Foligno, Anna a 9 anni è già una star del rugby

Foligno, Anna a 9 anni è già una star del rugby
di Giovanni Camirri
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Sabato 30 Marzo 2019, 14:03 - Ultimo aggiornamento: 18:01
FOLIGNO - «Perché ho scelto il rugby? Tutto è iniziato guardano un cartone animato dove la protagonista era una ragazzina che praticava la palla ovale. Era la più brava e la più forte. Inoltre è uno sport che insegna il gioco di squadra». A parlare, con la sincerità e la limpidezza dei suoi 9 anni, è Anna giocatrice della palla ovale nella under 10 del Foligno Rugby. Anna è anche, per adesso, l’unica quota rosa della società guidata dal presidente Andrea Gubbini. Mamma Elisabetta, con la complicità del Foligno Rugby, le ha fatto una sorpresa. «Mamma mi ha detto - racconta Anna che saremmo andate allo stadio Plebiscito a Padova per il Sei nazioni Femminile a seguire la partita tra Italia e Francia, match vinto poi dalla nostra nazionale».  Tra il primo e il secondo tempo la sorpresa è stata svelata. Anna, infatti, è stata chiamata per scendere in campo per far parte di una rappresentativa composta da giovanissime giocatrici di una squadra unica nel suo genere che ha schierato  piccole giocatrici della under 14, 12 e 10 cui ha fatto da sfondo le under 6 e le under 8. Anna, in quella bellissima esperienza, è stata l’unica rugbysta proveniente dall’Umbria potendo così rappresentare il Cuore Verde d’Italia spiegando quindi la bellezza della pratica della palla ovale e raccontando l’audacia delle quote rosa. «Sto consigliando - racconta ancora Anna - il rugby a tante mie amiche. E’ uno sport bellissimo. Come bellissima è stata la prima volta che ho fatto meta.  Avevo 7 anni e quella è stata un’emozione difficile da spiegare ma contemporaneamente immensa». E la piccola rugbysta non teme nemmeno il confronto con i maschi. «Quando in azione - dice - riesco a prender palla e a superare gli avversari in campo vedo che fanno finta di nulla. Ma va bene così». Anna gioca a rugby da due anni. Ha iniziato quando ne aveva appena 7 e non s’è mai fermata. Bastati pensare che mentre racconta l’esperienza di Padova e il suo grande amore verso questo sport, non lascia ma la palla ovale che tiene costantemente tra le mani. Un esempio davvero bello, il suo, che spiega come una disciplina sportiva sana possa far crescere tutti da tanti punti di vista. e per dirla con una frase di Anna insegna soprattutto «lo spirito di squadra» e il rispetto dell’avversario.
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