Costringeva la fidanzata a prostituirsi con botte e minacce: arrestato romeno

Costringeva la fidanzata a prostituirsi con botte e minacce: arrestato romeno
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Venerdì 29 Marzo 2019, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 13:21
Costringeva la fidanzata a prostituirsi, tra botte e minacce di morte, la scortava da un incontro all'altro e pretendeva tutti i soldi: arrestato a Roma dalla Polizia un 33enne romeno. Lei 34 anni, lui 33, entrambi romeni e da cinque anni fidanzati. Una convivenza iniziata in Inghilterra, proseguita in Spagna ed approdata in Italia. All'inizio una storia d'amore normale, poi violenze fisiche e vessazioni psicologiche. La ragazza svolgeva da qualche anno, indipendentemente, l'attività di prostituta. Iniziata, però, la relazione sentimentale, il compagno B.S. da subito ha preteso da lei la consegna dei guadagni, gestendo in prima persona l'attività.

Il controllo «professionale» a mano a mano si è trasformato in una gestione totale della vita della donna fino ad arrivare a picchiarla violentemente e ad impedirle di uscire di casa. Costretta a prostituirsi tutti i giorni, veniva percossa quando rifiutava di concedersi ma anche quando l'incasso era magro. Costretta a raggiungere i clienti a casa o, dove questo non era possibile, anche in strada, l'uomo controllava le prestazioni posizionandosi dall'altra parte della strada e pronto a «scortarla» a casa una volta finito. Dopo essersi appropriato di tutto l'incasso concedeva alla donna solo i generi di prima necessità.

Le pretese dell'aguzzino sono cresciute fino a quando ha deciso di prendere in affitto un appartamento dove la ragazza era a disposizione dei clienti dalla mattina alla sera. Durante gli incontri erotici l'uomo si piazzava sul balcone, tenendo costantemente sotto controllo la sua vittima. Arrivata al limite della sopportazione, la ragazza, nei giorni scorsi ha cercato di ribellarsi, reclamando la restituzione dei documenti e chiedendo di poter andare via ma ha desistito quando per risposta ha ottenuto schiaffi e minacce di morte. Ieri, approfittando di un momento di assenza del suo carceriere, ha trovato il coraggio di chiamare il numero unico d'emergenza e chiedere l'aiuto alla Polizia di Stato.

Così gli agenti del commissariato Romanina hanno fatto irruzione nell'appartamento, trovando davanti ai loro occhi una donna terrorizzata e sopraffatta dalle violenze fisiche e psicologiche, che disperatamente chiedeva di essere liberata.
Una volta sopraggiunto l'uomo nell'appartamento, i poliziotti lo hanno bloccato e sottoposto a perquisizione, trovando nella tasca dei pantaloni i documenti della ragazza. Arrestato per sfruttamento della prostituzione, l'autorità giudiziaria ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere.
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