La Lazio si agrappa a Caicedo, bomber porta fortuna

Felipe Caicedo
di Alberto Abbate
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Sabato 16 Marzo 2019, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 17:17
Nemmeno a gennaio gli hanno dato il congedo, torna così prezioso il soldato Caicedo. Arruolato dal generale Lotito: «Cosa mi dite di Felipao? Ancora che è scarso?», urlava a squarciagola il presidente dopo il gol alla Roma. Domani dovrà sostituire di nuovo lo squalificato Immobile contro il Parma e confermare d’essere una scommessa vinta. Perché in estate la Lazio pretendeva 10 milioni per l’ecuadoriano. Soprattutto perché lì davanti non è arrivato nessun altro proprio perché Caicedo non è partito. Chissà a questo punto quale sarà il suo destino, Felipe sogna il rinnovo. In realtà la strategia biancoceleste è quella di svecchiare la squadra e d’inserire una giovane punta: s’attendono le risposte di Adekanye (svincolato dal Liverpool) e di Wesley, ma occhio anche a Cutrone. Eppure dopo il derby, Caicedo vuole ancora provare ad aggrapparsi alla Lazio con le unghie e con i denti. Servono altre reti, ancora sono solo 4 in campionato, 5 considerando le coppe, ma i suoi gol equivalgono sempre a vittorie. Contro Genoa, Frosinone, Empoli, Roma e, in Europa League, contro il Marsiglia. Non sarà un goleador, ma Caicedo porta fortuna: 10 volte titolare, solo un ko (con l’Inter) e 9 vittorie. Inzaghi sogna la decima contro il Parma (12mila biglietti venduti, si va verso i 40mila spettatori), con la firma della Pantera.

ASSIST E GOL
Serve un altro graffio di Caicedo. Gliene manca uno per agguantare il suo personale score dell’ultimo anno. Ma l’ecuadoriano si è reinventato pure assistman alla Lazio. Mai in carriera aveva racimolato 7 passaggi decisivi, c’è riuscito negli ultimi due anni biancocelesti. Domani Felipe festeggerà tra l’altro le 60 presenze, supererà quelle di Basilea e Lokomotiv Mosca con altre tre. Dopo quella con l’Espanyol (103 apparizioni), quella laziale diventerà la sua seconda vita più importante e allora parola ancora all’attaccante: «Mi auguro di essere ricordato dai laziali per l’ultimo gol e non per quello sbagliato a Crotone». Era costato la Champions, Caicedo cerca ancora il totale riscatto. Con testa, cuore e massimo impegno, sarà lui a lanciare Correa nelle intenzioni del tecnico. Come nel derby, gli chiederà di tenere palla e soprattutto fare le sponde, Inzaghi. Al Tucu ha già chiesto d’allungare il numero delle sue reti.

NOVITÀ
E allora dalla seconda in Serie A a Parma, al Parma. Stavolta anche Correa vuole centrare la porta. Non segna addirittura dal 25 novembre in Serie A, dall’1 a 1 al 93’ contro il Milan. Terracciano si è superato anche su di lui a Firenze, ma Joaquin deve migliorare con tutte le occasioni (4 nell’ultima giornata) create. Anche domani saranno fondamentali i suoi passaggi, le accelerazioni e le giocate, ma poi dovranno trasformarsi in armi concrete. Correa punta quota 4 reti, quanto meno per scacciare insieme a Caicedo alcuni tristi paragoni: in otto mesi hanno collezionato le stesse reti (7) di Muriel da solo negli ultimi due. Rende bene il confronto con l’ultimo bomber che ha inguaiato la Lazio al primo tiro nell’ultimo match contro la Fiorentina. A proposito, Bastos risupera Patric sul centro-destra in difesa, il redivivo Luiz Felipe si consola con una tanto attesa chiamata: dalla serie D alla convocazione dell’Under 21 di Di Biagio per il 22enne italo-brasiliano, in pochi anni una vera scalata.
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