Il progetto prevede check-up cutanei prima, durante e dopo i trattamenti, per verificare lo stato di salute della pelle e prescrivere un'appropriata cosmesi. Lezioni di trucco con professioniste esperte, per imparare a valorizzare e correggere eventuali problematiche del viso: colorito della pelle, occhiaie, assenza di sopracciglia. Manicure oncologica per prevenire e alleviare i fastidi provocati dalle terapie. Ma anche iniziative volte al benessere e all'equilibrio interiore e all'elaborazione della malattia e delle sue conseguenze sui rapporti interpersonali: incontri di condivisione su bellezza, intimità e relazioni, laboratori di scrittura creativa per aiutare ogni partecipante a raccontare la propria storia, rielaborare le esperienze vissute e immaginare nuovi scenari possibili. Sono poi previste sessioni di yoga e tecniche di rilassamento. E musicoterapia durante i trattamenti chemioterapici per aiutare la mente a distrarsi e mandala da colorare durante l'attesa delle terapie.
«Si tratta di un percorso tutt'altro che superfluo - spiega Domenico Corsi, direttore del reparto di oncologia al Fatebenefratelli-Isola Tiberina - soprattutto per molte donne malate di tumore, sempre più giovani, che vivono un trauma legato non solo alla malattia ma anche a tutte le implicazioni riguardanti la loro femminilità, la maternità, la vita relazionale.
Tutte queste attività si inseriscono a pieno titolo nel percorso di cura, nel più ampio contesto della terapia integrata e della presa in carico globale dell'individuo che da sempre rappresentano la mission dell'oncologia e lo stile di Ospitalità del Fatebenefratelli». «L'attenzione e la cura di sé sono fondamentali sempre nella vita, ma ancor di più in un momento di difficoltà e di cambiamento come quello della malattia - dice Elena Paccagnella coordinatrice del progetto - un momento in cui più che mai abbiamo bisogno di pensare a noi, di raccogliere le forze per concentrarci su ciò che ci aiuta a stare meglio».
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