Vanno a un convegno su Dante e monte Cacume, poi si perdono sui sentieri della stessa montagna

Monte Cacume Patrica
di Emiliano Papillo
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Lunedì 11 Marzo 2019, 15:38 - Ultimo aggiornamento: 18:04
Vanno a un convegno sul Monte Cacume e Dante, poi s'inerpicano lungo i sentieri della stessa montagna e si perdono. E' la disavventura di cui, domenica pomeriggio, sono state protagoniste tre donne, tutte ultrasettantenni romane. Le signore, dopo aver partecipato al convegno organizzato dal comune di Patrica che presentava il progetto Monte Cacume e Dante, hanno deciso di raggiungere la vetta del monte patricano citato da Dante Alighieri nella Divina Commedia.

Una passeggiata iniziata nel pomeriggio ma che al calar del sole si è trasformata in un incubo. Le tre anziane donne hanno infatti perso il sentiero per tonare a valle. Intorno alle 19 di ieri hanno dato l'allarme ai carabinieri che hanno subito allertato anche la Protezione Civile di Patrica guidata da Andrea Del Monte, quella di Supino, i vigili del fuoco ed il soccorso alpino.

La macchina dei soccorsi si è subito messa al lavoro e grazie agli uomini della Protezione Civile esperti conoscitori del territorio, si è potuto raggiungere le donne dopo circa un'ora. Non è stato facile riportarle a valle, ma l'intervento dei carabinieri, soccorso alpino e vigili del fuoco ha consentito che intorno alle 23 le tre donne erano nella parte bassa. Sono state visitate dai medici e sono in ottima condizione di salute. 

«L’intervento è stato puntuale e tempestivo - ha dichiarato il Sindaco Fiordalisio- , salire sulla montagna nelle ore buie e in condizioni climatiche avverse è estremamente complicato, pertanto mi preme sottolineare quanto sia prezioso e fondamentale avere un Gruppo Comunale di Protezione Civile così professionale e strutturato, coordinato da Andrea Del Monte e Paolo Iafrate e supportati dall’Assessore Fiorella Simoni».

«Un elogio e una sottolineatura particolare - ha aggiunto Fiordalisio - la esprimo personalmente al volontario Amedeo Cellini, veterano e straordinario conoscitore dei sentieri di Monte Cacume. È soprattutto grazie a lui l’immediato ritrovamento delle tre donne».
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