Riapre il roseto di Roma: show di profumi e colore nel cuore della Capitale

Riapre il roseto di Roma: show di profumi e colore nel cuore della Capitale
di Francesca Spanò
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Mercoledì 3 Aprile 2019, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 18:47

Colori, profumi e oltre mille varietà della regina dei fiori: la rosa. Fiera e perfetta, è una specie che si lascia osservare da secoli e al Roseto comunale, si prepara a mostrarsi in tutte le sue sfumature a partire dal prossimo 21 aprile. I cancelli della piccola struttura ai piedi dell’Aventino, quest’anno, si apriranno proprio in corrispondenza della Pasqua e del Natale di Roma. In quella che rappresenta una delle collezioni più prestigiose al mondo, i boccioli stanno già spuntando e sono presenti nel romantico giardino floreale anche degli esemplari primordiali (rose botaniche) che risalgono a 40 milioni di anni fa.

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Uno spettacolo profumato a cielo aperto
 
Una visita al Roseto Comunale di Roma permette non solo di ammirare uno spettacolo unico, ma anche di fare un vero e proprio salto nella storia, arrivando fino ai giorni nostri. Le diverse rose coltivate arrivano da varie parti del mondo a partire dall’Estremo Oriente, fino ad arrivare al Sud Africa, passando dalle Americhe e dalla Vecchia Europa. Fra tinte originali e intrecci di petali strabilianti, è meraviglioso accorgersi di quanti tipi ne esistano al mondo.
 

 

Le varietà presenti tra i viali fioriti
 
Tra le prime che, come un colpo d’occhio, conquistano il visitatore, ci sono le rose Damascene che già fiorivano a Paestum e a Pompei e sono molto usate nell’industria cosmetica. E, ancora, non mancano le rose Galliche che i persiani consideravano sacre e la rosa Mutabilis, con il fiore che in cinque giorni cambia colore sette volte. La Omeiensis Pteracantha Lutea è una rosa botanica cinese con spine trasparenti e la Rosa Foetida, è nota per il cattivissimo odore. L’elenco potrebbe essere ancora lungo, ma anche senza essere esperti del settore, non si può non apprezzare questo caleidoscopio di colori che ogni anno illumina la Capitale e permette di fare il giro del mondo e delle epoche in una manciata di minuti. La storia del Roseto, invece, è probabilmente legata al III secolo a.C, con la presenza di un tempio dedicato alla dea Flora, i cui festeggiamenti, "floralia", si svolgevano in primavera nel Circo Massimo. Un roseto importante si trovava sul colle Oppio ed era stato voluto dalla contessa Mary Gailey Senni, ma fu distrutto nella seconda guerra mondiale.
 
Tariffe e info
 
L’apertura in occasione della fioritura (fino al prossimo 16 giugno) è gratuita e sono ammessi cani di piccola taglia, obbligatoriamente al guinzaglio. A pagamento sono soltanto le visite guidate. L’indirizzo è: Roseto Comunale 
via di Valle Murcia, 6.
 

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