Stupro Viterbo, il racconto choc della vittima: «Ricordo un pugno, poi più nulla»

Stupro Viterbo, il racconto choc della vittima: «Ricordo un pugno. Mi sono svegliata piena di lividi»
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Martedì 30 Aprile 2019, 17:49 - Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 01:07

«Scene raccapriccianti», immagini e foto che raccontano una violenza di una «gravità inaudita» nei confronti di una donna incapace di difendersi e una «pervicacia» negli abusi che è indice della «personalità negativa» dei due. Il gip di Viterbo Rita Cialoni, in una decina di pagine di ordinanza, inchioda Francesco Chiricozzi e Riccardo Lecci alle proprie responsabilità, nonostante i due giovanissimi militanti di Casapound da lunedì in carcere con l'accusa di violenza sessuale di gruppo e lesioni aggravate neghino tutto: «è stato un rapporto consenziente». 

​L'analisi dei video trovati sul telefonino di Chiricozzi, almeno 3 di cui uno della durata di circa 7 minuti, e alcune foto, lasciano purtroppo pochi dubbi su quanto avvenuto nel pub 'Old Manners' di Viterbo la notte tra l'11 e il 12 aprile. Nei frame si vedono «reiterati abusi», dice infatti il giudice, portati avanti in modo «beffardo e sprezzante» tra risate, minacce e gesti che sono indice di «un mancato controllo degli impulsi» nonostante «lo stato di semi incoscienza in cui si trovava la vittima». 

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I VIDEO
Uno stato che, tra l'altro, è evidente già nelle prime immagini registrate: c'è la donna a terra priva di sensi, uno dei due militanti che le solleva il braccio e lo lascia ricadere senza trovare opposizione, prima di iniziare a denudarla e a violentarla. «Riteniamo che gli elementi di prova raccolti siano sufficienti e solidi e questo significa che le attività d'indagine sono state svolte bene» dice il procuratore Paolo Auriemma sottolineando che proprio «l'aggressività» dei due ragazzi e le loro ripetute violenze sono alla base della contestazione del reato di lesioni aggravate oltre a quello di violenza sessuale di gruppo.

IL RACCONTO DELLA VITTIMA
Il racconto della 36enne, che proprio quella sera aveva conosciuto i due militanti di Casapound in un altro pub, si ferma invece qualche istante prima dell'inizio dei video, quando cade a terra svenuta dopo un violento pugno sull'occhio sinistro. «Si sono presentati e sembravano persone per bene - ha raccontato la donna - Così quando mi hanno proposto di andare in un altro locale a bere mi sono fidata. Una volta all'Old Manners ci siamo seduti ad un tavolo a bere e chiacchierare, poi uno di loro si è alzato ed è andato a prendere altro da bere. Avevo chiesto una birra ma mi hanno portato qualcos'altro. Poco dopo uno di loro mi ha colpita con un pugno sull'occhio e sono svenuta. Poi il buio, non ricordo più nulla. Mi sono svegliata nel mio letto senza sapere come ci sono arrivata».

GLI IMPUTATI
Durante l'interrogatorio di garanzia Chiricozzi e Lecci hanno negato tutto e per due ore e mezza davanti al Gip hanno sostenuto che si sia trattato di un rapporto consenziente e che, al massimo, «hanno valutato in maniera errata una situazione». Una linea difensiva difficile da sostenere proprio per la presenza dei filmati e che però Casapound Viterbo sposa, nonostante i leader nazionali abbiano già espulso il consigliere di Vallerano: «confidiamo nelle prove in mano agli avvocati le quali, ne siamo certi, scagioneranno i nostri ragazzi e non intendiamo partecipare alla gogna mediatica».

All'uscita del tribunale, i loro legali Giovanni Labate, Marco Mazzatosta e Domenico Gorziglia la ricostruiscono così: «Hanno fornito una versione dei fatti in parte divergente da quella della persona offesa, che è generica e confusa. Sono ragazzi che hanno avuto un rapporto e ritengono che sia consenziente, sulla base di una serie di elementi che non vi possiamo dire». In ogni caso, aggiungono, «non sono i mostri che vengono descritti ma ragazzi di 20 anni che si sono visti crollare il mondo addosso, sono molto provati e sotto choc». «Ma quale rapporto consenziente - replica l'avvocato della donna Franco Taurchini - spiegatemi allora come fa ad essere piena di lividi e con un occhio nero. La verità è che l'hanno massacrata, ha preso un sacco di botte ed è svenuta». E poi è arrivata la violenza, dice il gip, e quelle scene raccapriccianti.

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