PFM canta De Andrè, The Giornalisti, Mondo Marcio, MadMan, Cafiso, Clarke... tutti i concerti a Roma

Premiata Forneria Marconi
di Fabrizio Zampa
26 Minuti di Lettura
Domenica 7 Aprile 2019, 23:20 - Ultimo aggiornamento: 23:21

LUNEDI’ 8 APRILE
 
 
Cantautori/Vessicchio e De Piscopo, omaggio a Daniele all’Eliseo

Sono tre anni che il Saint Louis College of Music e il teatro Eliseo propongono “Special Guest”, concerti con e per grandi artisti nazionali e internazionali, e stasera tocca a un tributo a Pino Daniele. L’ha ideato, diretto e arrangiato Peppe Vessicchio, che sarà il scena insieme alla Saint Louis Pop Orchestra, venticinque musicisti della grande scuola di musica, e al batterista Tullio De Piscopo. «A questa iniziativa tengo molto – dice Vessicchio - perché Pino oltre a essere un mio concittadino resta un esempio unico nel panorama della canzone italiana sia per la raffinatezza musicale che per la profondità poetica, in una sorta di presidio strategico che rappresenta la capacità di adattarsi al nuovo che arriva, ma senza mai perdere l’identità della cultura e della tradizione. Grazie ad una musicalità fuori dall'ordinario, Pino ci ha regalato tante fusioni di linguaggio con un’efficacia senza precedenti».
Deello stesso parere è De Piscopo, che ha diviso con Pino anni di amicizia, di carriera e di splendidi dischi, e che per l’occasione torna al suo ruolo di batterista e percussionista. Vessicchio (vi ricordiamo che accanto alla sua attività professionale ha anche inventato il modo di migliorare la crescita delle piante, dai pomodori al basilico, facendole sviluppare in un ambiente pieno di musica) e De Piscopo (che è sempre uno spettacolo veder suonare, per esempio insieme a una big band di jazz) riproporranno una ventina dei brani più famosi di Pino, da “Napule è” a “Je so’ Pazz”, “Alleria”, “Che male c’è”, “Yes I Know My Way", tutti con nuovi arrangiamenti di Vessicchio. Nella band ci sono i vocalist Saverio Martucci e Enrico Bernardo, il chitarrista Filippo D'Allio, il pianista Alessandro Scialla, il contrabbassista Andrea Rosatelli e il batterista Antonio Muto.
Teatro Eliseo, via Nazionale 183, ore 21.30
 
 

 

 
Cantautrici/Grazia Di Michele, nuovo album al Teatro Golden

S’intitola “Sante Bambole Puttane” il nuovo album della cantautrice Grazia Di Michele, che lo presenta dal vivo, voce e chitarra, con il chitarrista Fabiano Lelli, il pianista Paolo Iuric, il contrabbassista Marco Siniscalco e il batterista Andy Bartolucci. Il disco è un racconto-concerto in musica dedicato «ad alcune donne perdute nel fiume della grande storia, anime indomite cui restituire corpo, memoria e  dignità attraverso il canto, la poesia, il teatro»: uno spettacolo scritto con la sorella Joanna e la regista Pietra Selva.
«Non si tratta di raccontare donne celebri, personalità di spicco del nostro mondo o della storia – dice Grazia. - I ritratti che dipingiamo con parole e musica sono quelli di bambine, adolescenti, giovanissime donne che attraversano il mondo, la nostra stessa vita, come ombre cui è negato ogni diritto di esistere davvero. Donne su cui gli uomini a volte proiettano le proprie fantasie, ignorando e negando la loro essenza: Lora vive ad Amsterdam, dietro una vetrina, per essere guardata e desiderata dagli uomini, e lì ha passato l’adolescenza; Amina è partita dall’Africa su un gommone stracarico, scappava dalla guerra e dalle violenze in cerca di una possibilità di vita; Raya ha visto le distese di neve abitate dai Nenet e dalle renne diventare nere di petrolio... sono alcune delle storie di donne alle quali è negato il diritto all’infanzia, a una scelta, a una possibilità di avere voce, di lasciare una propria impronta, anche piccola nel mondo, ma che lottano comunque».
Attenta da sempre alle minoranze e ai problemi sociali, diplomata in musicoterapia, collaboratrice di tanti artisti (da Nicolette Larson a Randy Crawford, Eugenio Finardi, Cristiano De Andrè, Pierangelo Bertoli, Rossana Casale, Irene Fargo, Ornella Vanoni, Toquinho, Tosca, Massimo Bubola, Luca Madonia, Massimo Ranieri, Mario Venuti, Ivan Segreto…) quattordici album alle spalle (il penultimo è “Folli voli”, nel quale rileggeva brani di Cesaria Evora, Damien Rice, Glen Hansard, Noa, Adriana Calcanhotto, Idan Raichel…), Di Michele è molto brava quando è alle prese con temi serii, e stavolta lo è più che mai. La sua performance sarà preceduta dal concerto di Giulia Pratelli, cantautrice toscana che ha già  attirato l’attenzione sulle sue composizioni.
Teatro Golden, via Taranto 36, ore 21
 
 
Rock/I Low, slowcore intimo dal Minnesota al Parco

Protagonisti dello slowcore, quel rock indipendente lento, composto e suonato senza fretta né esagerazioni, la band dei Low viene da Duluth, città del Minnesota dove nel 1941 nacque Robert Allen Zimmerman, ovvero Bob Dylan, è insieme dal 1993 ed è formata dal vocalist e chitarrista Alan Sparhawk, dalla moglie Mimi Parker (voce e batteria) e dal bassista Steve Garrington. Attenti a temi di una certa spiritualità e a un modo morbido di usare ritmi, voci e suoni, vengono spesso considerati fra i poeti del rock statunitense, e hanno infatti prodotto un rock di classe e con bei testi, lento e intimista.
A farli diventare popolari ha pensato Robert Plant, vocalist dei Led Zeppelin, che ha inserito nell’album “Band Of Joy” due brani presi da “The Great Destroyer”, settimo cd del gruppo inciso nel 2005: da allora vendite e platee sono cresciute, anche se i Low, che adesso festeggiano il quarto di secolo di carriera, si sono sempre dati da fare producendo dischi di livello e mai uguali fra loro. L’ultimo album “Double Negative” è uscito a settembre, è stato considerato uno dei lavori emotivamente più intensi e fra i più belli della stagione 2018.
Parco della Musica, Sala Sinopoli, ore 21
 
 
Jazz/Lino Patruno, Monday Night all’Alexanderplatz

Il banjoista, chitarrista e bassista Lino Patruno torna con il suo Jazz Show e con una folta formazione che vede al suo fianco Gianluca Galvani alla cornetta, Silvia Manco al pianoforte e voce, Guido Giacomini al contrabbasso e Riccardo Colasante alla batteria, più l’americano Michael Supnick (trombone, tromba e voce) e il vocalist inglese Clive Riche. Jazz d’annata fatto secondo le migliori regole.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Cantautori/Per chi suona all’Arciliuto

Il lunedì al club romano c’è “Per chi suona la campana”, appuntamento con cantautori di tutta Italia come ai tempi del vecchio e storico Folkstudio di via Garibaldi, che stasera propone quattro nomi: sono Amedeo Giuliani, Sara Magdalena Trio, Toni Newvoso e Gianmaria Simon.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
MARTEDI’ 9 APRILE
 
 
Rock/La PFM al teatro Brancaccio rende omaggio a De Andrè

On the road dal 1970 (il primo album, “Storia di un minuto”, è del 1972, il diciassettesimo, uscito a ottobre 2017, è “Emotional Tattoos” e offre 22 brani), la Premiata Forneria Marconi, o meglio la PFM, è la band che insieme a un pugno di altri gruppi ha attraversato quasi mezzo secolo della nostra rock story e ne ha viste davvero di tutti i colori, compreso un leggendario tour che fece nel 1978 con Fabrizio De Andrè. Ha suonato dovunque, dagli Stati Uniti al Giappone, dall’Inghilterra (a uno dei loro concerti c’era addirittura la regina madre) a tutta l’Europa, ha avuto tante variazioni nella formazione e adesso schiera due dei fondatori, il batterista e vocalist Franz Di Cioccio e il bassista Patrick Djivas, insieme al violinista e multistrumentista Lucio Fabbri e altri musicisti, da Roberto Gualdi (batteria) a Alessandro Scaglione (tastiere), Marco Sfogli (chitarra elettrica) e Alberto Bravin (tastiere, chitarra acustica).
A quarant’anni dall’uscita di “Fabrizio de André e PFM in concerto” e a vent’anni dalla scomparsa del cantautore, la band propone il suo “PFM canta De André Anniversary Tour”, omaggio a quella splendida serie di concerti, e lo fa con due special guest: Michele Ascolese, chitarrista storico di Faber, e il tastierista Flavio Premoli, altro musicista doc. Se amate il rock, se amate De Andrè e se amate la buona musica, per voi è un’occasione da non perdere. «La nostra tournée – disse Fabrizio a quei tempi - è stata il primo esempio di collaborazione tra due modi completamente diversi di concepire ed eseguire le canzoni. Un'esperienza irripetibile perché PFM non è un'accolita di ottimi musicisti riuniti per l'occasione, ma un gruppo con una storia importante, che ha modificato il corso della musica italiana. Ecco, un giorno hanno preso tutto questo e l'hanno messo al mio servizio...». Date retta a Faber.
Teatro Brancaccio, via Merulana 244, ore 21
 
 
Jazz/Il sax di Francesco Cafiso al Salone Margherita 

Per la serie di concerti organizzati dal Gregory, stasera al Salone Margherita arriva il sassofonista Francesco Cafiso, diventato leggenda quando a soli 13 anni Wynton Marsalis lo volle nel suo tour europeo del 2002, e per la sua bravura nel 2004 fu ospite d'onore al festival di Sanremo. Oggi Cafiso, siciliano di Vitoria, ha trent’anni e una moglie, ma ha cominciato a suonare da bambino dimostrandosi subito un fenomeno, tanto che nel 1998 era già in tour e dirigeva la sua band.
Da allora si è esibito in tutto il mondo, ha collaborato con Bob Mintzer, George Gruntz, Maria Schneider, Gianni Basso, Joe Lovano, Hank Jones, George Mraz, i Manhattan Transfer, la Lincoln Center Orchestra, la Count Basie Orchestra, Dado Moroni, Reggie Johnson, Doug Sides, Enrico Rava, Cedar Walton, Dave Brubeck, Lewis Nash, Joe Locke, Mulgrew Miller, Ronnie Matthews, e ci fermiamo qui solo per non farla troppo lunga. A Roma lo potrete ascoltare, armato del suo sax alto, in trio con Alberto Gurrisi all’organo Hammond e Laura Klain alla batteria: propone il progetto “Two Late”, viaggio nella musica afroamericana che attraversa diverse epoche e abbraccia vari stili, ma è sempre radicato nella tradizione jazzistica e incalzato da un costante senso del groove. In scaletta spiritual, composizioni originali e pezzi di autori contemporanei, con un sound molto dinamico e con richiami psichedelici grazie alle sonorità dell'organo Hammond.
Salone Margherita, via dei Due Macelli 75, ore 21
 
 
Rock/I PR Newman dal Texas al The Yellow Bar
 
I PR Newman sono una rock band statunitense capitanata dal vocalist e chitarrista Spencer Garland, il PR sta per punk rock, il loro sound è intriso dei profumi texani della città da cui vengono, Austin, e ne fanno parte i trombettisti Mike St Clair e Brendon Bond, la banjoista Sophie Molinari, il bassista Sam Pankey e il batterista Jordan Cook. E’ una formazione anomala, che si muove fra rock, folk, blues, country, power pop, un pizzico di psichedelia e tante altre sonorità, è in tour per proporre il suo ultimo album “Turn Out” e i suoi punti fermi sono una gran voglia di divertirsi facendo musica e una buona dose di ironia. I brani del disco raccontano le ultime esperienze di vita di Spencer e parlano della lotta dalle dipendenze, delle generazioni in arrivo e di amore, il tutto con un humour che spiazza il pubblico.
The Yellow Bar, via Palestro 51, stasera e domani, ore 22.30
 
 
Jazz/Bossa, Salento e Napoli con Myriam Alessandri & Trio

La vocalist e pianista Myriam Alessandrì, salentina ma romana d’adozione, presenta il progetto “Bossa Latino Napoli’n Jazz” insieme al suo trio, ovvero Stefano Scartocci al piano, Giorgio Rosciglione al contrabbasso e Eduardo Francisco Piloto Barreto al flauto traverso e alle percussioni. La formula, spesso sperimentata con successo da diverse formazioni, è semplice: tradurre in chiave jazz una serie di brani del repertorio latino e il meglio della tradizione napoletana. La proposta è accompagnata da brevi riflessioni e storie legate alla genesi di queste composizioni, spesso  universali e senza tempo, legate da un fil rouge che conferma e valorizza i punti di contatto tra le culture musicali di quattro continenti.
Alexanderplatz, via Ostia 9, stasera e domani, ore 21
 
 
Jazz/Tre band del Saint Louis live al Cotton Club

"Saint Louis Night – Cotton Night Tales": è la serata che vede sul palco tre formazioni del Saint Louis College of Music. La prima è quella dei 4tunight, guidata dal pianista Claudio Colasazza, con le voci di Serena Ingravallo, Chiara Castiglione, Camilla Croci e Sergio Di Giannuario, Alessandro Iachini alla chitarra, Enrico Laudato al contrabbasso e Agnese Falanga alla batteria. Poi tocca al New Old Cats 4tet del contrabbassista Luca Bulgarelli, con Alessandro Abiuso alla chitarra, Agnese Rizzari al pianoforte e Simone Lanzillotti alla batteria. Il terzo gruppo è quello degli Open Vowell, anch’essi con il contrabbassista Luca Bulgarelli: sono il chitarrista Guillem Ubach Saura, la pianista Milena Granci e Marco Motta alla batteria.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 21
 
 
Jazz/Rick e Renée, dal Washington all’Elegance

Il chitarrista Rick Peralta e la cantante Renée Tannenbaum vengono da Washington DC e si esibiscono in duetto con il loro repertorio ispirato alle grandi canzoni dell’american songbook e del latin jazz. Rick ha una notevole tecnica, che si unisce allo stile di Renée, e la scaletta del concerto offre una selezione di canzoni in quattro lingue.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Blues/Andy’s Corner, Andrea Angelini al Charity Cafè

Il vocalist, chitarrista e armonicista Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, replica il suo progetto solista acustico: una sintesi di varii generi e influenze, un viaggio nella migliore musica anglo-americana, in particolare degli anni ’60 e ’70, a partire dal buon vecchio blues.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Con Piras la controstoria della black music

Per gli appuntamenti di “Edu Jazz” stasera c’è un nuovo appuntamento con Marcello Piras sugli antenati del jazz, cioè quella black music nata negli Stati Uniti da secoli. Stasera si analizzano il mondo a parte delle colonie francesi e il silenzio circa l’influenza di Haiti su New Orleans. Piras, che ha vissuto negli Usa e in Messico, ha fatto lunghe ricerche sul tema grazie a saggi, ricerche e documenti storici sulla musica nelle colonie americane, e nelle sue conversazioni include musica, immagini, disegni, carte geografiche, filmati, che propone nei suoi appuntamenti. Il progetto è presentato dalla Casa del Jazz.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
MERCOLEDI’ 10 APRILE
 
 
Rap/Mondo Marcio in concerto al Largo Venue

Milanese, 33 anni a dicembre, vero nome Gian Marco Marcello, il rapper e producer Mondo Marcio è on the road dal 2004 e ha già inciso otto album. Dell’ultimo, “Uomo!”, fanno parte il singolo “Vida loca” (i cui incassi sono devoluti all’Associazione Lule Onlus a sostegno delle vittime di tratta, sfruttamento sessuale e maltrattamenti: «Quelle ragazze la vida loca la fanno per davvero, non per i 3 minuti di durata del pezzo, ma tutte le notti sul bordo di un marciapiede», spiega lui) e “Angeli e demoni”, cantato in duetto con Mina. Mondo Marcio ha anche scritto un paio di libri, insomma è uno di gran successo, e stasera ve lo potete godere in concerto a Roma.
«Dal disco precedente, “La freschezza del Marcio”, sono passati tre anni durante i quali sono cambiato molto – dice. - Le canzoni di “Uomo!” sono come delle polaroid che riportano la mia crescita in questo periodo. E’ sicuramente il disco più personale che ho mai scritto, è un’attitudine, un modo di fare, pensare e agire: quando una persona ti dice “sii uomo” vuol dire fare le cose credendo in quello che si fa, con consapevolezza e maturità. Il titolo forse può ricordare una mia canzone del 2006, “Solo un uomo”, ma ora non sono più solo, sono un uomo a tutti gli effetti, con tanta consapevolezza in più di quando mi sono affacciato alla scena rap da ragazzino. Allora ero “solo un uomo” nel senso di uno contro tutti, e dovunque mi girassi c’era una trappola che mi aspettava, adesso so cosa sto facendo e mi diverte farlo». Nel live potrete ascoltare il materiale più recente ma anche un viaggio nei suoi hit, che sono tanti. Il tour di Marcio è partito da Barcellona e andrà a Dublino, Londra e Amsterdam.   
Largo Venue, via Biordo Michelotti 2, ore 22
 
 
Jazz/Patrizio Destriere fra bebop e contemporaneo

L’idea del sassofonista napoletano Patrizio Destriere è semplice ma anche complessa nella sua realizzazione pratica: rileggere con grande rigore il bebop degli anni ’50, insieme a brani contemporanei e a composizioni originali curate dai membri del gruppo. Musicista attivo sulla scena italiana da oltre 20 anni fra classica, jazz, pop e musica elettronica, con collaborazioni con star come Dave Liebman, Dick Halligan, Paolo Fresu, Mike Lee, Rosario Giuliani, Bruce Ditmas, Carla Marcotulli e tanti altri, Destriere è in quartetto per due serate con Manuel Magrini al  pianoforte, Giuseppe Civiletti al contrabbasso e Francesco Bonofiglio alla batteria.
Alexanderplatz, via Ostia 9, stasera e domani, ore 21
 
 
Blues/Jam session al Charity Cafè

Jam session all’insegna del blues, stasera al club romano, con i Black Cat Bones, cioè il vocalist e chitarrista Paolo Re, l’armonicista Andrea Di Giuseppe, il contrabbassista Martino Isola e il batterista Lorenzo Francocci. Ospiti e musicisti appassionati di blues sono invitati a intervenire.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
GIOVEDI’ 11 APRILE
 

Rock/TheGiornalisti live al Palalottomatica

Ha già fatto ben tre sold out a Roma la band TheGiornalisti, formazione romana on the road dal 2009 e ormai fra i gruppi più amati dal pubblico, che stasera sbarca per la quarta volta al Palalottomatica con gli appassionati che sperano di risparmiarsi l’ennesimo sold out. La popolarità del vocalist, pianista e chitarrista Tommaso Paradiso, del chitarrista, bassista e tastierista Marco Antonio Musella e del batterista Marco Primavera cresce di giorno in giorno, e dopo l’uscita a settembre dell’album “Love” è ancora aumentato, al punto che 10 dei 15 appuntamenti del nuovo tour sono già esauriti. Il nuovo show della band, nel quale Paradiso e compagni ripropongono i loro maggiori successi, è un vero e proprio inno all’amore, come il cd che è diventato subito disco di platino ed è stato anticipato dai singoli “Questa nostra stupida canzone d’amore”, “Felicità puttana” e “New York”. Su Spotify la formazione romana ha superato i 200 milioni di stream.
Palalottomatica, piazzale Pier Luigi Nervi 1, ore 21
 
 
Rap/MadMan in concerto all’Atlantico

MadMan, nome d’arte di Pierfrancesco Botrugno, pugliese di Grottaglie, annata 1988, è uno dei rapper più influenti sulla scena italiana e ha una credibilità artistica costruita nel tempo: ha numeri altissimi sui digital store e su YouTube, 2 mixtape di grande successo e un disco solista che ha sancito le sue capacità di artista trasversale e dotato di una tecnica molto particolare. Nel dicembre scorso è uscito “7/8 Sour”, brano che anticipava l’arrivo di “MM Vol. 3”, terzo volume della serie dei suoi mixtape solisti, e a febbraio è stato pubblicato “Back Home”, il suo terzo album in studio al quale hanno collaborato Coez, Priestess e Gemitaiz, com’è già avvenuto in altre occasioni. «E’ il frutto di un anno di lavoro - spiega MadMan – ed è l’ultimo step del mio processo evolutivo. Volevo far sentire il salto rispetto al disco precedente, ci ho messo più tempo e ho selezionato solo le cose che spaccavano di più. Quando ho cominciato l'hip hop era veramente musica alternativa, mentre ormai è diventato un genere popolare e ha un bel mercato. Adesso però c’è un altro problema: non è più un’alternativa, quindi dobbiamo affrontarlo in modo diverso».  La serata è già sold out, quindi datevi da fare.
Atlantico Live, viale Oceano Atlantico 274d, ore 21
 
 
Brasile/Di Bonaventura e Ceccarelli, tributo a Jobim

“Eu te amo, the music of Tom Jobim”: è il nuovo progetto e album del duo formato dal bandoneonista Daniele Di Bonaventura e dal pianista Giovanni Ceccarelli, che lo presentano dal vivo. La coppia di musicisti s’ispira al mondo musicale di Antonio Carlos Jobim, con il suo sobrio e delicato stile pianistico, l’emozionante inventività melodica, le sofisticate armonie, i testi ricchi di poesia. Lo storico compositore brasiliano, protagonista della bossanova insieme a João Gilberto, è indubbiamente uno dei più influenti autori del secolo scorso e per questo nuovo disco il duo ha inciso soprattutto brani meno conosciuti del suo vasto repertorio, vere perle rare, aggiungendo altri pezzi fra quelli che meglio si sarebbero prestati alla sonorità del duo.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Jazz/All’Alexanderplatz il quartetto di Vittorio Cuculo

Il sassofonista Vittorio Cuculo, già membro della New Talents Jazz Orchestra, ha solo 25 anni ma si è conquistato il successo suonando sax alto e sax soprano ispirato dalla sua passione per figure storiche come Charlie Parker, Sonny Stitt e Cannonball Adderley. In quartetto con il pianista Danilo Blaiotta, il contrabbassista Enrico Mianulli e il grande  Gege Munari alla batteria, Cuculo ha appena registrato un progetto discografico di prossima uscita. La formazione si rifà alle sonorità della musica afroamericana e del bebop, nel suo repertorio ci sono grandi standard del jazz moderno e nelle performance dal vivo ha una forza di coinvolgimento del pubblico più che notevole.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Live/Al Big Mama la Roma Blues Band

Le chitarre di Domenico Tudini e Sergio Pezzella, la voce e l’armonica di Roberto Fortezza, il sax di Romano Consoli, il basso di Alberto Biasin e la batteria di Piero Fortezza: ecco la Roma Blues Band, che per la cronaca  è stata la prima formazione ad esibirsi, il lontano 30 marzo 1984, sul palco del Big Mama. On the road dal 1980, il gruppo ha avuto diverse modifiche nell’organico, ha ospitato decine di musicisti italiani e stranieri, da Roberto Ciotti a Alex Britti e Louisiana Red, e suona tutto, dal blues rurale a quello elettrico, dai canti di liberazione alle chitarre distorte, con brani originali e di autori come B.B. King, Muddy Waters, Willie Dixon, Howlin Wolf, Robert Johnson, Little Walter, Big Bill Broonzy e così via. Stasera presenta il nuovo lavoro discografico “Live in Roma”.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Rock/Al Cotton Club la band dei Jump Aces

“Bevo solo rock’n’roll” è la serata diretta da Lalla Hop che il giovedì propone musica vintage all'insegna del rock. Stasera sono sul palco i romani Jump Aces, formazione romana jump-blues e swing che di nuovo ha solo il nome, visto che è formata da diversi musicisti molto conosciuti: sono il vocalist e pianista Marco Meucci, il chitarrista Alessandro Angelucci, il contrabbassista Light Palone e il batterista Lorenzo Fancocci.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Jazz/Tre per Tre in concerto al Charity

Si chiama Tre per Tre la band in concerto oggi: il sassofonista Carmelo Cogliore, il pianista e tastierista Santi Scarcella e la batterista Cecilia Sanchietti propongono un repertoro di brani originali che fanno parte dei loro ultimi dischi, fra jazz, fusion e funk.
Charity Cafè, Via Panisperna, 68, ore 22
 
 
VENERDI’ 12 APRILE
 
 
Fusion/Mike Stern e Dave Weckl live al Crossroads

Il chitarrista Mike Stern e il batterista Dave Weckl sono due pionieri della fusion e tornano a Roma con una band di all star, ovvero il sassofonista Bob Franceschini e il bassista Tom Kennedy. Stern, con cinque nominations ai Grammy, ha cominciato come allievo di Pat Metheny, è uno dei protagonisti del mix di rock e jazz che nacque più di trenta anni fa e da allora non si è mai fermato, collaborando con Blood Sweet & Tears, Billy Cobham, il sassofonista Billy Evans, il grande Miles Davis e via di questo passo. Anche Weckl è stato protagonista di mille avventure, fin da quando faceva parte della Chick Corea Elektric Band, e oggi è un punto di riferimento per chi suona il suo strumento: ha segnato la storia del batterismo mondiale e continua a farlo con energia e passione.
CrossRoads Live Club, via Braccianense 771, ore 22
 
 
Cantautori/Clavdio, nuovo album live al Largo Venue

«Da bambino volevo fare o il Papa o il subacqueo, vivere o sopra o sotto, in mezzo c’era un casino. A cinque anni mi fermai un bel po' davanti a un negozio di strumenti musicali, mia madre non si lasciò convincere, tornai a casa a mani vuote e da quel momento iniziai a convertire quel casino in canzoni cantandomele in testa per giorni, mesi e anni, per ricordarle fino al giorno in cui avrei avuto la mia prima chitarra per poterle scrivere. La comprai, poi, in quel negozio»:  così si racconta Clavdio, cioè Claudio Rossetti, romano, classe 1985, che dopo il debutto del 2014 con "Può capitare a chiunque ciò che può capitare a qualcuno" presenta il suo secondo album "Togliatti Boulevard", titolo che si rifà a viale Palmiro Togliatti, strada della periferia est romana fra Colli Aniene e Cinecittà. Sono nove brani che raccontano storie nel nuovo stile del cantautorato della capitale (vedi Calcutta, Carl Brave, Franco126...) fatte con profusione di sinth, tastiere e ritornelli molto orecchiabii.
Largo Venue, via Biordo Michelotti 2, ore 22
 
 
Reggae/Johnny Clarke, da Kingston al Forte Prenestino

Il vocalist Johhny Clarke, 64 anni, jamaicano di Kingston, è uno dei protagonisti storici del reggae, e stasera l’autore di “Move Outta Babylon” e di altri hit è in concerto al Csoa Forte Prenestino: andare a sentirlo non vuol dire solo godersi le buone vibrazioni della sua musica, che parla d’amore, di pura militanza, di inviti alla legalizzazione e alla non violenza, ma anche un modo per aiutare il Forte, visto che la serata sosterrà le attività e i laboratori del centro sociale occupato e autogestito. Clarke ha alle spalle più di venti album incisi fin dal lontano 1974, una delle sue parole d’ordine è “peace and love”, e insieme alla sua saggezza di puro rastafariano offro un’energia che il tempo non ha mai diminuito. Aprono la serata Lady Flavia della Villa Ada Posse e Sista Gaia del collettivo Dub Waves Project.
Csoa Forte Prenestino, via Federico Delpino, Centocelle, ore 22
 
 
Jazz/Swing al Cotton con l’ottetto di Emanuele Urso

Appuntamento fisso come ogni venerdì con il clarinettista e batterista Emanuele Urso: stavolta è insieme al suo ottetto, con il trombettista Lorenzo Soriano, il trombonista Alessandro Cicchirillo, il sassofonista Vittorio Cuculo, Adriano Urso al pianoforte, Federico Mazzola al contrabbasso, Giovanni Cicchirillo alla batteria e la vocalist Clara Simonoviez. Il repertorio è come sempre quello del jazz della Swing Era americana, periodo 1935-1945, con gli arrangiamenti originali della Fletcher Henderson Orchestra.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22.30
 
 
Jazz/Giulia Salsone in concerto al Charity

Dopo la sua prima formazione e l’album “Parou Porque”, la chitarrista Giulia Salsone continua il suo viaggio fra composizioni originali e d’autore con brani di Egberto Gismonti e Carla Bley, nei quali il quartetto si muove fra ritmi, improvvisazioni e la creatività dei musicisti. Con la leader suonano il pianista Andrea Beneventano, il contrabbassista Francesco Puglisi e il batterista Alessandro Marzi.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Red Pellini Quintet al Gregory’s

Il venerdì al club di via Gregoriana è in palcoscenico il sassofonista Red Pellini con il suo quintetto e un repertorio che ripropone il dixieland e il New Orleans sound, su arrangiamenti originali di Pellini. Con lui suonano Michael Supnick (tromba e voce), Alessio Magliari (piano), Oscar Cherici (contrabbasso) e Carlo Battisti (batteria).
Gregory’s, via Gregoriana 54a, ore 21
 
 
Musica/La nascita dei dischi alla Casa del Jazz

Per gli appuntamenti del “National Geographic Festival delle Scienze” stasera il tema è “L’invenzione della registrazione sonora dalle origini a oggi”. Ne parlano Francesco Giannattasio (docente di Etnomusicologia all’Università La Sapienza), Simone Tarsitani (Music Technical Specialist alla Durham University, UK), e i musicisti Pasquale Minieri, Giovanni Tommaso, Gerardo Casiello e Rita Marcotulli. Sarà un modo di approfondire la storia del disco e la sua applicazione alla musica per documentazione e ricerca, fino alla registrazione in studio e dal vivo del jazz, la sua evoluzione, le innovazioni tecniche e le differenti filosofie sulla ripresa del suono.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina
 
 
Rock/I Folkstone all’Orion con “Diario di un ultimo”

La band dei Folkstone presenta il suo nuovo album “Diario di un ultimo”. «In una società che ormai è votata all’odio, provate ad essere odiati e a sentirvi gli ultimi. La miscela tra folk, rock e metal farà in modo che questa goccia di odio si trasformi in una goccia di benzina esplosiva»: così la band descrive il disco. Sul palco ci sono Lorenzo Marchesi (voce, bombarde, cornamuse), Roberta Rota (arpa, cornamuse, bombarde, voce), Maurizio Cardullo (cornamuse, flauti, bombarde), Luca Bonometti (chitarra elettrica), Federico Maffei (basso elettrico), Edoardo Sala (batteria e percussioni) e Marco Legnani (ghironda, cittern, bouzouki).
Orion Live Club, viale J.F. Kennedy 52, ore 22.30
 
 
Jazz/Nosso Brasil ospita all’Alex il compositore Antonio Guerra

Torna al club Nosso Brasil, quartetto formato dal chitarrista Gianluca Persichetti, dal batterista e percussionista Stefano Rossini, dal pianista Lorenzo Apicella e dal contrabbassista Matteo Esposito, si muove nella continua ricerca, approfondimento e diffusione della cultura, degli stili e degli autori della musica popolare brasiliana, che ripropone in una rilettura e un’interpretazione in versione brasilian jazz. Il gruppo ospita Antonio Guerra, musicista brasiliano della nuova generazione di pianisti, compositori e arrangiatori, reduce dal successo del suo primo album “Movimentos” che ha ricevuto il premio “MIMO Instrumental Award”. In scaletta una serie di brani made in Brazil dai grandi autori del paese sudamericano.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 22
 
 
Soul/Alan Soul & Alanselzer al Big Mama

Gli Alanselzer sono la band che affianca il vocalist Giulio Alan Soul Todrani nelle sue serate a base di soul, rhythm & blues, swing e funky. Nel loro ultimo disco, "Live @ Big Mama Vol.2", sono raccolti grandi successi di star della black music come Otis Redding, Ray Charles, Smokey Robinson, James Brown, Tom Jones e così via. Insieme a Todrani suonano Ferruccio Corsi (sax alto), Mirko Rinaldi (tromba), Alfredo Posillipo (trombone), Muzio Marcellini (piano e tastiere), Claudio Trippa (chitarra), Maurizio Meo (basso elettrico) e Stefano Parenti (batteria), tutti in gran forma.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22

 
SABATO 13 APRILE
 
 
Rock/Il Muro del Canto, in concerto al Largo Venue

La band Il Muro del Canto, cioè il vocalist Daniele Coccia Paifelman, il batterista e voce narrante Alessandro Pieravanti, i chitarristi Franco Pietropaoli e Eric Caldironi, il fisarmonicista Alessandro Marinelli e il bassista Ludovico Lamarra, dopo un affollatissimo concerto dato davanti a più di 5 mila persone nel quartiere della Garbatella, continua il tour di presentazione del nuovo album “L’amore mio non more”, disco che per il gruppo rappresenta «la resistenza intima e personale che non cede il passo al qualunquismo e al cinismo moderno: resiste la forza dell’amore contro la divisione, resiste la volontà di un risveglio sociale contro il grande vuoto in espansione». Nell’album c’è “Senza ‘na Stella”, un brano declinato al femminile e interpretato dalla bellissima voce di Lavinia Mancusi.
Largo Venue, via Biordo Michelotto 2, ore
 
 
Jazz/Enzo Scoppa & Gianni Oddi live all’Alexanderplatz

“The Most Beautiful Standards”, gli standard del jazz più belli da suonare: è la serata che vede l’incontro fra il sassofonista Enzo Scoppa e il collega Gianni Oddi, due musicisti che appartengono alla storia del miglior jazz romano. Scoppa ha suonato con Cicci Santucci, Nunzio Rotondo, Eddy Palermo, Mal Waldrom, Chet Baker, Benny Golson, Pierre Favre, Kenny Clarke e tanti altri, Oddi ha fatto parte per lungo tempo della grande orchestra della Rai ed è il leader di Ialsaxophone Ensemble, formazione di una ventina di sassofonisti con tutte le carte in regola. Con loro ci sono altri tre musicisti doc: il pianista Riccardo Biseo, il contrabbassista Stefano Nunzi e il batterista Pietro Iodice.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Jazz/Conosci mia cugina all’Elegance Cafè


Conosci mia cugina è il titolo di una vecchia canzone made in Italy (la cantava una vita fa Ernesto Bonino) ma anche il nome del gruppo swing formato da giovani musicisti: sono la vocalist Federica D’Andrea, il pianista Davide Annecchiarico e il contrabbassista Giuseppe Civiletti, che tre anni fa si sono uniti, spinti dalla passione per il jazz europeo e dalla voglia di recuperare e riproporre brani della musica swing italiana e americana degli anni ’50. Per i  live con loro suonano altri due musicisti, il sassofonista Patrizio Destriere e il batterista Francesco Bonofiglio.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Dance/Adika Pongo, disco music al Big Mama

La vocalist Francesca Silvy, il sassofonista Costantino Ladisa, il batterista Andrea Merli, il bassista Alessandro Benedetti, il tastierista Alessio Scialò, il percussionista Pablo Enrique Oliver e il chitarrista Alberto Lombardi sono gli Adika Pongo, band fondata nel 1994 dal cantautore Niccolò Fabi, che tiene viva la tradizione della disco music proponendo e incidendo una dance che mescola pop, soul, black music e sapori anni Settanta. Il gruppo porta in Italia e Europa quella disco music che era suonata da band come gli Earth Wind & Fire, gli Chic, Barry White, Kool & The Gang e tanti altri. Presentano anche il loro ultimo singolo “You”.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 21
 
 
Jazz pop/Con i Soulpeanuts in viaggio negli anni Ottanta

Per molti gli anni Ottanta soto stati i migliori e i più divertenti per la musica pop: era l’epoca dei primi videoclip più elaborati, dei programmi  come “DJ Television” con Claudio Cecchetto che presentava e Jovanotti e Fiorello all’inizio delle loro carriere. E la band dei Soulpeanuts (il nome viene da "Salt Peanuts", un famoso brano che Dizzy Gillespie scrisse e incise negli anni Cinquanta) vi riporterà indietro con brani degli Earth Wind & Fire, Chaka Khan, Stevie Wonder, Anita Baker, Ashford & Simpson, George Benson, Stephanie Mills. Sono i vocalist Riccardo Rinaudo e Mimma Pisto, Mario Caporilli alla tromba, Massimo Pirone al trombone, Olimpio Riccardi al sax, Saverio Garipoli alle tastiere, Alfredo Bochicchio alla chitarra, Alex Patti al contrabbasso, il produttore Michael Coal alla batteria e Simone Talone alle percussioni.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Blues/Il trio di Danilo Cartia in concerto al Charity

Blues Night con il trio del vocalis, banjoista e chitarrista Danilo Cartia, che offre un repertorio di Original & Traditional Bluegrass & Blues con il vocalist Fabio Penna e il batterista Mimmo Antonini.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
DOMENICA 14 APRILE
 
 
Jazz/All’Elegance Paolo Rosato suona Sonny Rollins

Il sassofonista newyorkese Sonny Rollins, ottantanove anni a settembre,  è un pezzo di storia del jazz e ha alle spalle un repertorio di gran classe. A lui rende omaggio il sassofonista Paolo Rosato, che ripropone i suoi maggiori successi con il suo Hammond Trio. I brani di Rollins sono famosi ma non vengono troppo  spesso suonati nelle jam session o nei concerti e l’obiettivo del progetto è di riproporre al pubblico pezzi che Sonny ha racconto nel suo album “Saxophone Colossus”, uno dei dischi più amati del jazz, il tutto con arrangiamenti e influenze funk. Con Rosato, al sax tenore, suonano Vittorio Solimene all’organo Hammond e Federico Orfanò alla batteria.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22
 
 
Jazz/Cinzia Tedesco torna con “Like a Bob Dylan”

“Like a Bob Dylan” è un progetto e un album di successo della vocalist Cinzia Tedesco nato nel 2010 e nel quale rilegge i più famosi brani di Dylan, da "Blowin' in the Wind" a "Lay Lady lay", "Knocking on the Heaven’s Door" e "Like a Rolling Stone", tutti in versione jazz. Ha girato l’Italia, è un lavoro apprezzato da tanti appassionati, fa rivivere gli evergreen di Dylan in modo diverso dal solito e al suo fianco ci sono tre dei musicisti che hanno partecipato alla prima edizzione del progetto, il pianista e arrangiatore Stefano Sabatini, il contrabbassista Luca Pirozzi e il batterista Pietro Iodice, con l’aggiunta di Alessandro Gwis alle tastiere e al sintetizzatore.
Alexanderlpatz, via Ostia 9, ore 21
 
 

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