Cifa e Confsal lanciano il fondo sanitario integrativo Sanarcom

Sanità
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Lunedì 11 Marzo 2019, 15:37 - Ultimo aggiornamento: 15:38
Nasce così Sanarcom, il primo fondo di assistenza sanitaria integrativa delle organizzazioni datoriali e sindacali autonomi. Lo hanno costituito la parte datoriale Cifa (Confederazione italiana federazioni autonome) e quella sindacale Confsal (Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori), in attuazione dell’accordo interconfederale sottoscritto il 26 luglio 2016. L’assistenza sanitaria integrativa rappresenta un obbligo contrattuale per i datori di lavoro che sottoscrivano i Ccnl Cifa-Confsal. Ma a Sanarcom possono aderire liberamente anche tutte le aziende appartenenti ad altri settori e/o che applichino altri Ccnl.

Il partner assicurativo del nuovo fondo è RBM AssicurazioneSalute, compagnia leader nel campo dell’assicurazione sanitaria anche in termini di ampiezza del network delle strutture convenzionate. I beneficiari sono tutti i lavoratori a tempo pieno o parziale, a tempo indeterminato, gli apprendisti, nonché i quadri e i dirigenti. Si aggiungono anche i lavoratori a termine, con durata del contratto superiore ai 3 mesi.

Il contributo è di soli 12 euro al mese (polizza base pagata dal datore di lavoro per 10 euro e dal lavoratore per 2 euro), quindi di 144 euro annuali. Per Salvatore Vigorini (membro Cda del Fondo): “Sanarcom rappresenta il tassello della già strutturata bilateralità di Cifa e Confsal, sempre più orientata a sostenere i bisogni  emergenti di imprese e lavoratori. Con Sanarcom si dà attuazione a un modello di relazioni sindacali e contrattazione collettiva che mette al centro il lavoratore, sostenendolo nella dimensione lavorativa e anche in quella sociale.
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