso.
Il Venezia si fa vivo da 25 metri con Besea, Fiorillo tocca oltre il palo. Poi Sottil per gli abruzzesi, che invece con Perrotta salvano sul colpo di testa di Besea. Passano con Leonardo Mancuso, su contropiede di Brugman e cross tagliato di Balzano. Vicario nega il tris a Brugman e a Monachello, Marras lo spreca. A un minuto e mezzo dalla fine, Pimenta di tacco per Segre, Scognamiglio lo tocca, Piccinini fischia il rigore e Domizzi fa doppietta dal dischetto, con molti giocatori all’interno dell’area. Cosmi esulta: “Ma sono troppe emozioni, dovrei smettere”, aveva sussurrato in panchina.

Cittadella-Verona 3-0: 20’ Diaw, 31’ Moncini, 40’ Iori.
I granata venivano conquistano il 5° punto in 5 gare, dominando l’Hellas del nuovo allenatore Alfredo Aglietti con tre gol nel primo tempo. Come con Fabio Grosso, i gialloblù sono vulnerabili al centro della difesa e sulle fasce, subiscono Branca e Benedetti. A metà primo tempo Adorni stacca da angolo, la palla arriva a Diaw, stop e sinistro imprendibile. Poi Branca crossa e Moncini sovrasta Balkovec, confermandosi attaccante da serie A, per questo girone di ritorno. Sul corner di Benedetti, Iori di controbalzo anticipa Colombatto e insacca sul primo palo. Solo un’occasione per i veronesi, Paleari si oppone. 
Nella ripresa il Cittadella cerca il quarto gol, con Schenetti e Proia, per eguagliare il 4-0 d’andata: in caso di arrivo a pari punti, sarebbe davanti l’Hellas. Nel finale la contestazione dei tifosi arrivati dalla città di Romeo e Giuletta, per nulla consolati dalla figuraccia del Chievo con la Spal.

Domani: alle 15, su Dazn, Benevento-Padova e Livorno-Carpi; dalle 21 Salernitana-Cosenza. Lunedì alle 21 Foggia-Perugia.

Classifica: Brescia 67, Lecce 63; Palermo 62, Benevento 56, Pescara 52, Spezia 51, Cittadella 50, Verona e Cremonese 49, Perugia 47, Cosenza e Ascoli 43, Crotone 40, Salernitana 38; Livorno e Venezia 35; Foggia (-6) 34, Carpi e Padova 29.

Ultima giornata, sabato 11 maggio alle 15: 
Brescia-Benevento, Carpi-Venezia, Crotone-Ascoli, Verona-Foggia, Lecce-Spezia, Padova-Livorno, Palermo-Cittadella, Perugia-Cremonese e Pescara-Salernitana. Riposa il Cosenza.













 
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