Giulia Sarti: «Il mio ex? Malato di mente. E tanta solidarietà ipocrita»

Giulia Sarti: «Il mio ex? Malato di mente. E tanta solidarietà ipocrita»
di Simone Canettieri
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Giovedì 11 Aprile 2019, 00:16 - Ultimo aggiornamento: 13:00

«Non sono una ladra e la mia vita non è Beautiful». Giulia Sarti sguscia nel cortile di Montecitorio per una pausa sigaretta. E subito viene circondata dall’affetto dei colleghi (che sulla carta sarebbero ex in quanto lei si è autosospesa dopo la bufera) del M5S. Le dicono: «Dai Giulia, vieni a Barcellona con noi a Pasqua. Fidati, ti rilassi, ne hai bisogno». Lei sorride, ma poi scuote la testa. Nell’ultimo mese e mezzo la vita della deputata si è capovolta. La tempesta perfetta, la paura che ti viene a cercare. Tutto è partito con l’archiviazione del fidanzato Bogdan Tibusche sul caso rimborsi a 5 Stelle, poi sono arrivate le dimissioni della grillina da presidente della commissione Giustizia con tanto di simultanea autosospensione dal Movimento e procedura nelle mani dei probiviri che dovranno decidere se espellerla oppure no. Infine, nel pieno del caos mediatico, dalla rete sono riemerse vecchie foto intime di «Giulia» che erano state cancellate (proprio dall’ex fidanzato) poi ritornate come per una strana magia. Una serie di scatti circolati nelle chat di giornalisti e parlamentari.
Al Messaggero la deputata premette: «Non voglio parlare dell’inchiesta. Ma a proposito: le avete lette bene le carte? Cosa ci sia scritto dentro?».
Lei accusò il suo ex di essersi preso i soldi dei bonifici destinati al M5S per il fondo per la microimpresa, ma la procura ha archiviato tutto.
«Basta leggere bene, io non sono una ladra. Sono stanca. Ma molto arrabbiata, non ce la faccio più. Ho passato notti da incubo. Ma vado avanti, non mollo».

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Ecco, come sta onorevole Sarti?
«Non vivo più da un mese e mezzo. Io vorrei lavorare, fare tante cose, impegnarmi come ho sempre fatto».
C’è molto affetto da parte dei parlamentari del M5S nei suoi confronti. Le hanno appena consigliato una vacanza per staccare. Lo faccia, no?
«Mi dispiace, ma non ce la faccio. Io vorrei solo darmi da fare, invece mi è toccato scomparire e subire tutto questo fango. E questa aggressione contro di me. Violentissima».
Ma tutta la politica ha solidarizzato con lei, alla fine.
«Ma sono le stesse persone che mi hanno accusato di essere una ladra. Peggio di essermi presa i soldi, di aver fatto una finta. Una cosa incredibile. Sono incavolata nera, per non dire altro».
Il suo ex Bogdan..
«Ma di cosa stiamo parlando? Quello è un malato di mente: prima mi ha accusata pubblicamente e poi mi ha difesa».
Dopo il suo caso c’è stata una forte presa di coscienza sui ricatti on line. E il parlamento ha accelerato anche l’iter di una legge che era già in discussione. Ecco cosa ne pensa del revenge porn?
«Una cosa giusta, ne sono contenta. Ma che devo dire? Avete idea di cosa stia vivendo in questo momento?».
La ministra Grillo ha speso belle parole per lei.
«Le ho lette: ho molto apprezzato le parole di Giulia. Ho letto tutto in questo periodo».
Tra quelli che prima l’attaccavano e poi la difendevano inserisce anche i vertici del M5S?
«No, al contrario. Il Movimento ha dimostrato di essere una forza sana. E soprattutto coerente con la sua storia. E io mi sono subito autosospesa e dimessa dalla commissione che presiedevo».
Sulla carta rischia l’espulsione ma Luigi Di Maio e i probiviri potrebbero perdonarla?
«Io so di non essere una ladra, e lo ripeto all’infinito. Per il resto, certo, me lo auguro. Perché nessuno si va a leggere bene le carte dell’inchiesta? Perché?».
Insomma, alla fine: chi la accusava poi si è battuto il petto per difenderla. 
«Se c’è stata una solidarietà pelosa nei miei confronti? E certo, anzi, la chiamerei petalosa, va’, almeno scherzo un po’, anche io ne ho bisogno».

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