Elisa, John Mayall, Arisa, Bregovic, O'Neal, Maneskin... i concerti a Roma fino al 31 marzo

di Fabrizio Zampa
33 Minuti di Lettura
Lunedì 25 Marzo 2019, 17:23 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 17:19

Ecco tutti i concerti a Roma fino al 31 marzo.
 
 
Jazz/Il progetto New Concepts con l’orchestra di Bruce Ditmas

La Monday Orchestra del batterista Bruce Ditmas, americano di Atlantic City, propone il progetto New Concepts, con Angelo Olivieri alla tromba, Sandro Satta e Carlo Conti ai sax, Antonio Jasevoli e Guido Silipo alle chitarre, Daniele Pozzovio e Lewis Saccocci al piano e Marco Siniscalco al contrabbasso, che propone i nuovi brani con arrangiamenti conditi anche da un pizzico di elettronica.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21.
 

 

 
 
Jazz/Open Swing Lab a Na Cosetta

E’ una tradizione del lunedì l’Open Swing Lab del club del Pigneto, un laboratorio musicale dedicato agli stili del jazz e della cultura swing ideato dal sassofonista e bandleader Giorgio Cùscito (nel 2014 l’hanno consacrato “ambasciatore dello swing a Roma”), dal chitarrista Gino Cardamone e dal contrabbassista Giuseppe Talone. Dopo il primo set la band diventa un vero Open Swing Lab con uno stuolo di ballerini di lindy hop pronti a scatenarsi.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 22
 
 
Cantautori/Per chi suona all’Arciliuto

Il lunedì al club romano c’è “Per chi suona la campana”, appuntamento con cantautori di tutta Italia come ai tempi del vecchio e storico Folkstudio di via Garibaldi, che stasera propone tre nomi: sono Giuseppe Spiedino Moffa, Sandro Pochini e Marco Ro’.
Teatro Arciliuto, piazza Montevecchio 5, ore 21
 
 
MARTEDI’ 26 MARZO
 
 
Blues/John Mayall, a 85 anni live con band al Parco della Musica

Se è vero che la musica mantiene giovani l’ennesima conferma viene da John Mayall, chitarrista, armonicista, tastierista e bluesman che nei lontani anni Sessanta, alla testa dei suoi storici Bluesbreakers (dai quali sono nati musicisti come Eric Clapton, Jack Bruce, Mick Taylor, Peter Green, John McVie...), era il punto di riferimento, la boa intorno alla quale il buon vecchio blues si è trasformato nel rockblues degli anni Sessanta, facendo nascere formazioni rivoluzionarie come i Cream, i Rolling Stones e mille altre band, fino al nostro Roberto Ciotti. Il leone di Manchester, o se preferite il padrino dei british blues, alla tenera età di 85 anni continua a restare sulla breccia senza sosta ed è in tour, più in forma che mai, per presentare il suo cinquantanovesimo e ultimo album ”Nobody Told Me”, inciso con la collaborazione di altri chitarristi come Joe Bonamassa, Stevie Van Zandt, Carolyn Wonderland, Todd Rundgren, Larry McCray e Alex Lifeson.
Da quando si mise a suonare subito dopo la guerra di Corea (era lì sul fronte insieme all’esercito inglese) John Mayall non si è mai fermato e ha girato il mondo, ma in Italia mancava da anni. «Il tempo è volato da quando siamo stati in Europa per l’ultima volta: mi è mancato stare in giro da quelle parti, ma sarete felici di sapere che torneremo on the road nei primi mesi del 2019. Così, ancora una volta, sarò di nuovo in tour per dimostrare che il blues è più forte che mai. Ci vediamo presto», spiegava lo scorso novembre. Ha mantenuto la parola, e sulla sua ultima fatica è molto chiaro: «Questo disco è stato fatto con amore, e non vedo l'ora che gli italiani sentano i nostri fuochi d'artificio», dice. Con lui sono sul palco la chitarrista texana Carolyn Wonderland, il bassista Greg Rzab, da Chicago, e il batterista Jay Davenport, anche lui da Chicago. Apre la serata il sardo Francesco Piu, artista che porterà sul palco il suo mix di blues, funky e rock in chiave acustica.
Parco della Musica, Sala Petrassi, martedì, ore 21
 
 
Pop d’autore/La Municipàl in concerto all’Auditorium

Nuovi sperimentatori del pop d'autore, i fratelli Carmine e Isabella Tundo sono il cuore pulsante del progetto La Municipàl, band salentina che viene da Galatina e cerca, attraverso musica arte e poesia, di descrivere la propria romantica visione del mondo con una pop music molto raffinata. Sono attivi dal 2013 e dopo il primo album “Le nostre guerre perdute”, del 2016, la coppia, reduce da tante performance (da Musicultura a Sanremo, da concerti con Skunk Anansie, Daniele Silvestri, I Ministri, Subsonica e altre band a varie rassegne e festival, compresi tour e premi conquistati), presenta il nuovo disco “Bellissimi difetti”, nato da un  desiderio di Carmine: «Sono sempre stato attratto dai difetti delle persone, ho gusti femminili molto particolari, sono attratto da qualsiasi cosa che racconti una storia. Sono i difetti che ci differenziano dalle altre persone, nel bene e nel male, altrimenti saremmo tutti uguali».
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 

Cantautori/Francesco De Gregori, Off The Record alla Garbatella

Francesco De Gregori continua la serie di concerti piccoli, intimi, per una platea di 230 spettatori a sera, con una scaletta variabile e quasi improvvisata e una piccola band formata da Guido Guglielminetti al contrabbasso, Carlo Gaudiello al piano e tastiere, Paolo Giovenchi alle chitarre e Alessandro Valle alla pedal steel guitar e al mandolino. Attenzione, ci sono cinque concerti ogni settimana, ma gran parte dei biglietti è già esaurita.
Teatro Ambra alla Garbatella, piazza Giovanni da Triora 15, fino al 27 marzo, ore 21
 
 
Jazz/Fronteiras Abertas all’Alexanderplatz

Sono solo in due, Massimo Aureli alla chitarra a 7 corde e João Tavares al pianoforte, ma per il progetto Fronteiras Abertas bastano: i due musicisti, profondamente interessati alla musica sudamericana con l’intento di individuare possibili punti di contatto che legano le molteplici tradizioni del continente latino americano e mescolano diversi stili e generi brasiliani (choro, forrò, samba jazz) e argentini (zamba, malambo, milonga, chamamé, chacarera, bailecito), riadattando brani appartenenti al repertorio classico ma di ispirazione popolare.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Jazz/Rita Payés quartet al Salone Margherita

Rita Payés viene da Vilassar de Mar, vicino a Barcellona, ha solo 19 anni ed è già una rising star del jazz spagnolo: vocalist e trombonista, figlia di musicisti, sta ancora completando gli studi ma ha fatto parte di diverse formazioni, dalla Jazz Band di Sant Andreu diretta da Joan Chamorro a piccoli gruppi, ha già inciso un album e partecipato a numerosi festival nel suo paese e in Europa. E’ in concerto con Massimo Faraò, definito il più nero dei pianisti italiani, il contrabbassista Nicola Barbon e il batterista Bobo Facchinetti. L’appuntamento di stasera è un live della serie "Jazz Night" proposta dal Gregory.
Salone Margherita, via dei Due Macelli 75, ore 21
 
 
Blues/Andy’s Corner, Andrea Angelini al Charity Cafè

Il vocalist, chitarrista e armonicista Andrea Angelini, in arte Andy’s Corner, replica il suo progetto solista acustico: una sintesi di varii generi e influenze, un viaggio nella migliore musica anglo-americana, in particolare degli anni ’60 e ’70, a partire dal buon vecchio blues.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/World Service Project al 30 Formiche

La band World Service Project, cioè Dave Morecroft (voce e tastiere), il sassofonista Ben Powling, il trombonista Raphael Clarkson, il bassista Arthur O'Hara e il batterista Harry Pope sono gli specialisti numero uno del brit punk-jazz, un cocktail di jazz, punk, sperimentazione e rock che li ha fatti diventare famosi. I loro live pieni di energia hanno girato il mondo tra festival e locali, attraverso 18 paesi fra America, Europa, Giappone, India e Cina. Hanno inciso tre album accolti con entusiasmo dalla critica e sono in tour per presentare il quarto, intitolato “Serve”. In concerto anche lo Knup Trio, ovvero Fabrizio Boffi (piano e tastiere), Francesco De Palma (contrabbasso e synth) e Emanuele Tomasi (batteria), che propongono il nuovo EP intitolato “Run”.
30 Formiche, via del Mandrione 3, ore 21
 
 
Cantautori/Edy a Na Cosetta con le sue Variazioni

Edy, ovvero Alessio Edy Grasso, milanese cresciuto a Catania e di base a Roma, presenta il suo album “Variazioni”, disco che è una sorta di conseguenza dell'insolito esito di un grave incidente motociclistico che lo ha visto protagonista: l’ha scritto nella lunga convalescenza durante la quale ha deciso di lasciare spazio alla canzone d’autore. I brani dell’album raccontano appunto quel cambiamento e sono frutto dell'incontro fra la penna e la chitarra di Edy e la visione artistica del produttore e musicista Marco Fasolo (Jennifer Gentle).
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 21
 
 
Jazz/Con Piras la controstoria della black music
Per gli appuntamenti di “Edu Jazz” stasera c’è un nuovo appuntamento con Marcello Piras sugli antenati del jazz, quella black music nata negli Stati Uniti da una vita.  Piras, che ha vissuto negli Usa e in Messico, ha fatto lunghe ricerche sul tema grazie a saggi, ricerche e documenti storici in inglese, francese e spagnolo sulla musica nelle colonie americane, e nelle sue conversazioni (quella di stasera s’intitola “Niente di Romantico - 1790-1860) include musica, immagini, carte geografiche, disegni, filmati e così via. Il progetto è presentato dalla Casa del Jazz.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
MERCOLEDI’ 27 MARZO
 
 
Cantautrici/Elisa, con “Diari Aperti”, doppio live al Parco

S’intitola “Diari Aperti” il nuovo album e progetto di Elisa, triestina, 41 anni, sposata con il chitarrista Andrea Rigonat, due figli (Emma Cecile e Sebastian) e in tour praticamente da sempre. Stavolta, dopo tanti palasport e grandi spazi, ha scelto una dimensione più piccola, che le consenta di avere un rapporto più diretto con il pubblico, e per accontentare più gente possibile i suoi live di stasera e domani avranno altre due repliche romane il 24 e il 25 maggio. A prescindere dai suoi successi (ha cantato dappertutto, ha venduto due milioni e mezzo di dischi, ha vinto un disco di diamante che va a chi supera il mezzo milione di copie di un album, una targa Tenco, un festival di Sanremo, fa un sold out dopo l’altro, nel il suo brano “Ancora qui”, firmato per la musica da Ennio Morricone, era nel film “Django Unchained” di Quentin Tarantino, insomma è al top) nel suo “Diari Aperti” racconta in undici brani altrettanti momenti della sua vita con racconti e ricordi ripresi e rivestiti di musica, pagine di quaderni e agende che fin da bambina hanno raccolto i suoi pensieri.
Nel tour potete trovare la Elisa di oggi e quella di ieri, con hit della sua lunga carriera e brani recentissimi cucinati con un sound fresco, studiato e ragionato assai bene. Non dimenticate che ama la black music e il rock, il reggae e il rhythm & blues, che ha collaborato con tutti (da Luciano Pavarotti a Andrea Bocelli, Luciano Ligabue, Giuliano Sangiorgi, Giorgia, Emma, Tiziano Ferro, Fabri Fibra, Jack Savoretti, Tiromancino, Dolores O’Riordan) e che sul palco sa quello che fa. Buon divertimento a tutti.
Parco della Musica, Sala Santa Cecilia, stasera e domani, ore 21  
 
 
Musica/Cacciapaglia fra tradizione e elettronica

Roberto Cacciapaglia, pianista e compositore milanese, 65 anni, si muove da sempre fra tradizione e avanguardia e conduce una ricerca sui poteri del suono, su una musica senza confini che si esprime attraverso un contatto emozionale profondo. E stasera presenta il suo nuovo album “Diapason”, disco che già è entrato direttamente al primo posto della classifica iTunes Classic. Alla base dei concerti c’è la corrispondenza del timbro degli strumenti con le luci e i colori, dove l’emanazione delle frequenze sonore incontrano la luce e i suoi raggi armonizzandosi: è un’esperienza fondamentale per entrare in contatto con le potenzialità del suono grazie a un sistema di trasmissione e a una tecnologia innovativa che espande i suoni del pianoforte nello spazio, portando alla luce e rendendo udibili i suoni armonici che normalmente l’orecchio umano non riesce a percepire.
Il progetto di Cacciapaglia è il simbolo della vibrazione sonora, il suono puro che attraversa lo spazio, la sorgente di tutti i suoni che fa vibrare e risuonare ogni corpo sulla stessa frequenza, in sintonia con il tutto, e crea l’unione profonda attraverso il suono, dono che la musica ha il potere di dare a ognuno di noi.
Parco della Musica, Sala Petrassi, ore 21
 
 
Musica/Arisa in concerto al Largo con il nuovo album

“Una nuova Rosalba in città”, anticipato all’ultimo Sanremo dal singolo “Mi sento bene”, è il nuovo e sesto album di Arisa, la genovese Rosalba Pippa, trentaseienne cantante e autrice il cui disco è frutto di un anno di lavoro durante il quale, affiancata da sei producer e da diciasette autori, racconta con sonorità nuove e testi cuciti su misura la nuova Rosalba, «una donna del suo tempo libera dalle convenzioni e artefice del proprio destino, un’artista che con il suo lavoro vuole trasmettere energie positive, regalare amore, suggestioni e non risposte, perché l’unica risposta possibile a volte è vivere al massimo il qui e l’ora». Lo show è un mix di musica e visual che affiancheranno i brani dell’album. Insieme agli inediti Arisa (che, vi ricordiamo, nel 2009 si è esibita a Sanremo con “Sincerità” insieme al grande Lelio Luttazzi) proporrà i suoi successi, riarrangiati per avvicinarsi stilisticamente alle atmosfere del nuovo album.
Largo Venue, via Biordo Michelotti 2, ore 22
 
 
Jazz/Il vento del trio di Claudio Filippino all’Alex

S’intitola “Before The Wind” il nuovo album del pianista e tastierista Claudio Filippini, che lo presenta live con Luca Bulgarelli al contrabbasso e Marcello Di Leonardo alla batteria, al suo fianco da ben quindici anni: il trio ha offerto centinaia di serate da Istanbul a Tokyo, da Delhi a Goa, in tour, avventure e disavventure che hanno toccato mezzo mondo e la cui condivisione ha fatto nascere la band grazie a tante esperienze di vita l’intesa e l’amicizia. «Il disco – spiega il leader - contiene una gamma di sensazioni intense eppure moderate da un senso della forma compositiva che abbiamo acquisito dai maestri classici».
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 22
 
 
Rock/I Caltiki live a Na Cosetta

«Immaginate che il Rocky Horror Picture Show sia ambientato sull’isola di Pasqua con i Beach Boys alla regia e la coppia Battisti & Mogol alla direzione della fotografia, e forse potete farvi un’idea del nostro concerto show»: così i Caltiki, ovvero il cantautore romano Tommaso Di Giulio, il chitarrista Giulio Filippini e il batterista Marco Montesano presentano lo spettacolo che offrono stasera. La band si muove fra garage, rock, surf, beat psichedelico, è unita dall’amore per gli anni '50 americani, per la libertà dei '60 inglesi e per la sperimentazione dei '70 italiani e offre brani originali e rivisitazioni spericolate di grandi successi.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 22
 
 
Blues/Jam session al Charity Cafè

Jam session all’insegna del blues, stasera al club romano, con la band dei Taxi Blues: aprono il vocalist Angelo Auciello, il tastierista e organista Emiliano Guidi, il bassista Luca Amici e il batterista Mario Damico. Ospiti e musicisti appassionati di blues sono invitati a intervenre.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
GIOVEDI’ 28 MARZO
 
 
Rock/Il metal dei norvegesi Arcturus live al Largo

E’ un quarto di secolo che il black metal dei norvegesi Arcturus (sono il vocalist Simen ICS Vortex Hestnæs, il chitarrista Knut Magne Valle, il tastierista Steinar Sverd Johnsen, il bassista Hugh Mingay e il batterista Jan Axel Hellhammer Blomberg) riscuote un grande successo sia in Scandinavia che nel resto del mondo. "Aspera Hiems Symfonia", annata 1996, è il loro album d'esordio e conteneva già molti degli elementi sperimentali che negli album successivi saranno più presenti, e adesso la band rilegge quel disco e i suoi hit d’annata per il live dell’attuale tour. Fin da allora l’esplorazione sonora e l'imprevedibilità sono stati i cardini della loro evoluzione e hanno fatto degli Arcturus una formazione amatissima dagli appassionati. Con loro sono in cartellone tre band italiane: gli Shores Of Null (blackened gothic doom), gli  ShadowThrone (symphonic black metal) e i campani Párodos (avantgarde black metal).
Largo Venue, via Biordo Michelotti 2, ore 21
 
 
Rock/I Canova in concerto all’Atlantico Live

Volete godervi dal vivo i brani di “Vivi per sempre”, il secondo album dei milanesi Canova uscito meno di un mese fa? Stasera il vocalist, pianista e chitarrista Matteo Mobrici, il chitarrista e tastierista  Fabio Brando, il bassista Federico Laidlaw e il batterista Gabriele Prina sono in concerto a Roma, ma dovete sbrigarvi perché i biglietti rimasti sono pochi. On the road dal 2008 (ma erano tre, illoro  batterista è arrivato nel 2013, e il primo disco “Avete ragione tutti” è del 2016) la band è nata ispirata da Beatles, Oasis e Coldplay, ma, spiega Mobrici, «anche i nostri Lucio Battisti, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Rino Gaetano e Thegiornalisti hanno avuto un’influenza più che notevole». Fanno un indie pop piacevole e ben costruito, e hanno scelto il loro nome dopo aver visto un manifesto di una mostra dello scultore veneto Antonio: un omaggio alla sua abilità nell'ispirarsi all'arte greca classica, proprio come la band è idealmente legata alla tradizione cantautorale italiana. I nuovi brani dei Canova, da “Shakespeare” a “Domenicamara”, “Goodbye Goodbye” e “Vivi per sempre” vi aspettano insieme al loro hit.
Atlantico Live, viale dell'Oceano Atlantico 271d, ore 21
 
 
Jazz/La band di Timo Lassy dalla Finlandia alla Casa

Per la rassegna “Europa+” arriva dalla Finlandia, paese nel quale il jazz gode di una notevole popolarità, la band guidata dal tenorsassofonista e compositore Timo Lassy, che la rivista americana “Downbeat” ha giudicato come una delle formazioni più interessanti della scena europea e che il “Sunday Times” definisce “tra le più intense band del vecchio continente”. Con il pianista Georgios Kontrafouris, il contrabbassista Ville Herrala, il batterista Jaska Lukkarinen e il percussionista Abdissa Assefa, Lassy presenta live il suo ultimo album "Moves": è il risultato din un lungo percorso musicale, guarda al futuro e contiene tutti gli ingredienti che hanno reso originale il suo sound, dal soul anni '60 al latin jazz, fino alle sonorità elettroniche e all’hip hop.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Rock/Al Cotton Club negli anni ’50 con i Four Vegas

“Bevo solo rock’n’roll” è la serata diretta da Lalla Hop che il giovedì propone musica vintage all'insegna del rock.
Stasera country western e rock & roll con un gruppo on the road dal lontano 1999: sono i Four Vegas, ovvero Alessandro Bianchi (voce), Valerio Bulzoni (tastiere), Fabio Taddeo (chitarra), Manuel Mele (basso) e Gino Ferrara (batteria) e riescono a offrire al pubblico una sorta di viaggio all’indietro nel tempo in uno dei periodi più ricchi di indimenticabili offerte musicali. Nel loro live ospitano un repertorio di rock, twist, country e classici ìtaliani d’annata: brani di Elvis Presley, Beatles, Dean Martin, Jerry Lee Lewis, Chuck Berry, Beach Boys, Ray Charles, nonché dei nostri Adriano Celentano, The Rockes, Mal, Gianni Morandi, Rita Pavone, Caterina Caselli e tanti altri.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
Jazz/La band di Lorenzo Tucci rilegge “Sweet Revelation”

“Sweet Revelation” è stato vent’anni fa il primo disco da leader del batterista Lorenzo Tucci, abruzzese di Chieti ma romano d’adozione, e il titolo dell’album è quello di un brano di Piero Umiliani (compositore e bandleader scomparso nel 2001 e autore di tante splendide colonne sonore) opportunamente arrangiato. In quella occasione Tucci ha avuto al suo fianco tre musicisti di classe, il sassofonista Daniele Scannapieco, il pianista Pietro Lussu e il contrabbassista Dario Rosciglione, e oggi propone con la stessa formazione una reunion per rileggere i brani originali, per offrire un omaggio a grandi compositori come Wayne Shorter e per una rilettura di materiale post hard bop, stile molto amato dai quattro artisti.
Alexanderplatz, via Ostia 9, stasera e domani, ore 22
 
 
Jazz/Laurent Digbeu al Charity

Jazz-afro: è lo stile del vocalist Laurent Digbeu, musicista della Costa d'Avorio, che si sviluppa lungo percorsi inaspettati su armonie della tradizione del paese africano impastate con improvvisazioni tipiche del jazz. Al suo fianco suonano Marco Ioannilli al piano e all'Hammond e Giampieri Silvestri alla batteria, special guest il sassofonista e flautista Filippo Bucci.
Charity Cafè, Via Panisperna, 68, ore 22
 
 
Cantautori/Al Big Mama la Rino Gaetano Band

On the road da anni, la Rino Gaetano Band, coordinata dalla sorella Anna Gaetano, mantiene viva la memoria delle canzoni del cantautore scomparso nel lontano 1981 in un incidente stradale, all’età di 30 anni. E’ la sola cover band ufficiale di Rino, della quale fanno parte il nipote Alessandro Gaetano (voce e chitarra), il chitarrista e vocalist Ivan Almadori, il chitarrista Alberto Lombardi, il tastierista Michele Amadori, il bassista Fabio Fraschini e il batterista Marco Rovinelli. In scaletta hanno tanti brani, da "Mio fratello è figlio unico" a "Berta filava", "Nuntereggae più", "Ma il cielo è sempre più blu", "Sfiorivano le viole", "Gianna", "Aida", "Ahi Maria", "In Italia si sta male".
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Cantautori/Il rock di Crista con “Femmina" a Na Cosetta

«Cantautrice romagnola di Cattolica, nata tra le pecore nere e le galline della bassa Romagna, sexy ed esaurita come non mai, porta sul palco storie e immaginari collettivi raccontati con uno stile che miscela pop, rock, punk, passando dalla musica d'autore, con l’intimismo e la sfrontatezza di chi non ha nulla da perdere»: si descrive così Crista, cantautrice rock irriverente che non ha problemi a chiamare le cose con il loro nome mettendo in musica pensieri e parole di una donna libera. Presenta live, chitarra e voce, il suo album “Femmina”.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 22
 
 
Jazz/Il trio di Fabio Petrucci in concerto all’Elegance

Il clarinettista Fabio Petrucci, il chitarrista Emiliano Imondi e il contrabbassista Leandro Carnevale offrono brani inediti fra jazz e world music che puntano sul sound del clarinetto, che con i suoi legni colora e pastella le melodie dei brani, del basso elettrico che scandisce i ritmi e della chitarra che amalgama le armonie. In scaletta tutti brani originali.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 21.30
 
 
VENERDI’ 29 MARZO
 
 
Jazz & tango/Rinnovato il vecchio album del Javier Girotto Trio

Il sassofonista argentino Javier Girotto, ormai romano d’adozione, torna all'Auditorium per presentare, insieme a Gianni Iorio al bandoneòn e a Alessandro Gwis al piano e all’elettronica, una nuova versione dell’album “Tango Nuevo Reloaded”, che incise nel lontano 1974, celebrò l'incontro del tango con il mondo del jazz e consolidò i rapporti fra Astor Piazzolla, l’ultimo innovatore del tango, e il sassofonista Gerry Mulligan. La scelta di sax baritono, del bandoneòn e del pianoforte con elettronica, al posto di archi e batteria della versione originale, dà al concerto uno spirito da camera oltre che una maggiore apertura all’improvvisazione e più spazio ai solisti.
Parco della Musica, Teatro Studio Borgna, ore 21
 
 
Cantautori/Gabriele Hintermann al Parco

Gabriele Hintermann, cantautore polistrumentista italo-svizzero, presenta il suo primo album “Laprimaveramente” con la sua band Gli Sciamani: lui alla voce, chitarra e violoncello, il chitarrista Francesco Carretti, il sassofonista Luca Padellaro, Marco Maracci alle tastiere e synth, Alessio Ramaccioni al basso elettrico e Danilo Ombres alla batteria. E’ un disco costruito nel tempo, che punta su un cantautorato istrionico con sonorità che spaziano dallo swing al country fino alla musica balcanica.
Parco della Musica, Sala Petrassi, ore 21
 
 
Jazz/Danilo Visco & Giudy Puccineli con ”New Latin Breed”

La vocalist e percussionista Giuditta Judy Puccinelli, il bassista Danilo Visco, il flautista e sassofonista Enrico Ghelardi, il tastierista e pianista Alessandro Forlini, il batterista Riccardo Spilli e, special guest, il percussionista Stefano Rossini: ecco i New Latin Breed, band che rende omaggio a Flora Purim, storica cantante di Rio che ha aperto un ponte tra musica brasiliana, afroamericana e jazz, e Airto Moreira, grande percussionista, compositore e ricercatore. Sono due artisti che hanno collaborato con Stan Getz, Hermeto Pascoal, Wayne Shorter, Chick Corea, George Duke, Miles Davis, Ron Carter, Jaco Pastorius, e i loro brani degli anni ’70 e ‘80 sono stati rivisitati in chiave fusion, con un linguaggio musicale senza confini. Li trovate anche nell’album “Something of Flora” uscito nel settembre scorso.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5 ore 22
 
 
Concerti/Baby K in concerto al Largo Venue

Baby K, pseudonimo della rapper e vocalist italiana Claudia Judith Nahum (figlia di un diplomatico, nata a Singapore nel 1983 e cresciuta tra Giakarta, Londra e Roma), presenta il suo nuovo album “Icona”, che è uscito a novembre, tre anni dopo il precedente “Kiss Kiss Bang Bang”, nel quale c’era il brano “Roma-Bangkok”. I trentasei mesi trascorsi le hanno fruttato premi e record, vedi l’hit estivo “Da Zero a Cento”, doppio disco di platino con oltre 100 milioni di visualizzazioni su YouTube. “Icona”, preceduto da un altro singolo fra i più trasmessi dalle radio, “Come no”, è stato completamente realizzato con la sua direzione artistica.
Largo Venue, via Biordo Michelotti 2, ore 22
 
 
Canzone d'autore/Neminem Laedere per rileggere De Andrè

La band dei Neminem Laedere propone “Vent'anni senza Faber”, un viaggio nella musica, nei personaggi e nelle solitudini di Fabrizio De André, dalle perle dell'ultimo indimenticabile album ai brani più celebri del cantautore genovese. Il gruppo, nato nel 2012 grazie a diversi musicisti appassionati della poesia e delle armonie di De André, già nella scelta del nome ricorda la filosofia cara a Fabrizio, cioè la volontà di non far male a nessuno. Sono Max Teodosi alle chitarre e al bouzouki, Fabrizio De Melis al violino, Paolo Verini alle tastiere, Andrea Nebbiai al basso, il batterista Gianluca Coccia e la vocalist Barbara Illi. Alla voce narrante pensa Gianni Gandino, chef di primo piano, che alla sua bravura in cucina unisce una passione per la poesia di De André. Lo spettacolo è un viaggio della memoria tra i grandi classici di Faber, dalle origini agli arrangiamenti della PFM, dai capolavori di “Creuza De Ma” fino alla meraviglia di “Anime salve” e del live registrato al romano teatro Brancaccio.
Crossroads, via Braccianense 771, ore 22
 
 
Soul/Bianca Blues live al Big Mama

I brani di artisti come Curtis Mayfield, Ray Charles, Aretha Franklin, Otis Reddig, Sam Cooke, Al Green, Marvin Gaye, James Brown e compagni, trasmessi in radio per decenni, hanno fatto ballare intere generazioni nei quartieri poveri di New York, Chicago, Detroit, New Orleans, e la band Bianca Blues & i Sette Soul rilegge quel ricco repertorio, tra soul, funk e rhythm & blues. Sono il vocalist Fulvio Tomaino, il chitarrista Alfredo Bochicchio, il bassista Massimo Nanni e il batterista Claudio Colazza, con una ricca sezione di fiati: Sergio Vitale alla tromba, Luca Giustozzi al trombone e i tre sassofoni di Carlo Micheli, Paolo Tomassini e Bruno Coltre.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 21

 
Jazz/Swing al Cotton con il settetto di Emanuele Urso

E’ un appuntamento fisso quello del venerdì con il clarinettista e batterista Emanuele Urso, stasera in un doppio set. E’ insieme alla sua band, con Lorenzo Soriano alla tromba, Stefano Di Grigoli ai sassofoni, Fabrizio Guarino alla shitarra, Adriano Urso al piano, Stefano Napoli al contrabbasso e Giovanni Cicchirillo alla batteria. Il repertorio è come sempre quello del jazz della Swing Era americana, periodo 1935-1945, con gli arrangiamenti originali della Fletcher Henderson Orchestra.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 21.30 e ore 0.30
 
 
Jazz/Danilo Blaiotta Trio al Charity Cafè

Il pianista Danilo Blaiotta, cresciuto come concertista nel panorama della musica classica e poi passato al jazz, ha studiato con John Taylor, Kenny Werner, Larry Grenadier e Avishai Cohen, si è ispirato al trio di Keith Jarrett e alla musica del primo novecento francese, ha frequentato la musica balcanica, ha guidato diverse formazioni e una volta trasferito a Roma ha formato un trio con il contrabbassista Jacopo Ferrazza e con il batterista Valerio Vantaggio. Nei live la formazione offre soprattutto brani composti dal leader, che viaggiano nell’improvvisazione del jazz ma partono da un principio compositivo che abbraccia in genere la musica del novecento.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Red Pellini Quintet al Gregory’s

Il venerdì al club di via Gregoriana è in palcoscenico il sassofonista Red Pellini, stavolta con il suo quintetto e un repertorio che ripropone il dixieland e il New Orleans sound, su arrangiamenti originali di Pellini. Con lui suonano Michael Supnick (tromba e voce), Alessio Magliari (piano), Oscar Cherici (contrabbasso) e Carlo Battisti (batteria).
Gregory’s, via Gregoriana 54a, ore 21
 
 
Cantautori/Adriano Brancato con “Casa” a Na Cosetta

Il cantautore romano Adriano Brancato presenta con la sua band l’EP “Casa”: brani inediti, autoprodotti, dove il cantautorato folk si miscela con accenti new wave e synth-pop. Con lui, voce e chitarra, ci sono il chitarrista Antonio Mantino, anche al synth, il bassista Pierluca D'Agata e il batterista Pablo Tarli.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 22
 

SABATO 30 MARZO

 
Jazz/All’Alex, da Detroit, il trio del pianista Johnny O’Neal

Americano di Detroit, nero, annata 1956, il pianista e vocalist Johnny O’Neal è un’autentica star del neo-bop. Chi l’ha ascoltato spiega che canta come Joe Williams (era il vocalist delle big band di Count Basie e Lionel Hampton) e suona come Art Tatum (immenso mago della tastiera, considerato come uno dei migliori pianisti nella storia del jazz e morto nel 1956: O’Neal ne ha interpretato il ruolo nel film “Ray”, la storia di Ray Charles), si muove fra jazz, swing, blues, rhythm & blues e gospel, è a suo agio nei brani più mossi ma anche nelle ballad, è un entertainer di classe e condisce le sue performance con humour, racconti, aneddoti e un grande feeling.
Nel lontano 1974 Johnny lasciò la sua città natale nel Michigan per spostarsi in Alabama e sette anni dopo andò a New York per suonare prima con il trombettista Clark Terry e poi con Dizzy Gillespie, Ray Brown, Nancy Wilson, Joe Pass, Russell Malone e Kenny Burrell, cioè il meglio sulla piazza. Nei primi anni Ottanta era membro dei Jazz Messangers di Art Blakey, incideva per la Blue Note e suonava tranquillamente alla Carnegie Hall. Insomma, O’Neil è un numero uno (non per niente fa parte da vent’anni della Alabama Jazz Hall of Fame) e ascoltarlo è come fare un viaggio nella storia del jazz. Lo trovate stasera in trio con il  contrabbassista Mark Lewandowski e il batterista Itay Morchi. Roba doc, da non perdere.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21


Rock pop/I Måneskin live all’Atlantico

Ormai la band dei Måneskin (in danese significa “chiaro di luna”, in omaggio alle origini danesi della bassista Victoria De Angelis) dopo il successo a X Factor e in tanti concerti è diventata una delle formazioni preferite dal pubblico romano e non solo: il vocalist Damiano David, il chitarrista Thomas Raggi, Victoria e il batterista Ethan Torchio offrono un cocktail di indie rock, reggae, pop, soul e blues, sono giovani e nei brani che fanno rileggono a modo loro il mondo del rock e del cinema. «Il sound che abbiamo è il perfetto equilibrio di tutti i nostri gusti, dal soul al pop passando per il rock e il jazz», dicono. E oltre ai loro primi successi e a una serie di cover (da Caparezza a Stevie Wonder e ai Rolling Stones) propongono tutto il materiale dell’album “Il ballo della vita" uscito a ottobre. Il primo concerto è già sold out ma le repliche non mancano.
Atlantico Live, viale dell’Oceano Atlantico 271d, stasera, domani, martedì 2 aprile, sabato 6, ore 21
 
 
Cantautorì/Vincenzo Incenzo in tour con “Credo”

“Credo” è il primo album da cantautore di Vincenzo Incenzo: romano, già autore per Lucio Dalla, Antonello Venditti, Sergio Endrigo, Premiata Forneria Marconi, Renato Zero, Michele Zarrillo, Franco Califano, Ornella Vanoni, Patty Pravo, Albano, Tosca, Armando Trovajoli e tanti altri, con brani come “Cinque Giorni”, “Strade di Roma”, “Che sarà di me”, “L’elefante e la farfalla”, “L’acrobata”, “Gli Angeli”, “Il passo silenzioso della neve”, “Un altro amore no”, “L’alfabeto degli amanti”,  “Nel perdono”, poco tempo fa ha deciso di entrare in studio e registrare un disco. Gliel’ha prodotto Renato Zero.
«Sono rimasto sempre tra le quinte, ma ho sempre sognato di cantare quello che scrivevo - dice. - Tutti vedevano per me un futuro da cantautore, e adesso che è successo è come tornare al punto di partenza. Lo devo a Renato, che si è accorto del mio grido mentre stavo in silenzio. Lavoravamo insieme al suo disco, e per caso è saltato fuori un mio provino. Che aspetti? mi ha detto. Da quel momento si è accesa in me qualcosa e non si è più spenta: scrivevo una canzone al giorno e gliela inviavo per avere il suo immediato parere». Così ecco il disco: tredici brani, fra i quali quattro scritti per Zarrillo e nove inediti, come “Cinque giorni” cantato in duetto con Zero. Incenzo, che ha 53 anni ed è anche scrittore e regista, si muove fra ballad e pezzi saporiti di rock, ha una voce morbida ma all’occorrenza ruvida e spiega che “Credo” non è una preghiera ma un’affermazione. Con lui, voce, piano e chitarra, suonano il chitarrista Alessandro Colapicchioni, il tastierista Valerio Carbone, il bassista Leo Marchi, il batterista Gianluca Coccia e la vocalist Valentina Shanti.
Antica Stamperia Rubattino, via Rubattino 1, ore 21.30
 
 
Pop rap/Carl Brave live al Parco della Musica

Romano, all’anagrafe Carlo Luigi Coraggio, trent’anni il prossimo settembre, Carl Brave, ex giocatore di basket, rapper e producer, ha preso il nome d’arte dalla traduzione in inglese del suo cognome, ha cominciato a scrivere rap che descrivevano la vita reale e gli eventi quotidiani dei ragazzi (che per lui sono "i pischelli”), ha sempre cercato di analizzare il mondo delle ultime generazioni e grazie a brani come “Polaroid” (cantato da Franco126), “Fotografia (con Francesca Michielin e Fabri Fibra) e “Posso” (con Max Gazzè) ha conquistato la vera popolarità. Adesso si considera, e a ragione, un cantautore: è ironico, sa costruire i suoi brani sull’onda di un pop moderno e di una certa eleganza.
«L’idea di un tour a teatro - dice sui social - è nata da un'esigenza che si stava facendo sempre più presente: il mio bisogno di instaurare con chi viene ad ascoltarci un rapporto più diretto, confidenziale, intimo.Ho bisogno di vedere uno ad uno coloro che vengono a sentirmi, voglio vederli vicino, leggere sul loro viso cosa provano, le loro sensazioni. Instaurare durante il concerto un rapporto personale, diretto, affettivo e intenso, un rapporto che solo il teatro riesce a creare con la sua atmosfera magica. Voglio far risaltare i miei testi, dare spazio alle immagini, suonare e cantare in acustico davanti a un pubblico inevitabilmente più esigente; sarà una bella sfida per me e i musicisti affrontare il palco sperimentando e condividendo questo nuovo mood».
Nel suo “Notti Brave Tour”, che prende il nome dall’album “Notti Brave” al quale partecipano tanti artisti (Fabri Fibra, Francesca Michielin, Coez, Gemitaiz, Frah Quintale, Emis Killa, Franco126), suonano con lui Simone Ciarocchi (batteria), Lucio Castagna (percussioni), Mattia Castagna (basso), Lorenzo Amoruso e Massimiliano Turi (chitarre), Valerio D’Ambrosio (tastiere), Adalberto Baldini (sax), Riccardo Impedovo e Gabriele Tamiri (trombe).
Parco della Musica, Sala Sinopoli, oggi e domani, ore 21

 
Rock/Torna il Progetto Panico con  “Universo n. 6”

La band Progetto Panico (Enrico Carletti, chitarra e voce; Francesco Marcolini, chitarra; Luca Benedetti, basso; Leonardo Mariani, batteria) presenta “Universo n. 6”, disco che Alessandro Fiori ha arricchito con violini, tastiere vintage e altri utensili trovati nella sua cantina studio conosciuta come il Rudere. Sono nove tracce tra pop ruvido, a tratti psichedelico, e un punk ridotto all'osso, nelle quali «la vena corrosiva e provocatoria sfuma a favore di una sgangherata malinconia».
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 21
 
 
Jazz/Jeremy Pelt, doppio live al Gregory

Torna a Roma il californiano Jeremy Pelt, uno dei migliori trombettisti della scena jazz contemporanea, amato dal pubblico statunitense e votato "Rising Star" negli ultimi cinque anni dalla rivista Downbeat Magazine. Ha suonato con star come Jimmy Heath, Frank Wess, Keter Betts, Frank Foster, Ravi Coltrane, Winard Harper, Vincent Herring, la Roy Hargrove Big Band, la Village Vanguard Orchestra e la Duke Ellington Big Band. E’ in quartetto con Pietro Lussu al pianoforte, Vincenzo Florio al contrabbasso e Adam Pache alla batteria.
Gregory, via Gregoriana 54a, stasera e domani, ore 22
 
 
Blues/Jam session al Charity Cafè
Jam session all’insegna del blues, stasera al club romano, aperta dalla band formata da Luca Tozzi (voce e chitarra), Luca Pisanu (basso) e Mimmo Antonini (batteria). Ospiti e musicisti appassionati di blues sono, come sempre, invitati a intervenre.
Charity Cafè, via Panisperna 68, ore 22
 
 
Jazz/Roots Magic, un viaggio fra blues e avanguardia

Roots Magic è una delle formazioni made in Italy più interessanti degli ultimi tempi: un quartetto che segue profonde connessioni fra il blues del Delta e il jazz dell’avanguardia afro-americana, da Charley Patton a Roscoe Mitchell, da Blind Willie Johnson a Sun Ra, passando per Ornette Coleman e Julius Hemphill. Sono il clarinettista Alberto Popolla, il sassofonista Errico De Fabritiis, il contrabbassista Gianfranco Tedeschi e il batterista Fabrizio Spera, e propongono un viaggio inaspettato e sorprendente grazie al dialogo fra le due ance.
Casa del Jazz, viale di Porta Ardeatina 55, ore 21
 
 
Blues/Just One Night al Big Mama

La band dei Just One Night, che prende il nome dallo storico album di Eric Clapton pubblicato nel 1980, torna al club di Trastevere per riproporre il materiale di quel doppio e indimenticabile cd, con brani come “Tulsa Time”, “After Midnight”, “Setting Me Up”, “Cocaine”, “Wonderful Tonight”, “Rambling On My Mind” e così via. Il tipico english sound del gruppo viene soprattutto dal bassista Mick Brill e dal chitarrista George Sims, due musicisti britannici ormai romani d’adozione (dopo quasi mezzo secolo passato nella nostra città), al cui fianco suonano il chitarrista Marco Pollicino Magnani, il tastierista Marco Quagliozzi e il batterista Piero Pierantozzi.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 22
 
 
Dance/Adika Pongo, disco music al Cotton Club

La vocalist Francesca Silvy, il sassofonista Costantino Ladisa, il batterista Andrea Merli, il bassista Alessandro Benedetti, il tastierista Alessio Scialò, il percussionista Pablo Enrique Oliver e il chitarrista Alberto Lombardi sono gli Adika Pongo, band fondata nel 1994 dal cantautore Niccolò Fabi, che tiene viva la tradizione della disco music suonando una dance che mescola pop, soul, black music e sapori anni ’70. Il gruppo porta in giro in Italia e Europa quella discomusic che era suonata da band numerose come gli Earth Wind & Fire, gli Chic, Barry White, Kool & The Gang e tanti altri.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 
 
DOMENICA 31 MARZO

 
Musica/Buon compleanno Big Mama

Il 30 marzo del 1984, cioè trentacinque anni fa, apriva timidamente le porte in un vicolo di Trastevere il Big Mama, dando il via a un’avventura che nel corso degli anni avrebbe portato in città un mare di musica e trasformato il locale nella tana romana del blues. Ci sono passati tanti artisti italiani e stranieri, sia internazionali che giovani alle prime armi, come alcuni dei più bei nomi della musica mondiale che si sono esibili di fronte a migliaia di appassionati.
Il club di vicolo San Francesco a Ripa è un pezzo di storia del rock e del blues, alcuni dei solisti che si sono esibiti sul suo palco sono purtroppo scomparsi (da Roberto Ciotti, che ci ha lasciati nel 2013 e che viene spesso ricordato dai suoi fedeli appassionati, al sassofonista Massimo Urbani, morto nel 1993, dal sassofonista Bob Berg, morto nel 2002, allo straordinario Louisiana Red, il vecchio bluesman dell'Alabama che suonava ogni Capodanno e se n'è andato nel 2012) e lì sono cresciuti artisti come Alex Britti (che per anni ha suonato lì il suo blues prima di avere il meritato successo), Giorgia (cantava il suo rhythm & blues), Area, Federico Zampaglione & Tiromancino, Niccolò Fabi, Riccardo Sinigallia, Max Gazzè, Stefano Di Battista, Lillo & Greg e così via. Sul palco del Big Mama sono salite centinaia di star, da Elvis Costello a Dee Dee Bridgewater, Tory Amos, James Taylor, Peter Frampton, Jeff Healey, Joe Zawinul, Chet Baker, Brian May, Robben Ford, Archie Shepp, Pino Daniele, Edoardo Bennato, Peter Erskine, Richard Galliano, Arlo Guthrie e decine di altri musicisti di mezzo mondo.
E' probabile che molti dei giovani musicisti in cartellone di questi tempi diventino le star del futuro, e comunque lo auguriamo a tutti. Sta di fatto che il club è un locale che porta bene, dove farsi le ossa può offrire risultati imprevedibili, al di là del fatto che quella che una volta veniva derinita "la gavetta" è un periodo che qualsiasi musicista deve vivere e superare.  Se anche voi volete festeggiare il compleanno sarete i benvenuti, con tanto di torta e candeline. Finora il programma della serata, che ogni anno conta sui tanti musicisti che hanno frequentato il club, prevede la partecipazione di Andrea Montecalvo & Simone Sabatino (che presentano i brani del loro Ep “Live Session”), Arrigo Iovino e la Bless This Band, la vocalist Sara Berni con il chitarrista Egidio Marchitelli, il chitarrista Lello Panico, la Roma Blues Band, il mitico Alan Soul, il chitarrista Marco Rinalduzzi e altri ospiti a sorpresa.
Big Mama, vicolo S. Francesco a Ripa 18, ore 21
 
 
Musica/Goran Bregovic torna live all’Auditorium

Torna Goran Bregović con la sua Wedding and Funeral Band. Il compositore, bandleader e grande musicista bosniaco ripropone il suo album “Three Letters from Sarajevo”, che gira intorno a un tema oggi particolarmente interessante e coinvolgente, quello della diversità religiosa e della coesistenza pacifica. Provate a immaginare il frutto della fantasia, della creatività e della sensibilità di Goran, che racconta i problemi e il melting pot di casa sua con una folta band. «Io sono di Sarajevo, sono nato su una frontiera, l’unica dove si incontravano ortodossi, cattolici, ebrei e musulmani - dice. - Mio papà è cattolico, mia mamma è ortodossa, mia moglie è musulmana. E io mi sento anche un po’ gitano, probabilmente perché per mio padre, colonnello dell’esercito, era inaccettabile che facessi il musicista, un mestiere “da gitano”, come diceva lui».
Il progetto di Bregovic è la storia di Sarajevo, che con le sue tante credenze e identità e con i suoi paradossi ha ispirato ogni nota e parola dell’album, al quale per l’occasione hanno partecipato voci straordinarie come quelle di Bebe, Riff Cohen, Rachid Taha, Asaf Avidan. Goran ti fa nascere subito una domanda: come si fa a mettere insieme una così grande varietà di stili e tecniche senza perdere la propria identità? E’ il punto interrogativo che viene fuori ogni volta che lo vedi su un palcoscenico in una veste diversa, con formazioni sia piccole che grandi e con musiche che si rivolgono al mondo senza distinzioni di sesso, di razza, di età, di credo o di religione. Non ve lo perdete, con lui è sempre difficile riuscire a immaginare quello che farà, e alla faccia di tutte le previsioni sarà indubbiamente una sorpresa.
Parco della Musica, Sala Santa Cecilia, ore 21
  

Jazz/Un mare di sassofoni torna al Cotton Club

Trovarsi di fronte a una sezione di quattordici sassofoni come quelli dello Ialsaxophone Ensemble, grande laboratorio di ricerca musicale afroamericana composto da musicisti provenienti da varie aree artistiche della scena musicale romana e diretto da Gianni Oddi, è una bella emozione. Oltre a quello di Oddi gli altri sax (dal soprano all’alto, dal tenore al baritono) sono di Stefano Angeloni, Marina Acerra, Mario Biondi, Carla De Virgilio, Giorgio Guarini, Anna Impellizzeri, Marco Macor, Lino Pasqualetti, Massimiliano Perugini, Adriano Piva, Paolo Piva, Tiziano Liburdi, Luigi  Martini, Sandro Perelli, Maria Grazia Lanzafame: non si poteva non citarli tutti), e con loro ci sono la vocalist Bevely Lewis, il trombettista Aldo Bassi, il pianista Alessandro Bonanno, il contrabbassista Stefano Napoli e il batterista Massimiliano Di Cristofaro. E’ una formazione ricca e agguerrita, e il programma del concerto prevede musiche della storia del jazz tra le più importanti scritte da Dizzy Gillespie, Charlie Parker, Joe Zawinul, Jimmy Giuffrè, Marco Tiso, Adriano Piva, Gianni Oddi, Pino Iodice, Tito Puente. La serata è dedicata al pianista Antonello Vannucchi (scomparso il 14 febbraio scorso) e alla sua compagna, la vocalist Beverly Lewis.
Cotton Club, via Bellinzona 2, ore 22
 

World/Cielo Al Revés in concerto all’Alexanderplatz

Cielo al Revés significa “cielo al rovescio”, è un verso del brano “Vuelvo al sur” di Astor Piazzolla ed è stato scelto dalla band in cartellone stasera come nome d’arte: è un gruppo che frequenta canzone d’autore, musica e canto popolare, blues, rock e jazz per cercare le suggestioni improvvisative presenti in questi generi. Sono la vocalist Etta Lomasto, il percussionista e vocalist Nando Citarella, Alessandro Girotto alla chitarra e live electronics, il contrabbassista Giovanni Giugliano e il batterista Lucrezio de Seta.
Alexanderplatz, via Ostia 9, ore 21
 
 
Musica/Patrizia Laquidara con Forni e Carocci a Na Cosetta

"Zelo in Condotta" è l’appuntamento settimanale che propone incontri fra varii artisti: oggi è di scena la cantautrice siciliana Patrizia Laquidara, che scambia storie, impressioni, canzoni e repertorio con i colleghi Luca Carocci e Francesco Forni. I tre raccontano le loro influenze musicali e le tappe dei rispettivi percorsi artistici e personali, il tutto con canzoni e interviste.
Na Cosetta, via Ettore Giovenale 54, ore 21
 
 
Jazz/Dariya, una voce dalla Russia fra blues e soul

Dariya in Russia è una star del jazz, del soul, del funk e del blues, una vocalist che ha conquistato un ruolo da protagonista grazie al suo talento e a una voce forte, profonda e dalle inflessioni inconfondibili. Ha partecipato a tanti jazz festival ed è in concerto con una band tutta italiana: Vittorio Solimene al pianoforte, Luca Giannini alla chitarra, Alessandro Bintzios al contrabbasso e Federico Chiarofonte alla batteria.
Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, ore 22

 

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