Giro d'Italia: «A Tor Bella Monaca non si passa», a rischio la tappa romana

Giro d'Italia: «A Tor Bella Monaca non si passa», a rischio la tappa romana
di Lorenzo De Cicco e Francesca Monzone
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Mercoledì 1 Maggio 2019, 08:35 - Ultimo aggiornamento: 14:58

Dopo lo stop per “buche” dell’anno passato - rivolta degli atleti e gara «neutralizzata» - ancora problemi tra il Giro d’Italia e la Capitale. Stavolta è a rischio la quarta frazione della corsa rosa, quella da Orbetello a Frascati. In teoria i “girini” avrebbero dovuto saettare su alcune strade della Città eterna. Ma fino a ieri mancavano le autorizzazioni al transito dei corridori da parte del Comune di Roma.
Alla tappa manca poco: il prossimo 14 maggio il Giro dovrebbe precorrere i 223 chilometri che da Orbetello porteranno i corridori ai Castelli Romani, interessando alcune strade della periferia dell’Urbe. Due giorni fa si è riunita la conferenza dei servizi, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei vari Comuni laziali interessati. Nell’incontro con i vertici di RCS che hanno disegnato il tracciato, da subito sono emersi problemi tecnici importanti, che potrebbero portare a stravolgimenti del percorso.

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«Nessuna ripicca politica per l’anno scorso, solo considerazioni tecniche», dicono dal Campidoglio di Virginia Raggi. L’assessore allo Sport e ai Grandi eventi, Daniele Frongia, racconta che «per ragioni di viabilità e di sicurezza, i nostri uffici, durante la conferenza dei servizi, hanno fatto sapere agli organizzatori che il percorso proposto non era idoneo. Ma non è stato un “no” a scatola chiusa, perché contestualmente è stata offerta una soluzione alternativa». Ora, fanno sapere dalla giunta romana, «stiamo aspettando i pareri della Municipale sul nuovo tragitto per capire se si può rilasciare un’autorizzazione». Per il braccio destro di Raggi, in ogni caso, «non si è trattato di una decisione “politica”, ma di analisi tecniche fatte dai dipartimenti che si occupano della viabilità e della Polizia locale. Per i prossimi anni, saremmo ben felici di riportare il Giro a Roma, anche se è ancora presto per parlarne».
Le prime indiscrezioni sull’indisponibilità dell’amministrazione romana a far passare la corsa nel territorio dell’Urbe, risalirebbero allo scorso ottobre. Poi alla presentazione del Giro a Milano, si scoprì che la Capitale era solo parzialmente interessata dal transito degli atleti, con le arterie principali tagliate fuori.
La tappa che parte dalla Toscana, in teoria vedrebbe il passaggio nel territorio capitolino entrando da Lunghezza, tagliando la via Prenestina e attraversando il quartiere di Tor Bella Monaca e Torre Gaia. Si continuerebbe poi fino alla Tuscolana per salire a Frascati, dove è fissato il traguardo.

IL PRECEDENTE DI CIPOLLINI
Qualcuno ricorderà una tappa da Orbetello a Frascati già nel 1998, a vincere fu Mario Cipollini. In quell’occasione il percorso però era molto diverso. Da Orbetello la corsa continuò sul litorale laziale passando da Santa Marinella, Castel Fusano, Torvaianica per poi dirigersi a Pomezia e infine a Frascati.
Per la corsa del 2019, un altro problema è legato al Comune di Guidonia Montecelio.

In questo caso l’amministrazione non avrebbe le forze per gestire gli innumerevoli varchi attraversati dalla corsa. Se dovesse essere escluso il passaggio nella cittadina, automaticamente verrebbero escluse anche quelle amministrazioni che invece vogliono veder passare la corsa rosa sulle loro strade. In particolare non ci sarebbero i passaggi da Mentana verso Lunghezza. Lo stravolgimento sarebbe talmente importante, che lo svolgimento della corsa sarebbe a rischio, anche se gli organizzatori al momento non si sbilanciano.

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