Un party con Sam Paganini per “viaggiare” ballando

Un party con Sam Paganini per “viaggiare” ballando
di Marco Pasqua
2 Minuti di Lettura
Giovedì 28 Marzo 2019, 21:22
Come tutti gli adolescenti alle prime armi, Sam Paganini si fece notare dagli addetti ai lavori, spedendo le sue demo in cassetta alle diverse label. Niente internet, niente social, per sfondare bisognava essere molto pazienti. E la sua pazienza fu ripagata, perché alla fine venne chiamato a lavorare in studio, a Brescia. Ma il primo contatto con la musica, da parte di questo futuro Dj di Treviso, è a 5 anni, quando iniziò a suonare prima la batteria, poi la chitarra e il pianoforte. Prima di salire in consolle – all’età di 15 anni – avrebbe suonato in alcuni gruppi rock, come batterista. E se da giovane fu ispirato da Hendrix e dagli Stones, oggi uno dei suoi modelli sono i Pink Floyd, nello specifico la canzone “One of these days”, del 1971. «Il brano che più ha influito sulla mia formazione – ha detto in un’intervista – perché contiene tutti gli elementi di una canzone che vorrei ascoltare in un club: è ipnotica, scura». La svolta arriva nel 1995, quando, con i primi soldi messi da parte, riesce ad avviare uno studio e a “controllare” la sua musica. Due anni dopo, crea “Zoe”, che diventa in breve tempo una hit planetaria. «E in quegli anni non c’era internet ed era molto difficile ottenere contatti con agenti e promoter. Probabilmente, se mi fossi trasferito subito a Londra, mi sarei potuto far conoscere di più già negli anni Novanta», ricorda, aggiungendo: «La mia carriera è finalmente decollata grazie al web, che ti permette di arrivare a chiunque». La sua ricetta per il djset perfetto? Non c’è. «Solitamente ho in mente la canzone di apertura e di chiusura, ma per il resto nulla. Difficilmente penso alla scaletta». Può vantare esibizioni in luoghi cult come il Berghain (Berlino) e l’Amnesia (Ibiza) ma anche in Festival come Awakening, Tomorroland e Time Warp. 

Sabato 30 marzo, Spazio 900, piazza Guglielmo Marconi 26/B

(Per segnalare djset, a Roma: marco.pasqua@ilmessaggero.it)
© RIPRODUZIONE RISERVATA