Challenges for Innovation. Cusenza: «Governare l'innovazione, sfida per migliorare la qualità della vita»

Dossier innovazione Challenges for Innovation: da Internet al 5G la sfida globale 500 anni dopo Leonardo da Vinci
di Paolo Travisi
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Mercoledì 17 Aprile 2019, 17:03 - Ultimo aggiornamento: 22:08

Si è tenuto nel pomeriggio a Roma, presso Villa Blanc – sede della Business School dell’Università Luiss Guido Carli – Challenges for Innovation, l’evento organizzato dal Messaggero con il supporto di Atlantia, Ford, Leonardo, Sorgenia e Tim, dedicato all’innovazione e alle nuove tecnologie. L’evento ha inaugurato una serie di incontri indirizzati al cambiamento tecnologico e ha voluto approfondire, con l’aiuto di esperti del settore, la grande trasformazione che investirà nel futuro la società, le aziende e i media.

Sono intervenuti Virman Cusenza, direttore de Il Messaggero; Francesca Bria, Assessore alla Tecnologia e all’Innovazione Digitale della città di Barcellona; Paolo Boccardelli, direttore della Luiss Business School; Ciro Cattuto, direttore Scientifico della Fondazione ISI; Attilio Somma, Head of Innovation di Tim; Marco Alù Saffi, direttore relazioni esterne di Ford Italia; Barbara Poggiali, capo divisione Cyber Security di Leonardo; Riccardo Oldani, giornalista e divulgatore scientifico specializzato in robotica; Simone Lo Nostro, Market e ICT Director di Sorgenia; e Gabriele Benedetto, ad di Telepass. A moderare, Duilio Giammaria, giornalista Rai.

Ecco una sintesi degli interventi.

Paolo Boccardelli, direttore Luiss Business School: «L’accelerazione del cambiamento tecnologico coinvolge gran parte dei settori, e secondo recenti stime, nel 2020, 50 miliardi di device saranno connessi, l’80% delle comunicazioni sarà tra machine e machine, senza intervento umano. Ma la trasformazione non è gratuita nel senso culturale, perché necessita di un cambiamento di mentalità. La generazione dei millennial avrà meno problemi, soprattutto nell’interazione con la tecnologia. Però attenzione perché non bastano le infrastrutture, servono anche i servizi».
 



Virman Cusenza, direttore de Il Messaggero. «Governare l'innovazione, una sfida per migliorare la qualità della vita. L'innovazione è una chiave fondamentale. Non significa diventare strumento, ma governarla. Questo mondo è una potenzialità ma anche una potenziale arma. Essere informati significa essere difesi e più sicuri. La sfida è migliorare la vita dei cittadini».
 


Francesca Bria, Assessore alla Tecnologia e all’Innovazione Digitale della città di Barcellona. «Siamo nella quarta rivoluzione industriale che cambierà i trend politici, economici, sociali, si parla di economia dei robot. Queste grosse sfide presenteranno al nostro mondo un bisogno fortissimo di cambiamento che mette al centro le persone. A Barcellona, volevamo uscire da una visione tecnocratica della smart city, in merito ai vari servizi urbani, rimettendo al centro del cambiamento, non la tecnologia, ma i cittadini, con un grande processo di democrazia partecipativa. Oggi infatti il 70% delle proposte di governo proviene dai cittadini stessi».
 




Barbara Poggiali, capo divisione Cyber Security Leonardo. «Cresce tutto, connessioni, tecnologie, ma anche la vulnerabilità. Nel 2017 gli attacchi hacker si sono quintuplicati, tanto che nel 2021 si stima una spesa di mille miliardi di dollari per difendersi dai cyber attacchi. In Italia il 2018 è stato l’anno peggiore, 129 attacchi al mese, 4 al mese, aumento del 38%, un fenomeno che tocca imprese, governi, ministeri, difesa, cittadini. Sul tema delle competenze umane ci sono carenze non solo in Italia, ma nel mondo, bisogna impegnarsi nel formare professionisti in grado di fronteggiare cyber attacchi».
 


Marco Alù Saffi, direttore Relazioni esterne Ford. «Uno dei maggiori problemi del futuro sarà il trasporto nelle città delle merci che noi compriamo sui colossi di e-commerce. Per questo i nostri piani strategici di guida autonoma ed interconnessione veicolare sono concentrati sulla guida di veicoli commerciali per diminuire l’impatto inquinante. Ci stiamo concentrando sul last mile, per la consegna porta a porta, con un corriere che possa muoversi con mezzi elettrici, in bicicletta o a piedi. Mentre il discorso della guida autonoma per i mezzi privati per il momento è un po’ spostata in avanti, ma ci stiamo lavorando senza voler essere i primi per forza».
 


Attilio Somma, Head of Innovation Tim. «Il 5G è una rivoluzione con cui siamo partiti già nel 2016 con alcuni servizi che ora vedremo in campo, mettendo insieme l’infrastruttura già sperimentata a Bari, Matera, Torino, abbiamo fatto accordi con i principali produttori di device, quindi tutti gli elementi della filiera sono pronti, ultimo step è il lancio commerciale su cui Tim per prima ha costruito un bouquet importante che lanceremo già la prossima estate. Il lancio del 2019 aprirà alcuni servizi, mentre il decollo ci sarà nel 2020».
 

Simone Lo Nostro, Marketing & Ict Director, Sorgenia. «L’impatto del digitale per noi è fondamentale perché è un prodotto totalmente confrontabile con quello che vendono gli altri, ma la vera differenza è nell’esperienza del cliente, la cosiddetta customer experience. La nostra azienda si sta concentrando su un’esperienza distintiva e memorabile che li spinga a rimanere con noi negli anni. Quindi stiamo sviluppando una serie di cambiamenti innovativi per sperimentare quello che funziona e facendo tesoro dei fallimenti. La capacità di controllare spesa e consumo da parte dei clienti è per noi un elemento distintivo, puntiamo moltissimo sulla nostra app rendendola user friendly, tanto che i consumatori possono anche interrogare Alexa per comunicare l’autolettura del contatore».
 

Gabriele Benedetto, ad Telepass. «Noi siamo partiti con una tecnologia proprietaria che consentiva di connettere il proprio veicolo ad un’infrastruttura di pista per il pagamento del pedaggio. Con le nuove tecnologie i servizi sono aumentati, il Telepass è ancora più connesso, si sono aggiunte le app sui cellulari, la tecnologia per il riconoscimento della targa, tutto questo per dare al cliente un’esperienza impareggiabile rispetto al pagamento tradizionale con carta di credito o contanti. Stiamo costruendo anche una serie di servizi di fast pay, per aumentare la qualità dei pagamenti in mobilità, come per esempio la frode detection,
per intercettare possibili comportamenti fraudolenti nel circuito, oppure inventarci le micro assicurazioni durante i viaggi».
 



 

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