Lo ha spiegato durante l’incontro il coordinatore scientifico dell’iniziativa, Prof. Giancarlo Ferretti, Infettivologo della Rete Artemisia Lab: “Le malattie sessualmente trasmissibili (MST) colpiscono fasce di tutte le età e di tutti i livelli sociali, e sono sempre più frequenti tra i giovani”. Ogni anno nel mondo si verificano circa 500 milioni di nuove infezioni curabili (sifilide, gonorrea, Chlamydia e Trichomonas) molte asintomatiche, in soggetti tra i 15 e i 49 anni.
Circa i 2/3 si verificano al di sotto dei 25 anni di età e le ragazze sono quelle che va incontro a conseguenze che possono influire sulla loro fertilità. Ogni anno almeno 1 adolescente su 20 contrae una MST e l’età di contagio tende ad abbassarsi in relazione alla sempre più precoce età del primo rapporto sessuale (7% già tra i 13-14 anni) e all’aumento del numero di partner sessuali occasionali.
Le MST aumentano di 3 o più volte il rischio di acquisire un’infezione da HIV. In Italia tra il 2010 e il 2016, è aumentato il numero il numero delle persone con una diagnosi di Infezione Sessualmente Trasmessa (IST); raddoppiano gli stranieri con una IST nel periodo 1991-2016; in salita anche la percentuale di HIV positivi tra chi ha contratto un’infezione sessualmente trasmessa, tanto che, proprio tra chi ha una diagnosi di IST, la prevalenza di HIV è stata, nel 2016, circa settantacinque volte più alta rispetto a quella stimata nella popolazione generale italiana.
Il trend delle infezioni trasmesse per via sessuale è stato tracciato dall’ultimo rapporto redatto dal Centro Operativo AIDS (COA) dell’ISS, sul Notiziario dell’ISS. Scendendo nel dettaglio delle singole infezioni, anche in questo caso si evidenziano incrementi significativi:
nel 2016 aumentano del 70% circa i casi di sifilide I-II rispetto al 2015; in aumento tra i giovani maschi in particolare omosessuali (7.585 casi, il 9.6% del totale delle infezioni) (+ 800% dal 2006 al 2008). Raddoppiano rispetto al 2010 i casi di infezione da Chlamydia trachomatis la prevalenza tra i soggetti di età 15-24 anni è più elevata tra chi avuto più di 1 partner sessuale (14.2%) rispetto a chi dichiara di averne 1 o nessuno (2.3%). L’infezione sta mostrando un incremento costante (+80% dal 1996 al 2009). Le ragazze < 25 anni (7%) risultano quelle con la più alta prevalenza di infezioni da Clamidia. Triplicano (tra il 2004 e il 2016) i casi di condilomi ano-genitali che rappresentano la IST più segnalata.
Bisogna, conclude nell’intervento il Prof. Ferretti, dedicarsi ad una sensibilizzazione forte e costante; l’approccio informativo e formativo rivolto ai giovani deve necessariamente essere garantito all’interno della scuola e del contesto familiare, affiancato da un supporto di campagne di sensibilizzazione sempre più attente e costanti.
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