«Cinema in Sapienza abusivo»: e scatta la diffida all’ateneo

«Cinema in Sapienza abusivo»: e scatta la diffida all’ateneo
di Marco Pasqua
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Venerdì 3 Maggio 2019, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 15:22

Abusivo, alcolico ma, soprattutto, a costo zero (solo per gli organizzatori). Benvenuti alla nuova edizione del “Cinema in Sapienza”, la rassegna che può vantare quattro proiezioni, uniche, rispetto a quelle organizzate nelle sale tradizionali e persino nelle arene gratuite (note, invece, per aver ridato anche un valore commerciale a vecchie opere classiche).

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Infatti, la ricetta di questo evento, che prende il via il 9 maggio, alle 21, al Pratone – luogo prediletto dai cosiddetti antagonisti dietro a questa operazione che sembra essere di tipo più economico che culturale – ruota attorno all’assenza di autorizzazioni. Se, infatti, il nome di questa rassegna lascerebbe intendere un coinvolgimento diretto dell’ateneo, quel che è certo è che i vertici della Sapienza, fino a pochi giorni fa, non ne erano neanche a conoscenza. E questo nonostante l’università abbia varato un regolamento stringente sull’organizzazione degli eventi: è previsto un preciso iter per i permessi, bisogna fornire garanzie sul rispetto delle norme di sicurezza e, ad esempio, sulla presenza di wc chimici. Vietata, tanto per fare un esempio, la somministrazione degli alcolici. Un esempio non casuale, in questo caso: perché chi dà vita al “Cinema in Sapienza” è anche dietro alle feste notturne abusive, dove fiumi di alcol scorrono per i viali dell’università. 

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IMBARAZZO IN RETTORATO
Ad allertare l’ateneo, stavolta, è stata la Lucky Red, “vittima”, assieme al mondo degli autori, di un furto – intellettuale, ma non solo – perché di questo si tratta: il 9 maggio, giorno del via ufficiale della rassegna, verrà proiettato, dalle 21, il film d’animazione “Nausicaä della Valle del vento” di Miyazak. Peccato che nessuno si sia degnato di chiedere alla casa di distribuzione l’autorizzazione a proiettarlo (e chissà, se lo avessero fatto, forse non sarebbe stata esclusa una gratuità della concessione). Per questo motivo, l’ufficio legale della Lucky Red ha contattato La Sapienza, diffidandola, di fatto, dal consentire questa proiezione. La prossima settimana è in programma un incontro tra i legali della casa cinematografica e dell’ateneo. Obiettivo quello di raggiungere un accordo: ovvero il rispetto delle norme che valgono per qualsiasi realtà che voglia trasmettere un’opera risultato del lavoro di tante professionalità. Scenario analogo per gli altri film, dove le case di distribuzione non risultano essere state contattate (le proiezioni sono in programma ogni giovedì: il 16, 23 e 30 maggio). Nessun contatto tra gli antagonisti – in questo caso nella veste di abili businessmen a spese degli altri – e la Siae: affinché non debba essere versata alcuna cifra alla Società Italiana degli Autori ed Editori l’evento non deve essere pubblicizzato (come avviene in questo caso) e deve essere riservato solo agli studenti (qui l’ingresso è aperto a tutti). Tra l’altro, ogni proiezione - per cui viene richiesto un versamento a sottoscrizione - è accompagnata dalla vendita di alcolici, senza i permessi del caso. «Non è accettabile che all’interno di una università si finga di fare cultura danneggiando chi questa la concepisce e produce. Mi auguro che qualcuno fermi questo abusivismo nel segno della legalità», osserva Giorgio Carra del Pd romano, in prima linea per il
rispetto del decoro.

ARRIVA IL TEPPA FEST
Ma la proiezione del 9 è solo uno degli aspetti di un altro momento clou per gli antagonisti: l’8, infatti, parte il Teppa Fest, una tre giorni che culminerà con un djset in notturna, il 10. Nel 2018, l’ateneo comunicò di aver denunciato gli organizzatori di questa iniziativa abusiva: ma di questo atto non si è più saputo nulla. E, un anno dopo, La Sapienza torna ad essere ostaggio di chi sogna di trasformare l’ateneo in una Repubblica indipendente senza regole. 

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