Premio Socrate, evviva la libertà

Premio Socrate a Wanda Nara
di Andrea Nebuloso
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Venerdì 15 Marzo 2019, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 10:44

Wanda Nara e Lino Banfi sono tra i vincitori del Premio Socrate, il riconoscimento annuale assegnato da Cesare Lanza agli illustri personaggi che si sono distinti per il merito. La cerimonia si è tenuta al Rosa Grand Milano - Starhotels Collezione. La serata è stata introdotta da Giorgio Dell’Arti, storico e giornalista. Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, Lanza ha presentato ognuno dei vincitori del 2019, elogiando i meriti personali e professionali che li hanno portati ad essere insigniti del prestigioso premio.
Tra questi Laura Cioli, Amministratore delegato del gruppo editoriale Gedi; Salvatore Rossi, Direttore Generale della Banca d’Italia e Presidente dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni IVASS; Marcello Foa, Presidente RAI, scrittore e giornalista E inoltre Lino Banfi, celebre attore, nominato recentemente Commissario UNESCO che, nonostante le frettolose polemiche, svolgerà, con professionalità e competenza, il compito che gli è stato affidato; Wanda Nara, moglie e agente di Mauro Icardi, per essersi fatta valere come donna in un mondo prettamente maschile, ignorando le chiacchiere che, più di una volta, l’hanno seguita; Sandra Milo, attrice e conduttrice televisiva, vincitrice del Montecarlo Carrer Award e del Premio Speciale alla Carriera di Berlino; Gaetano Miccichè, Presidente Lega Calcio e Presidente di Banca IMI; Franco Romeo, primario chirurgo presso il Policlinico Tor Vergata e Direttore della Cattedra di Cardiologia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata; e ad Alda Merini, insignita di un premio alla memoria.
Il prestigioso “Premio Socrate”, fondato da Cesare Lanza, è un riconoscimento al merito in cui i criteri sono assolutamente personali, come dichiara lo stesso fondatore: «La libertà di mente è l’aspetto più importante: le persone che agiscono secondo la loro personalità, e non secondo pregiudizi. Spesso sono proprio i pregiudizi a perseguitare alcune persone e io mi schiero subito dalla loro parte, come avvenuto anche con Lino Banfi, per le critiche che lo hanno sommerso per la nomina dell’UNESCO, come con Wanda Nara e con altri».

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