C’è ma non si vede, appare ma non parla. Dopo l’arresto del presidente del consiglio comunale Marcello De Vito, anche lo scacchista del Campidoglio ha passato un brutto quarto d’ora: è uscita la notizia di un’indagine per corruzione a suo carico e lui, glaciale come sempre, ha detto che la faccenda era in via di archiviazione.
Nel frattempo però ha rimesso le deleghe nelle mani della sindaca e si è autosospeso dal Movimento (accusato di essersi tenuto la cosa per sé senza comunicarla subito ai probiviri). Alla fine è uscita la richiesta della procura di chiudere la posizione di Frongia, manca il sì finale del gip. L’altro giorno, il semi-assessore ha partecipato alla conferenza stampa della Formula E, ma non era tra i relatori. E Raggi non l’ha nemmeno ringraziato. Un fantasma che si muove nell’ombra, in attesa del pieno di benzina e fiducia.
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