La diplomazia del ritiro spirituale, Papa Francesco e l'arcivescovo di Canterbury mediatori per il Sud Sudan

La diplomazia del ritiro spirituale, Papa Francesco e l'arcivescovo di Canterbury mediatori per il Sud Sudan
di Franca Giansoldati
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Martedì 9 Aprile 2019, 18:08 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 11:57
Città del Vaticano  - Ultimi ritocchi in Vaticano per il ritiro spirituale delle fazioni in lotta nel Sud Sudan. Papa Francesco vuole sperimentare nuovi percorsi di mediazione e ha approvato la proposta presentata dall’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, di organizzare un ritiro a Casa Santa Marta, per il 10 e l’11 aprile, con la partecipazione delle massime autorità civili ed ecclesiastiche del Sud Sudan. Da parte delle autorità civili, all’evento prenderanno parte Salva Kiir Mayardit, presidente della Repubblica, nonché quattro dei cinque vicepresidenti designati: Riek Machar Teny Dhurgon, James Wani Igga, Taban Deng Gai e Rebecca Nyandeng De Mabior. All'incontro parteciperanno anche gli otto membri del Consiglio delle Chiese del Sud Sudan. I predicatori del ritiro saranno monsignor John Baptist Odama, arcivescovo di Gulu (Uganda), e il gesuita Agbonkhianmeghe Orobator, presidente della Conferenza dei superiori maggiori dell’Africa e Madagascar. Il momento conclusivo del ritiro sarà nel pomeriggio di giovedì 11, quando, alle 17, il Pontefice pronuncerà il suo discorso. In seguito, ai partecipanti al ritiro sarà consegnata una Bibbia firmata dal Papa, dall’arcivescovo di Canterbury e dal reverendo John Chalmers, già moderatore della Chiesa presbiteriana di Scozia, con il messaggio «Ricerca ciò che unisce. Supera ciò che divide».
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