La proposta dei dem è stata illustrata in aula oggi pomeriggio da Luisa Ciambella. «Questo emendamento - ha detto - riguarda un tema che il sindaco ha sicuramente a cuore, come tutta la maggioranza, e che la città attende. Riguarda le famiglie che hanno fatto l’abbonamento annuale alla piscina e che da gennaio non riescono a fare lezione regolarmente, per usare un eufemismo».
L'atto, secondo Ciambella, potrebbe anche evitare una class action. «Non possiamo dire ai cittadini che vogliamo riaprire la piscina il prima possibile e poi aver consentito di pagare le rette fino alla fine, senza avere il rispetto di avvertire che quel servizio non sarebbe stato più garantito. Chiedo quindi che questo emendamento venga approvato: sarebbe una piccola goccia, un’attenzione al danno causato alle famiglie».
L’importo è di 15 mila euro: una prima mossa, non essendo chiaro il numero effettivo di quante sono coinvolte. Ma la maggioranza ha respinto tutto al mittente: bocciato. Amaro il commento post voto: «Hanno fatto pagare le quote fino al giorno prima della chiusura – commenta Ciambella – il Comune ancora non sa quante sono le persone che hanno pagato senza avere il servizio. Volevamo cercare di rimborsarle. Arena dice sempre che è un problema prioritario, poi invece hanno votato candidamente contro l’emendamento, con buona pace dei cittadini».
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