Roma, ​la Luiss e l’Arma insieme per lo studio della scienza della sicurezza

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Lunedì 11 Marzo 2019, 20:46 - Ultimo aggiornamento: 20:56
E' iniziata con un minuto di silenzio in memoria di Maria Pilar Buzzetti, laureata Luiss, scomparsa nell'incidente aereo della Ethiopian Airlines, l’inaugurazione del 32° corso di istituto della Scuola Ufficiali dei Carabinieri che si è tenuta questa mattina presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’università Luiss Guido Carli. La Professoressa Paola Severino, vicepresidente della Luiss, ha ricordato Maria Pilar: «Una ragazza che sognava un mondo migliore, animato da legalità, fraternità, capacità di aiutarsi. Un mondo forte, desideroso di merito e di capacità umane».
E' stata poi presentata la seconda edizione del Corso di Perfezionamento Universitario in Scienza della Sicurezza Interna ed Esterna, riservato alla formazione di oltre 50 Ufficiali Superiori e sviluppato in collaborazione con la Luiss School of Law. A illustrarne i dettagli, oltre alla professoressa Severino, il professore Antonio Nuzzo, direttore del dipartimento di Giurisprudenza e della Luiss School of Law, il generale di corpo d’armata Riccardo Amato, vicecomandante generale dell’Arma dei Carabinieri, il generale di divisione Ciro D’Angelo, comandante delle scuole dell’Arma, e il generale di divisione Riccardo Galletta, comandante della Scuola Ufficiali dei Carabinieri.

La professoressa Severino è quindi intervenuta con una Lectio Magistralis intitolata “Strategie di contrasto alla corruzione nel panorama interno e internazionale: best practice ed esigenze di armonizzazione”. Ha sottolineato come «la virtuosa attività di scambio e collaborazione tra la Scuola dell’Arma e l’Università sia un esempio di vitalità e uno spunto importante di confronto, sia per i nostri ragazzi che per i futuri ufficiali». L’argomento scelto per la lectio magistralis, ha proseguito la vicepresidente, «non è certamente casuale, ma al contrario rappresenta proprio uno di quei temi in cui l’osmosi di idee e visioni tra forze dell’ordine e Accademia può costituire un momento di riflessione essenziale per comprendere a fondo gli aspetti positivi e negativi del sistema».

La collaborazione tra l’Ateneo e l’Arma prevedrà anche percorsi rivolti agli studenti dell’Università presso il RIS di Roma, per conoscere in prima persona le tecnologie e le modalità scientifiche necessarie durante le indagini. Gli studenti saranno anche coinvolti in simulazioni operative di attività specifiche dei Carabinieri, come l’analisi di una scena del crimine, la predisposizione di relazioni tecniche, la conduzione di interrogatori e la gestione dei rapporti con i magistrati. «L’obiettivo - ha sottolineato la professoressa Severino - è quello di mettere a disposizione il proprio lavoro di studio alle forze dell’ordine e all’Arma, e di permettere ai nostri studenti di essere coinvolti nello studio e nella pratica della legalità offrendone un punto di vista concreto».

«Questa iniziativa congiunta - ha invece dichiarato il direttore della Luiss School of Law, Antonio Nuzzo - si inserisce nel più ampio percorso intrapreso dalla Luiss, nella diffusione della cultura della legalità e della anti corruzione, partendo dagli studenti come ambasciatori. Pensiamo all’Osservatorio sulla legalità dell’economia e al Progetto legalità che coinvolge studenti universitari e liceali per diffondere il valore del rispetto delle Istituzioni, su tutto il territorio nazionale».

«Il Corso d’Istituto - ha aggiunto il generale Riccardo Galletta - rappresenta una fase addestrativa di altissima qualificazione realizzata dall’Arma, che ha scelto di chiedere un rilevante sacrificio ai reparti ed ai suoi Ufficiali, richiamandoli alla Scuola per un lungo periodo, nella ferma convinzione che l’aggiornamento culturale e professionale sia la base imprescindibile per affrontare consapevolmente il futuro e per poter continuare ad operare con efficienza ed efficacia al servizio della Comunità. Ai nostri Ufficiali, i docenti della Luiss e le cattedre della Scuola Ufficiali proporranno un programma di spessore e di appassionante intensità. Un programma a cui ha assicurato, da tempo, il proprio personale contributo la Professoressa Paola Severino a cui rinnovo il mio ringraziamento».
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