Lazio, con il Parma vietato sbagliare

Lazio, con il Parma vietato sbagliare
di Emiliano Bernardini
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Domenica 17 Marzo 2019, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 08:34
 I due punti lasciati a Firenze bruciano ancora. Per tutta la settimana Simone Inzaghi ha continuato a ripeterlo ai suoi ragazzi. Perché sono questi i dettagli che segnano quella linea di demarcazione tra la Champions e l’Europa League. Un confine sottile ma che fa una grande differenza. L’obiettivo quarto posto è stato fissato tempo fa dalla società. Lotito e Tare sono sicuri di aver allestito una squadra in grado di combattere con chiunque. Ora sta ai giocatori e al tecnico dimostrarlo sul campo. Il pari contro la Fiorentina ha fatto scivolare i biancocelesti all’ottavo posto (virtuale perché manca ancora il recupero con l’Udinese). Sia davanti, sia dietro c’è bagarre. Tutto può ancora succedere. Il destino però è nelle mani della Lazio. A cominciare già da questo pomeriggio. I “bonus” sono finiti. Risultato obbligato, dunque con il Parma. Un pari o, peggio ancora, una sconfitta darebbero un colpo decisivo alla scalata al quarto posto. 
OCCASIONE
La giornata di oggi è anche “favorevole” visto il ko della Roma in casa della Spal e lo scontro fratricida tra Inter e Milan in serata. L’obiettivo è quello di vincere e sperare di prendere punti alle altre concorrenti. Una missione non propriamente da Lazio. Già, i biancocelesti hanno dimostrato più volte di peccare in cattiveria. Firenze è solo l’ultimo degli esempi possibili da fare. E allora meglio pensare solo al Parma. Il calendario e la classifica sarà bene aspettare a consultarli. Inzaghi ha lavorato molto sulla mentalità e sul cinismo: «C’è un po’ di delusione e rabbia per i due punti persi a Firenze. Quei punti li dobbiamo tenere bene a mente domani e fino alla fine, devono servire come stimolo per non abbassare mai la guardia. È stato uno dei primi tempi migliori da quando sono qui, poi nel secondo tempo abbiamo pareggiato una partita che avremmo dovuto vincere. I ragazzi devono ricordarlo. Giocando in quel modo una squadra deve vincere. Bisogna prendere i complimenti ma anche i punti in palio». Un discorso chiaro che ha fatto anche alla squadra alla ripresa degli allenamenti. Come detto la corsa al quarto posto è ancora aperta ma certi risultati fanno tutta la differenza del mondo. «Dobbiamo cercare di essere spietati, altre squadre lo sono più di noi, vincono partite più sporche. A noi è capitato raramente. Per me comunque è stata una soddisfazione veder giocare la squadra così, però i punti erano pesanti» ha ribadito il tecnico biancoceleste.
GERVINHO E PRATO
Due i timori di Inzaghi: Gervinho e il prato dell’Olimpico. Ha preparato una squadra accorta. Vietato esporsi ai contropiedi devastanti dell’ivoriano. I tifosi laziali lo ricordano ancora per un gol al derby nel 2015. All’andata non c’era e la Lazio vinse per 2-0, oggi è regolarmente in campo e Roberto D’Aversa punta tutto sulla velocità di Gervinho per spaccare in due partita e campo. Già il terreno preoccupa e non poco Inzaghi. Ieri il prato è stato calpestato dai 30 di Italia-Francia di rugby. «Deve essere una bella partita, verrà tanta gente, speriamo sia a posto» l’auspicio del tecnico biancoceleste. I giardinieri del Coni si sono messi al lavoro subito dopo il fischio finale del Sei Nazioni. Tolti i loghi disegnati, sistemate le zolle saltate ed eliminato tutto il materiale di residuo rimasto sul prato. Erba tagliata all’altezza di 2,2 cm e “pettinata” con un rullo. Questa mattina gli ultimi ritocchi. 
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