Macchinisti ubriachi, sospesi da Trenitalia e indagati dalla procura

Macchinisti ubriachi, sospesi da Trenitalia e indagati dalla procura
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Giovedì 2 Maggio 2019, 19:45

MILANO Sospesi da Trenitalia e indagati dalla procura. I due macchinisti del Frecciarossa che domenica scorsa avrebbero dovuto guidare il treno per Napoli delle 5.17 del mattino. I due, che hanno dovuto cedere i comandi perché ubriachi dalla sera precedente, dovranno rispondere di interruzione di pubblico servizio. Lo ha deciso il pm di Brescia Erica Battaglia, che ha iscritto nel registro degli indagati i conducenti, un trentacinquenne romano e un ventitreenne milanese.

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ALCOL QUATTRO VOLTE OLTRE IL LIMITE
Il Codacons aveva presentato un esposto chiedendo un’inchiesta per attentato alla incolumità pubblica: «Mettere a repentaglio l’incolumità pubblica è un fatto che non può passare inosservato - afferma l’associazione dei consumatori - Non è possibile giocare con la sicurezza dei trasportati e, più in generale, dei cittadini». I macchinisti sono stati scoperti dal capotreno prima che il convoglio partisse - in realtà un solo conducente si è presentato in stazione, il collega ha chiamato un’ambulanza dall’albergo e si è fatto portare in ospedale - e sono stati sottoposti dalla polizia al test dell’etilometro. «Si è sfiorato il disastro ferroviario ed è giusto che le Autorità intervengano per appurare le responsabilità», scrive nell’esposto il Codacons. Ma per la procura non sussistono gli estremi e ha deciso di procedere per interruzione di pubblico servizio. I dipendenti di Trenitalia infatti sono stati bloccati prima di far salire sulle carrozze ai passeggeri. Il Frecciarossa 9604 è stato soppresso appena il capotreno ha capito che il trentacinquenne ai comandi era ubriaco. Ha lanciato l’allarme alla Polfer e poi alla Polstrada per farsi portare l’etilometro. E i risultati del test sono stati sconvolgenti: nel sangue aveva un tasso alcolemico di 1,96 grammi, quasi quattro volte oltre il limite consentito dalla legge. Il collega più giovane invece non si era nemmeno presentato, tali erano i postumi della sbornia. Mentre i 67 passeggeri che attendevano di partire sono stati dirottati su un treno per Milano Centrale e poi su un convoglio per Napoli.

IL TWEET DEL MINISTRO
L’azienda, intanto, ha sospeso i due macchinisti. «Un bene la sospensione dei macchinisti che avrebbero dovuto condurre il treno Brescia-Napoli e non erano in condizioni psicofisiche per farlo. Chi mantiene condotte irresponsabili sul lavoro non merita indulgenza e deve essere cacciato», ha twittato il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli commentando la vicenda.

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