Nel suo libro “Feminist Fight Club” Jessica Bennett ha raccolto diverse ricerche di scienze sociali, storie personali e altro materiale statistico fino a farne una specie di manuale di difesa. Tipo come reagire «quando un collega ti prende per la sua segretaria, o come non farsi interrompere durante una riunione di lavoro, o come rispondere davanti ad una frase misogina che insinua che il ciclo è alla causa del vostro comportamento o che la menopausa dà alla testa e intacca la vostra professionalità».
Purtroppo, scrive Bennett, il cosiddetto boys' club, l'ambiente prevalmentemente maschile che si riscontra nelle aziende o in altre organizzazioni, «è un prodotto storico, qualcosa che ha radici lontane visto che solo da una cinquantina d'anni le donne sono entrate in massa nel mercato del lavoro, il che vuol dire che durante questi decenni, il loro ambito professionale è stato per forza di cose segnato da veri e propri boys' club, con spazi riservati solo agli uomini. Solo di recente le donne sul lavoro hanno avuto la possibilità di crearsi degli spazi». Ora si tratta di andare avanti.
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