Abusi e botte agli anziani: ospizio lager a Catanzaro, due arresti e 16 indagati

Catanzaro, anziani maltrattati in casa di riposo: 16 indagati, due arresti
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Lunedì 1 Aprile 2019, 10:36 - Ultimo aggiornamento: 20:13

Scoperto ennesimo ospizio lager, stavolta a Settingiano, vicino Catanzaro. «Perché siete così cattivi con me, io non voglio male a nessuno». Parole imploranti, pronunciate da un'anziana che chiedeva ai suoi interlocutori di fare solo quello per cui erano pagati, assisterla nei suoi momenti di bisogno. Un'invocazione di aiuto alla quale le uniche risposte erano sberleffi e indifferenza. Era questo - ma anche di peggio - quello che secondo la Procura della Repubblica di Catanzaro accadeva nella casa di riposo «San Francesco hospital» di Settingiano, alle porte del capoluogo.

Un luogo dove, invece di assistenza, gli anziani ospiti ricevevano «gravi e ripetuti maltrattamenti fisici e psicologici», per dirla con le parole della Guardia di finanza che stamani, in esecuzione di un'ordinanza del gip, ha messo agli arresti domiciliari due dipendenti, ad altri tre ha notificato un provvedimento di divieto di dimora nel comune dove ha sede la struttura e ad altri 11 ha notificato un avviso di garanzia.

I 16, tra i quali c'è anche il direttore sanitario, sono indagati, a vario titolo, per maltrattamenti aggravati sequestro di persona e lesioni colpose. Maltrattamenti che si verificavano anche quando gli anziani dormivano. Una ricostruzione contestata dai legali della struttura, gli avvocati Armando Veneto, Clara Veneto e Giacomo Maletta, che parlano di «azione giudiziaria infondata» che ha preso le mosse «da calunniose denunzie di soggetti interessati a mettere in cattiva luce, per loro interessi, una struttura che ha ricevuto numerose e positive valutazioni dei Nas».

I difensori, inoltre, sostengono che il Gip ha escluso «la gravità indiziaria del reato di maltrattamenti con riferimento alla condotta di contenzione e vieppiù di quello del sequestro di persona» e parlano di perizia dei consulenti della Procura che attesta come i pazienti fossero «tranquilli e ben igienizzati, gli indumenti in ordine» e le condotte «numericamente esigue» e «spesso più dirette verso oggetti che verso le persone», con atteggiamenti «connotati nella maggior parte dei casi da sgarbo e noncuranza più che di violenza fisica».

In ogni caso, il presidente e legale rappresentante del San Francesco Hospital, Massimo Poggi Madarena, ha annunciato che «saranno esperiti tutti i provvedimenti disciplinari previsti dalla normativa vigente a tutela dei pazienti e della reputazione del San Francesco Hospital».

A far scattare le indagini - denominate «Ti fa stare bene» - condotte dai finanzieri del Gruppo tutela spesa pubblica del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, sono state le denunce di alcuni parenti degli anziani ospitati. Per mesi le fiamme gialle, grazie ad intercettazioni ambientali audio e video, hanno assistito a quanto succedeva all'interno della struttura. Ed il quadro che ne è emerso è stato desolante, dal momento che i finanzieri parlano di «gravi e ripetuti maltrattamenti» con gli anziani costretti a trascorrere intere giornate in un corridoio, adibito a sala comune al seminterrato della struttura, seduti sulle carrozzine o sulle sedie, dove si addormentavano anche in posizione innaturale, l'uno accanto all'altro.

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