Barcellona, Messi ancora splendido protagonista:10 in condotta

Barcellona, Messi ancora splendido protagonista:10 in condotta
di Mimmo Ferretti
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Lunedì 29 Aprile 2019, 11:49
Lionel Messi. Basta la parola. Perchè, serve altro? Sabato sera l'argentino ha portato a casa la decima Liga spagnola: considerato che indossa la maglia blaugrana dal 2004, la Pulce ha vinto due campionati su tre negli ultimi quindici anni, 8 nelle ultime 11 stagioni. Roba da marziani. Appunto. La sua carriera in Spagna è accompagnata da numeri che hanno dell'incredibile: ad esempio, quando Messi ha vinto la sua prima Liga, stagione 2004-05, la differenza-titoli vinti tra Real Madrid e Barcellona era 29-17 per i blancos. Quindici anni dopo, siamo 33-26, con i catalani vincitori - come detto - di 8 degli ultimi 11 campionati. Dieci in totale per Leo: due con Ernesto Valverde in panchina, 2 con Frank Rijkaard, 3 con Pep Guardiola, uno con Tito Vilanova e 2 anche con Luis Enrique.
E ancora: prima che Leo cominciasse a regalare gol e magie, il Barcellona aveva vinto 16 volte il campionato spagnolo in 104 anni di storia, con lui 10 volte negli ultimi 15 anni. Poco? E, allora, andiamo avanti: fino al 2004, il Barça aveva conquistato 61 trofei e il Real Madrid 72, oggi siamo a 95-92 per i catalani.
IL PIÙ BRAVO DEI PIÙ BRAVI
Questi dati rafforzano la tesi che Messi è probabilmente il giocatore che ha avuto l'impatto più forte (e più lungo) su una realtà calcistica. Si può essere decisivi per un anno, due, tre o più ma se si arriva ad avere una continuità a cinque stelle per quindici stagioni vuol dire essere un calciatore unico. Il più forte di tutti. E di tutti i tempi. Perché Messi a Barcellona non è stato mai un protagonista di passaggio: lui ha sempre determinato le fortune (e anche le sfortune) del club. I continui paragoni con questo e con quello per stabilire il più bravo dei più bravi, non possono non tener conto dei numeri. E quelli di Messi sono inattaccabili. Immensi. Unici. Non è stato il Barcellona a renderlo grande, ma è accaduto l'esatto contrario. E i 34 trofei messi in bacheca con Messi in campo ne sono la conferma: 10 Liga, 4 Champions League, 6 coppe di Spagna, 8 supercoppe nazionali, 3 supercoppe Uefa e 3 mondiali per club. In questa stagione, aspettando di incontrare il Liverpool nelle semifinali di Champions (mercoledì l'andata al Camp Nou), Messi ha già segnato 46 reti in 45 partite: 34 nella Liga (in 32 gare), 10 in Champions (8 gare) e 2 nelle coppe nazionali (5 gare). L'argentino ha segnato più di 30 reti nove volte nelle ultime dieci Liga.
Ernesto Valverde quest'anno l'ha impiegato 27 volte da titolare: erano cinque anni che non andava sotto le 30 presenze. Nell'anno del triplete blaugrana, 2015, Messi aveva giocato 37 volte su 38. Decisivo, quindi? Di più.
GIGGS E TRIPLETE NEL MIRINO
Arrivati a questo punto, Messi e il Barcellona hanno messo nel mirino un altro triplete, che sarebbe il terzo della storia catalana. Possibile? Non impossibile, chiaro. Perché Leo non è stanco di vincere; anzi, punta deciso verso lo straordinario primato di Ryan Giggs, 36 trofei con la maglia del Manchester United. Qualora riuscisse a vincere anche Champions e Copa del Rey, l'aggancio al gallese sarebbe automatico. Avendo, poi, altri anni di carriera (sta rinnovando a vita...) per migliorare il record, diventando ancor più unico. Qualora ci fosse ancora bisogno di dimostrarlo.
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