​Pavia, arrestata una maestra d'asilo nido per maltrattamenti. Le immagini choc

Pavia, arrestata una maestra d'asilo nido per maltrattamenti
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Giovedì 28 Marzo 2019, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 18:59

Non solo a Como. Una maestra di 50 anni, titolare di un asilo nido è stata arrestata dalla Guardia di Finanza, anche a Varzi, comune dell'Oltrepò Pavese. La donna, alla quale sono stati concessi gli arresti domiciliari, è accusata di maltrattamenti nei confronti di bambini di età tra uno e tre anni. Due sue collaboratrici, inoltre, sono state denunciate per abuso dei mezzi di correzione nei confronti di minori. Spinte, schiaffi e strattonamenti sono stati ripresi da telecamere durante le indagini.

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Sono due le educatrici di asilo nido agli arresti domiciliari in Lombardia per maltrattamenti a bambini da 3 mesi a tre anni e due collaboratrici denunciate. Sono inchieste diverse ma hanno un denominatore comune quelle concluse questa mattina dai carabinieri a Cernobbio (Como) e dalla Guardia di Finanza a Varzi (Pavia) con l'esecuzione delle misure cautelari. In entrambe le vicende ci sono bambini maltrattati, spintonati, schiaffeggiati, sottoposti anche a urla e violenze psicologiche, il tutto ripreso dalle telecamere nascoste fatte installare dagli inquirenti.

A Cernobbio un'educatrice di 57 anni, dipendente dell'asilo nido comunale da una decina d'anni, è finita ai domiciliari per maltrattamenti. Era addetta al reparto «lattanti», che conta quindici bimbi dai 3 ai 18 mesi, cinque dei quali affidati esclusivamente a lei. La segnalazione dei maltrattamenti è partita direttamente dalla scuola, dalle colleghe che hanno visto improvvisamente mutare nelle ultime settimane il comportamento dell'educatrice, «incredula» - dicono i carabinieri - quando le è stata mostrata l'ordinanza.

Sono undici gli episodi ritenuti penalmente rilevanti (per maltrattamenti pluriaggravati) che le vengono contestati, sulla base delle riprese delle telecamere dell'ultimo messe e mezzo: bambini sollevati di forza e rovesciati nella culla perché avevano perso il ciuccio o perché non si svegliavano, bambini ingozzati con il cucchiaio mentre venivano tenuti per la testa, e indotti a vomitare, bambini strattonati con violenza perché hanno lasciato cadere il piatto.

«Lo abbiamo saputo dalla televisione» ha detto in lacrime una mamma che si è presentata nella caserma dei carabinieri. «Ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso e rassicuriamo le famiglie che il servizio verrà regolarmente svolto e attentamente controllato» ha aggiunto il sindaco di Cernobbio Matteo Monti.

A Varzi, invece, la segnalazione sul comportamento delle educatrici non è arrivata dalla scuola ma dall'esterno, anche perché l'accusata è la titolare dell'asilo nido, che ospita bambini da uno a tre anni. La donna è finita ai domiciliari per maltrattamenti mentre due sue collaboratrici sono indagate a piede libero per abuso dei mezzi di correzione. I video della Gdf mostrano spinte, schiaffi e strattonamenti ripresi dalle telecamere durante le indagini. «Adesso quando hai la mano bordeaux capirai che devi smettere» si sente dire a un piccolo in lacrime.

Determinanti anche in questo caso sono stati i filmati girati all'interno dell'asilo che documentano le ripetute violenze, di natura fisica (spinte, strattoni e schiaffi) e psicologica. Si tratta di «vicende inaccettabili i cui responsabili dovranno essere puniti con pene esemplari» secondo il presidente della Lombardia Attilio Fontana, che con l'assessore alla Famiglia Silvia Piani ha annunciato per la settimana prossima una delibera in giunta che stanzia 600mila euro per le telecamere in asili nido e 300mila per la formazione degli operatori. «Occorre far presto ed approvare la proposta di Forza Italia per introdurre le videocamere in tutti gli asili» ha commentato Mariastella Gelmini, capogruppo azzurra alla Camera.

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