Milan-Lazio, maglie, risse e veleni: è una vigilia di tensione

Milan-Lazio, maglie, risse e veleni: è una vigilia di tensione
di Daniele Magliocchetti
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Mercoledì 24 Aprile 2019, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 10:40
Infiniti veleni. Una partita nella partita. Tiratissima già per la posta in palio, la finale di coppa Italia diventa speciale, ad alto rischio per quanto è accaduto due settimane fa alla fine del match di campionato. Dal parapiglia tra i giocatori alla maglia-scalpo mostrata da Bakayoko e Kessie, immagine diventata poster per non dimenticare all’interno delle mura di Formello. Il clima, insomma, non sembra essere dei migliori. Perché l’elettricità tra le due squadre, nonostante siano passati alcuni giorni, potrebbe ancora creare un corto-circuito, soprattutto tra calciatori, con alcuni che non hanno messo da parte nè la rissa e ne l’episodio Bakayoko-Kessie, che hanno irriso la maglia di Acerbi e della Lazio portandola fin sotto la curva, per mostrarla come un trofeo ai tifosi rossoneri durante i festeggiamenti per la vittoria. Un gesto grave e insulso, condannato da tutti ma che, nonostante le scuse dei due (e la multa di 86 mila euro), il patteggiamento con la Procura Federale, la reprimenda di Gattuso e il “volemose bene” di Acerbi, sembra aver alzato la tensione di un match che non ne aveva bisogno. In tutto questo, c’è da aggiungere la tensione sui social tra milanisti e laziali. 
ATMOSFERA CALDA 
Anche per i tifosi la vicenda pare non si sia affatto chiusa. Il chiacchiericcio virtuale su tutti i social ne è la dimostrazione più lampante. Tutto quello che è successo in campo e fuori ha sicuramente contribuito ad accendere l’attesa di una partita, con il rischio che si parli di più di quello che possa avvenire fuori dallo stadio San Siro e sugli spalti, dove sono previsti circa 60.000 spettatori, con oltre quattromila tifosi biancocelesti provenienti dalla capitale. 
LA SICUREZZA
Le forze dell’ordine sia per i report che sono arrivati da parte milanista ma pure da quella laziale, avranno particolare attenzione all’evento. E la sensazione di quanto accaduto alla fine di Lazio-Udinese, con alcuni cori beceri nei confronti di Bakayoko e Kessie, possa essere solo un antipasto di quello che potrebbe accadere questa sera allo stadio. Ma da questo punto di vista bisognerà fare molta attenzione perché il direttore di gara non è uno qualsiasi. Ad arbitrare la semifinale di coppa ci sarà Mazzoleni, lo stesso che finì nell’occhio del ciclone lo scorso 26 dicembre per non aver interrotto Inter-Napoli per i cori razzisti nei confronti di Koulibaly, poi espulso dallo stesso arbitro per proteste. Non è da escludere che il fischietto di Bergamo, vicino a chiudere la carriera al termine di questa stagione, visto quanto accadde a Santo Stefano, stavolta possa essere più scrupoloso e severo. 
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