Doppietta di Koulibaly e gol di Milik: il Napoli rinvia la festa scudetto della Juve e manda in B il Chievo

Chievo - Napoli, il gol di Koulibaly
di Matteo Sorio
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Domenica 14 Aprile 2019, 16:14 - Ultimo aggiornamento: 20:33
Pantofole e testa all'Arsenal. Il Napoli di Verona tiene palla e campo, gioca ad allargarlo, inventa le cose migliori tagliando da un lato all’altro per poi aprire varchi agli inserimenti da dietro. Preciso, quello magari no. Finisce 3 a 1 per quelli di Ancelotti, col pensiero rivolto all'Europa League e al ritorno di giovedì al San Paolo, ma il passivo poteva essere anche più largo (sia Zielinski che Mertens hanno biglie buone, tuttavia sparacchiano). La gara – che posticipa la festa scudetto della Juve – in sé è poco giudicabile, davanti alla peggior difesa e al peggior attacco del campionato, quelli di un Chievo che retrocede ufficialmente dopo 17 stagioni di A fra 2001 e oggi. Tornava Chiriches, quasi mai impegnato da Stepinski, semmai protagonista di un gol divorato, solo davanti a Sorrentino, di testa. Ci si attendevano segnali da Ghoulam, e l’interessato ha spinto, senza impressionare, ma con una certa costanza (è proprio lì a sinistra che il Napoli ha portato più offensive). Dettaglio tattico, Ancelotti ha confermato il 4-4-2 (c’erano voci di rimescolamenti possibili, dopo Londra). Bomber improvvisato, Koulibaly, due gol e una sicurezza cristallina dietro. Poi Milik, che dopo la panchina in casa dei Gunners, scalda il piede con un bel piazzato da fuori. Di turnover, Ancelotti ne ha fatto meno del previsto (a riposo Meret, Mario Rui, Maksimovic, in parte Allan) e ciò che potrebbe essergli piaciuto meno, di Verona, alla fine, sono giusto alcune leggerezze in uscita, palla al piede, dalla difesa. Per il resto, pratica sbrigata senza lodi ma nemmeno sofferenze: il nuovo ordine del giorno è subito l'Arsenal.
 
 
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