Spara contro i carabinieri durante un controllo: fermato dopo una caccia all'uomo

Spara contro i carabinieri durante un controllo: fermato dopo una caccia all'uomo
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Venerdì 26 Aprile 2019, 10:46 - Ultimo aggiornamento: 14:29

Avrebbe tentato di sfuggire ad un controllo sparando durante la fuga ai due carabinieri che lo inseguivano, mancandoli. I militari sono poi riusciti a rintracciarlo e a bloccarlo. È ora in carcere con l'accusa di tentato omicidio un giovane pregiudicato di 22 anni di Bisceglie

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Il fatto è successo nel tardo pomeriggio di ieri, tra i vicoli del centro storico della città vicino al mercato ittico. I carabinieri avevano ricevuto una segnalazione sulla presenza di un uomo che girava armato in città. Individuato il 22enne, che ha precedenti penali per spaccio di droga e resistenza a pubblico ufficiale, hanno tentato di avvicinarlo per un controllo ma il giovane è prima fuggito in sella ad una bicicletta elettrica e poi a piedi.

Giunti in vico Primo Santa Margherita, il 22enne ha cominciato a sparare con un revolver contro i due carabinieri rischiando di colpire da una distanza di circa 5 metri il comandante della Tenenza di Bisceglie, che non ha risposto al fuoco per evitare ulteriori conseguenze. In quel momento per strada non c'era nessuno ma c'erano circoli ricreativi aperti con all'interno alcune persone. Dopo aver sparato, il 22enne è riuscito a fuggire ed è stato poi rintracciato in serata a Trani, non lontano dal parcheggio del carcere, e sottoposto a fermo grazie all'intervento di altri 60 militari che, su indicazione dello stesso fermato, hanno poi ritrovato l'arma in un terreno vicino l'ospedale di Bisceglie.

Il giovane era già stato arrestato alcuni giorni fa perché trovato con droga e, nel dicembre scorso, era sfuggito ad un agguato rimanendo ferito da due colpi di pistola (su quell'episodio le indagini sono ancora in corso). Contemporaneamente alla attività di ricerca del 22enne, sono scattate 23 perquisizioni domiciliari, durate fino all'alba, nei confronti di altrettanti pregiudicati e possibili fiancheggiatori. «La reazione dello Stato è stata immediata e forte» ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Bari, Fabio Cairo. Rispondendo ad una domanda dei giornalisti su un rischio emulazione dopo la morte del maresciallo Vincenzo Di Gennaro, ucciso a Cagnano Varano lo scorso 13 aprile proprio durante un controllo ad un pregiudicato, il comandante Cairo ha spiegato che «i due eventi vanno tenuti completamente separati e distinti, per le modalità e per l'esecuzione».

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