Stadio, il Municipio IX a guida M5S: «Le tangenti? Che schifo: fermiamo tutto»

Stadio, il Municipio IX a guida M5S: «Le tangenti? Che schifo: fermiamo tutto»
di Stefania Piras
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Giovedì 11 Aprile 2019, 22:17 - Ultimo aggiornamento: 23:13
Il Municipio IX, Eur-Laurentina, ha votato per annullare l'interesse pubblico sullo stadio di Tor di Valle. Il mini sindaco Dario D'Innocenti e il gruppo M5S si sono astenuti approvando la delibera proposta dall'opposizione: 9 i voti favorevoli tra cui una consigliera del M5S, Alessandra Tallarico, e 14 gli astenuti. Ma l'astensione, in base al regolamento di questo Municipio, non equivale ad un voto contrario e così la delibera Grancio-Fassina è stata approvata. Si tratta di un parere non vincolante per la Giunta Raggi ma, come ha sottolineato la consigliera capitolina ex M5S Cristina Grancio, «politicamente è assolutamente rilevante perché espressione del territorio».  Grancio è l'unico volto del Campidoglio presente. Quando è arrivata in Municipio per seguire il dibattito in Aula non sapeva se la sua delibera sarebbe passata oppure no: non ha più contatti con il M5S ma dopo l'approvazione della sua delibera le consigliere pentastellate Alessandra Tallarico e Rosalba Ugolini vanno a stringerle la mano sorridenti mentre insieme cercano di mettere insieme i pezzi del controverso puzzle, e slogan, "Lo stadio si fa" che si stanno ricomponendo e che prima degli arresti erano poco chiari. A margine del consiglio infatti emerge la netta avversione all'opera da parte di Paolo Mancuso, presidente della commissione Urbanistica che ha dovuto abbandonare il M5S proprio perché contrario allo stadio e Giulio Corrente, presidente della commissione Mobilità, ancora dentro il M5S ma comunque non favorevole all'opera. Corrente commenta il voto di oggi con una massima: «Ogni lunga marcia comincia con un piccolo passo». Per lui questo voto è il primo step verso la rinuncia al progetto stadio.
Il Municipio chiede di fermare  ufficialmente l'iter dell'opera. «Si mette finalmente un punto oggi e ora credo che anche in Campidoglio approveranno l'annullamento, o almeno non vedo perché non dovrebbero - spiega Mancuso che ha letto in Aula il parere sullo stadio del giudice Ferdinando Imposimato- Dopo quello che è emerso, anche grazie alla stampa, il parere dato dai consiglieri capitolini nel 2017 probabilmente, da quel che ho letto, non era un parere totalmente libero e in piena coscienza. Eppure bastava vedere l'esito della conferenza dei servizi del 5 aprile 2017 che non era positivo, di conseguenza si poteva riaprire un tavolo e ridiscutere di un luogo adeguato al progetto. Noi abbiamo un ruolo di amministratori: dobbiamo tenere bene a mente cos'è l'interesse pubblico per i cittadini. Non è stare chiusi in auto due ore a respirare lo smog». 
«Sono favorevole all'annullamento dell'interesse pubblico - dice anche Corrente - Auspicherei un atto del Municipio che certifichi questa presa di posizione. La valutazione che abbiamo fatto oggi è quella che farebbe un qualsiasi cittadino che si fosse informato su ciò che emerso dall'inchiesta penale. Ci ha fatto schifo leggere delle tangenti. La magistratura farà il suo corso ma la politica non può non tenere conto di tutto quello che è successo. Ho letto il documento del Politecnico: parla di impatto catastrofico, prescrive una serie di interventi prioritari e preliminari che hanno un costo enorme e una tempistica altrettanto importante. E volevano fare lo stadio domani?».


 
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