Augusta Masters, dopo 14 anni Woods torna al successo. Molinari quinto

Augusta Masters, dopo 14 anni Woods torna al successo. Molinari quinto
di Stefano Cazzetta
4 Minuti di Lettura
Domenica 14 Aprile 2019, 20:37 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 00:03
Il golf, come la vita, è spesso attaccato a un evento che può stravolgere il corso delle cose. Il Masters 2019 ha segnato il ritorno alla vittoria di Tiger Woods, 11 anni dopo lo Us Open, 14 anni dopo l’ultima giacca verde. Un trionfo straordinario che premia gli sforzi e la determinazione del più grande golfista dell’era moderna e, forse, di sempre. Ma per capire come sia accaduto, bisogna soffermarsi sulla buca 12, il cinico par 3 dell’Augusta Nazional che spesso ha segnato i destini del torneo. Dopo la 11, Francesco Molinari appariva ancora saldamente al comando. Nonostante alcune incertezze, il suo score teneva. Due i colpi di vantaggio su Tiger Woods: -13 contro -11. Nei tre giri precedenti, nessun problema. Anzi: par-birdie-birdie. Difficile pensare a un errore. Invece ecco quello che non ti aspetti: la scelta è tra un ferro 9 o un ferro 8. Molinari sceglie quest’ultimo, ma il tiro non parte con la dovuta velocità, la palla rotola in acqua. Tiger sceglie il centro del green e chiude con il par; Molinari invece incassa il primo doppio bogey del torneo.

I due ora sono pari a -11. Ma alla 15, nuovo errore di Molinari. Drive nel bosco a destra, colpo di recupero un po’ lungo a sinistra. Tiger invece è in green con il secondo. C’è da fare l’approccio, con un albero sulla traiettoria. Il centro del green sarebbe più sicuro, ma…. <Ma dovevo attaccare – spiega Molinari -. Ho preferito puntare all’asta, ho colpito un ramo e la palla è finita in acqua. Non era proprio la mia giornata, evidentemente. Ma non mi pento delle scelte che ho fatto, le rifarei>.

A quel punto tutto si rovescia: Tiger con il birdie sale a -13, Molinari con un nuovo doppio bogey scivola a -10. <E’ stato un brutto colpo – ammette il torinese – ma sono contento di come ho reagito. In certi momenti ti viene voglia di mandare tutto all’aria, ma io sono rimasto calmo e ho pensato solo a rimettermi in piedi, centrando il birdie alla 17>.

Gli errori di Molinari, galvanizzano Tiger: guai a concedergli certi vantaggi. Dopo il birdie alla 15, ecco il bis alla 16 (buca che ha fatto registrare le hole in one di Bryson DeChambeau e Justin Thomas). Difficile non capirlo anche per chi si trova a distanza siderale considerata la potenza del boato. Il popolo di Tiger va in delirio. La Tigre sente la vittoria vicina e a nulla servono i tentativi in extremis di Brooks Koepka, Dustin Jhonson e Xander Schauffele, che chiudono al secondo posto.

Con la vittoria Tiger Woods ha incassato un assegno da 2 milioni e 70.000 dollari, ma soprattutto ha portato a 15 il conto dei major vinti riaprendo la caccia ai 18-record di Jack Nicklaus. <Sono molto felice – ha commentato – a fine gara -.
Dopo i problemi e le operazioni alla schiena avevo addirittura pensato di smettere e, invece, eccomi qui a festeggiare una vittoria nel Masters. Questo risultato è frutto della pazienza, di questi anni e di questi giorni. Qui all’Augusta National era importante tenere sempre sotto controllo il gioco senza farsi prendere dalla frenesia o cedere alle crisi di nervi>. Il nuovo Tiger (quello che sorride) appare roseo, ma non è da meno quello di Molinari. Il quinto posto rappresenta il suo miglior risultato al Masters ed eguaglia quello di Costantino Rocca che, nel ’97, si arrese proprio a Tiger Woods giocandoci anche lui insieme nell’ultima partenza. Un destino che si ripete dopo 22 anni. Molinari, comunque, ha cominciato alla grande anche il 2019 dopo lo splendido 2018: la vittoria all’Arnold Palmer Invitational, il terzo posto nel Wcg-match play e il risultato di oggi (che gli ha fruttato oltre 400.000 dollari) lo fanno salire dal 16° al 12° posto in Fedex Cup. E la sua stagione è solo agli inizi. L’importante è mettersi alle spalle una giornata storta, ma lui ha dimostrato di sapere come si fa. Questa settimana sarà di nuovo in campo nell’RBC Heritage sul percorso dell’Harbour Town, nella Carolina del Sud, prima di concedersi tre settimane di sosta per prepararsi a un nuovo major, lo Us Open sulle scogliere di Pebble Beach. Ha visto mai?...Masters
© RIPRODUZIONE RISERVATA