Tumore al polmone, il peperoncino l'arma in più che rallenta la metastasi

Tumore al polmone, il peperoncino l'arma in più che rallenta la metastasi
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Lunedì 8 Aprile 2019, 17:40 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 00:44

Tumore al polmone, il peperoncino l'arma in più che rallenta la metastasi. La capsaicina, che dona piccantezza ai peperoncini, potrebbe aiutare a rallentare la diffusione del tumore del polmone, una neoplasia che fa registrare un alto numero di decessi. Potrebbe rappresentare un'arma in più per combattere le metastasi, tipiche di questo tipo di tumore, che spesso colpiscono il cervello, il fegato o le ossa. Lo rileva uno studio della Marshall University Joan C. Edwards School of Medicine, presentato al meeting annuale dell' American Society for Investigative Pathology, nell'ambito di Experimental Biology 2019.

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In esperimenti che hanno coinvolto tre linee di cellule umane in coltura di cancro al polmone non a piccole cellule, i ricercatori hanno osservato che la capsaicina inibiva il primo passo del processo metastatico. Hanno anche scoperto che i topi con cancro metastatico che consumavano la capsaicina hanno mostrato aree più piccole di cellule tumorali metastatiche nel polmone rispetto a quelli che non hanno ricevuto il trattamento.

Ulteriori esperimenti hanno rivelato che la capsaicina sopprime le metastasi del cancro del polmone inibendo l'attivazione della proteina Src, che svolge un ruolo nella segnalazione che controlla i processi cellulari come la proliferazione, la differenziazione, la motilità e l'adesione.

«Speriamo che un giorno la capsaicina possa essere usata in combinazione con altri chemioterapici per trattare una varietà di tumori polmonari», evidenzia Jamie Friedman, che ha condotto la ricerca. «Tuttavia - prosegue - l'uso clinico della capsaicina richiede il superamento degli spiacevoli effetti collaterali, tra cui irritazione gastrointestinale, crampi allo stomaco e sensazione di bruciore».

I ricercatori stanno lavorando per identificare analoghi della capsaicina meno «pungenti» ma che mantengano la stessa attività anti-tumorale e composti naturali simili, sempre con attività di contrasto al cancro.

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