La coppa Italia è ancora dell'Acqua e Sapone, basta la punizione di Cuzzolino

La coppa Italia è ancora dell'Acqua e Sapone, basta la punizione di Cuzzolino
di ​Vanni Zagnoli
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Domenica 24 Marzo 2019, 21:39 - Ultimo aggiornamento: 23:30
Uno a zero è un risultato da calcio, non da futsal, a dispetto del 7-0 di Lecce-Ascoli, in serie B. Uno a zero finisce la finale di coppa Italia di calcio a 5, vince Acqua e Sapone, ovvero Città Sant’Angelo, su Pesaro. Basta una punizione dell’argentino Cuzzolino, a due minuti e 50” dalla fine, la barriera si apre, è l’unico errore dei marchigiani e così i pescaresi si confermano i migliori d’Italia. La scorsa stagione si sono aggiudicati lo scudetto alla bella di Bassano, che decretò l’uscita di scena della Luparense, la società padovana che era stata leader in questo sport, e la seconda coppa Italia, ora hanno “lasciato” a Rieti la coppa della divisione ma si sono confermati nel secondo trofeo del nostro calcio a 5, dopo avere anche portato a casa anche la supercoppa.

Lo spagnolo Tino Perez non sbaglia quasi mai, è probabilmente il miglior tecnico d’Europa, con successi in Spagna, Russia e Azerbaijan, fa giocare bene la squadra ed è pragmatico. 

A Faenza, davanti a oltre 4mila spettatori, il primo tempo è tattico, al di là dello 0-0, nel secondo la prevalenza è dell’Italservice Pesaro, con tre parate determinanti di Mammarella, su Lima e Borruto, sarà premiato come miglior portiere delle finali iniziate a Reggio Emilia. Il tecnico dei marchigiani Fulvio Colini evidenzia la superiorità dei suoi, il trofeo è comunque ancora dell’Acqua e Sapone, abile nel palleggio e ricca di individualità, come Gabriel Lima, naturalizzato italiano, e i brasiliani Lukaian e Murilo: il capitano è arrivato 12 anni fa a Città Sant’Angelo, portato dal presidente Enio Barbarossa, e dal 2013 gioca nella nostra nazionale.

In semifinale, Acquaesapone aveva superato Rieti per 7-3, mentre Pesaro ha sofferto di più contro Eboli, 4-3, recuperando da 0-1. Honorio, il capocannoniere della serie A Borruto e Canal sono gli uomini forti dell’Italservice, che inseguiva il primo trofeo della sua storia, ai massimi livelli. Per Città Sant’Angelo è il 7° titolo, fra i più sofferti.

Al femminile, vincono le milanesi di del Kick Off San Giuliano, per 10-2 sulla Lazio, in partita solo per un quarto d’ora. Le biancocelesti sono allenate da Daniele Chilelli, che è il presidente della Lazio calcio a 5 e pure giocatore, a segno nel quarto di finale perso contro l’Acqua e Sapone.

Il movimento del futsal è in un buon periodo, con pubblico crescente. “Siamo lo sport più in ascesa d’Italia - racconta il romano Andrea Montemurro, presidente della divisione calcio a 5 -, anche al femminile. Due anni fa, quando arrivai al vertice, era 137° come popolarità nella classifica del Coni e oggi siamo 18esimi. Quest’anno riscontriamo il 12% in più di praticanti a livello giovanile. Ufficialmente i giocatori non sono professionisti, ma neanche in serie A2 fanno altri lavori”.

Il meglio del calcio a 5 si ritroverà il 14 aprile a Pescara, per l’amichevole Italia-Argentina. “Contro i campioni del mondo in carica - conclude Montemurro -, imbattuti da due anni e la nostra nazionale è ringiovanita”. 

A ottobre la nazionale comincerà le qualificazioni ai mondiali, fra due anni gli Europei, con il ct Alessio Musti all’inseguimento di piazzamenti di prestigio. 

 
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