Ex Ilva, si dimettono i commissari. Di Maio: «Inizia la fase due»

Ex Ilva, si dimettono i commissari. Di Maio: «Inizia la fase due»
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Martedì 23 Aprile 2019, 18:57 - Ultimo aggiornamento: 20:44
Cambio al vertice dell'amministrazione straordinaria della ex Ilva di Taranto, con il passo indietro che Corrado Carrubba, Piero Gnudi ed Enrico Laghi hanno «ritenuto opportuno» per favorire l'avvio della «Fase 2» annunciata dal ministro Luigi Di Maio. E la contestuale nomina di tre nuovi commissari straordinari: Francesco Ardito avvocato e dirigente della AQP SpA (Acquedotto Pugliese), Antonio Cattaneo revisore contabile e responsabile nazionale della divisione Forensic di Deloitte, e l'avvocato Antonio Lupo.

Nomina che, ricorda il ministero con una nota, «precede la prima seduta del Tavolo istituzionale permanente a guida MiSE, aprendo le porte alla realizzazione dei progetti per il futuro di Taranto, alle attività di bonifica e al rilancio economico e sociale del territorio». Una fase che si concentrerà sugli aspetti ambientali e di salute nell'area della prima acciaieria d'Europa, passata al gruppo ArcelorMittal. Le dimissioni dei tre commissari, arrivate a sorpresa, non sono piaciute ai sindacati che speravano di poter contare sulla continuità dei vertici dell'Amministrazione Straordinaria e hanno visto in questo passaggio un «brutto segnale».

Con il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, che quando erano già note le dimissioni ma non ancora le nuove nomine, ha sollecitato un ripensamento «come atto di responsabilità». La scadenza dell'Amministrazione Straordinaria è prevista per il 2023. I nuovi commissari affiancheranno i commissari uscenti per entrare, poi, pienamente nelle loro funzioni dal 2 giugno. Stando alle verità ufficiali, le dimissioni dei tre commissari - uno dei quali, Enrico Laghi, è anche commissario straordinario di Alitalia - sono arrivate perché i tre professionisti hanno ritenuto opportuno fare un passo indietro ora che è «stato portato a compimento, con l'esecuzione del contratto di affitto con obbligo di acquisto» la fase legata alla cessione degli asset del gruppo Ilva ad ArtcelorMittal.

È di oggi, tra l'altro, il via libera della Commissione Europea all'acquisizione da parte del gruppo Liberty House di tutti gli impianti siderurgici in Europa che il gruppo ArcelorMittal ha dovuto mettere in vendita proprio per ottenere il via libera dell'Antitrust all'acquisizione del gruppo Ilva. Da domani, il ministro dello Sviluppo Economico avvierà «la Fase 2» su Taranto. Una fase «nella quale - sottolinea il vicepremier Di Maio - non ci si limiterà alla gestione della procedura di amministrazione straordinaria, ma in cui progetteremo e realizzeremo il futuro di Taranto, concentrandoci in particolare sulle attività di bonifica e sul rilancio economico e sociale del territorio».

E per questa fase, dove le bonifiche e gli aspetti ambientali saranno in primo piano, Di Maio vuole avere persone di sua scelta (i commissari attuali erano stati nominati dal precedente governo) e di sua fiducia.
Domani intanto è prevista a Taranto la prima seduta del Tavolo Istituzionale Permanente a guida del Ministero dello Sviluppo Economico. Saranno presenti 5 ministri: con Di Maio, il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, il ministro della Salute Giulia Grillo, ministro per il Sud Barbara Lezzi e ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli.
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