​Riceve l’ennesima condanna e dà in escandescenze in aula: «Voglio la libertà»

Il carcere di Viterbo
di Maria Letizia Riganelli
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Mercoledì 17 Aprile 2019, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 21:26
Riceve l’ennesima condanna e dà in escandescenza in aula. E’ successo ieri mattina nel Tribunale di Viterbo. Un giovane detenuto, in carcere per una serie di piccoli reati, non ha retto alla lettura di una nuova sentenza e si è buttato per terra travolgendo il banco degli imputati e gli agenti della penitenziaria. Tutto sotto gli occhi del giudice.

Il ragazzo era imputato per resistenza e danneggiamenti in carcere. Il 20 giugno 2016 il detenuto, in un momento di raptus, avrebbe spaccato i vetri della sua cella e distrutto parte del mobilio. «Abbiamo sentito i rumori – ha detto un agente della penitenziaria – e siamo intervenuti. Non voleva uscire e si è buttato per terra, così lo abbiamo trascinato fuori. Lui ci ha sputato e insultato. Era sicuramente in forte stato di agitazione».

La giudice Silvia Mattei al termine delle testimonianze lo ha assolto per la resistenza, considerata passiva, e condannato a 4 mesi per il danneggiamento.  Terminata la lettura il detenuto ha iniziato a parlare di libertà e di mancate risposte per una liberazione anticipata; quando hanno provato ad allontanarlo dal banco degli imputati si è lanciato a terra, trascinando anche tutti gli agenti penitenziari. Momenti di concitazione e grida, fino a che la polizia non è riuscita ad ammanettarlo e riportarlo in carcere.
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