Intanto le Commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera hanno chiuso stanotte l'esame degli emendamenti al decretone su reddito e pensioni e dato mandato al relatore per portare il provvedimento in Aula lunedì mattina, nei tempi previsti. Il decreto dovrà poi tornare al Senato per la seconda lettura e per essere approvato in via definitiva entro il 29 marzo.
Via libera anche a una riformulazione dell'emendamento delle relatrici (Elena Murelli della Lega e Dalila Nesci del
M5S) che permette l'erogazione del beneficio pensionistico «mediante strumenti ordinariamente in uso per il pagamento delle pensioni». La pensione di cittadinanza potrà in sostanza essere ritirata alle Poste o in banca anche in contanti e non necessariamente essere caricata - e quindi spesa - sulla card del reddito.
Tornando al riscatto della laurea con lo sconto l'Inps nei giorni scorsi aveva pubblicato la circolare che di fatto dava il via alle domande per il riscatto agevolato. Sarà possibile fino al 2021 chiedere anche il riscatto di altri periodi, fino a cinque anni, non soggetti a obbligo contributivo (come ad esempio l'aspettativa non retribuita) Può fare domanda per riscattare la laurea con un onere agevolato (poco più di 5.200 euro per ogni anno secondo i calcoli dei consulenti del lavoro) chi non ha contributi versati prima del 1996, non ha pensione ed è iscritto all'assicurazione generale obbligatoria (dipendenti, autonomi o gestione separata).
Il cosiddetto Decretone - si legge nella circolare - «ha introdotto in via sperimentale, un nuovo istituto di riscatto
riferito ai periodi non coperti da contribuzione e ha previsto una diversa modalità di calcolo dell'onere di riscatto dei
periodi di studi universitari, da valutare nel sistema contributivo, nel caso di domanda presentata fino al compimento
del quarantacinquesimo anno di età».
Si possono riscattare al massimo cinque anni. I periodi devono comunque essere precedenti il 29 gennaio 2019, data di entrata in vigore del decreto. Sono escluse per valutare il primo e l'ultimo contributo versato le Casse per i liberi professionisti o gli ordinamenti previdenziali di Stati esteri. Il periodo da ammettere a riscatto non deve essere coperto da contribuzione obbligatoria, figurativa, volontaria o da riscatto in qualsiasi forma di previdenza obbligatoria. Sono riscattabili soltanto i periodi non soggetti a obbligo contributivo.
L'anzianità contributiva acquisita per effetto del riscatto è utile ai fini del conseguimento del diritto a pensione e per la determinazione della relativa misura. L'onere di riscatto può essere versato in unica soluzione oppure in un massimo di 60 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a 30 euro, senza applicazione di interessi per la rateizzazione.
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