ASSIST E GOL
Serve un altro graffio di Caicedo. Gliene manca uno per agguantare il suo personale score dell’ultimo anno. Ma l’ecuadoriano si è reinventato pure assistman alla Lazio. Mai in carriera aveva racimolato 7 passaggi decisivi, c’è riuscito negli ultimi due anni biancocelesti. Domani Felipe festeggerà tra l’altro le 60 presenze, supererà quelle di Basilea e Lokomotiv Mosca con altre tre. Dopo quella con l’Espanyol (103 apparizioni), quella laziale diventerà la sua seconda vita più importante e allora parola ancora all’attaccante: «Mi auguro di essere ricordato dai laziali per l’ultimo gol e non per quello sbagliato a Crotone». Era costato la Champions, Caicedo cerca ancora il totale riscatto. Con testa, cuore e massimo impegno, sarà lui a lanciare Correa nelle intenzioni del tecnico. Come nel derby, gli chiederà di tenere palla e soprattutto fare le sponde, Inzaghi. Al Tucu ha già chiesto d’allungare il numero delle sue reti.
NOVITÀ
E allora dalla seconda in Serie A a Parma, al Parma. Stavolta anche Correa vuole centrare la porta. Non segna addirittura dal 25 novembre in Serie A, dall’1 a 1 al 93’ contro il Milan. Terracciano si è superato anche su di lui a Firenze, ma Joaquin deve migliorare con tutte le occasioni (4 nell’ultima giornata) create. Anche domani saranno fondamentali i suoi passaggi, le accelerazioni e le giocate, ma poi dovranno trasformarsi in armi concrete. Correa punta quota 4 reti, quanto meno per scacciare insieme a Caicedo alcuni tristi paragoni: in otto mesi hanno collezionato le stesse reti (7) di Muriel da solo negli ultimi due. Rende bene il confronto con l’ultimo bomber che ha inguaiato la Lazio al primo tiro nell’ultimo match contro la Fiorentina. A proposito, Bastos risupera Patric sul centro-destra in difesa, il redivivo Luiz Felipe si consola con una tanto attesa chiamata: dalla serie D alla convocazione dell’Under 21 di Di Biagio per il 22enne italo-brasiliano, in pochi anni una vera scalata.
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