Aereo caduto, l'Europa non ferma i 737 Max. Boeing crolla in Borsa, -11%

Aereo caduto, l'Europa non ferma i 737 Max. Trovate le scatole nere, Boeing crolla in borsa
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Lunedì 11 Marzo 2019, 07:22 - Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 07:20

Saranno le scatole nere del Boeing 737 Max a rivelare cosa sia successo subito dopo il decollo. Ethiopian Airlines ha confermato di aver recuperato sia il registratore della cabina di pilotaggio sia i dati di volo. La compagnia, nel frattempo, ha dichiarato di aver «sospeso le operazioni commerciali di tutti gli aeromobili Boeing 737-Max 8 dopo il tragico incidente».

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Sospesi i voli del Boeing 737 Max, oltre che in Etiopia, anche in Cina e nelle Filippine. L'Enac, nel frattempo, ha rivelato che i Boeing 737 Max nella flotta italiana sono tre, in uso alla compagnia Air Italy e che il vettore italiano opera in piena osservanza delle prescrizioni operative emesse dal costruttore Boeing e approvate dall'ente americano Federal Aviation Administration. Prescrizioni operative emesse dal costruttore Boeing che «sono del tutto inaccettabili e inadeguate
» per i consumatori, che chiedono all'Enac «di sospendere immediatamente, a titolo precauzionale, i voli dei Boeing 737 Max, in attesa degli opportuni accertamenti». Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, criticando le recenti affermazioni di Enac sul rispetto delle prescrizioni da parte dei velivoli di questo tipo presenti nella flotta italiana.



Il pericolo. «Se corrispondesse al vero che il software che corregge il profilo di volo non può essere disattivato dal pilota nemmeno in caso di anomalia, ci troveremmo di fronte a una pericolosissima assurdità. D'altronde all'Enac dovrebbe bastare l'appello dell'Associazione nazionale piloti (Anp), di mettere a terra le macchine e fare i controlli necessari, per intervenire e sospendere i voli. Non si capisce cosa stia aspettando: una terza tragedia», prosegue Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.


Crollo in borsaCrollo del titolo Boeing a Wall Street, con una perdita in apertura di contrattazioni di oltre l'11 per cento. Se l'andamento venisse confermato, si tratterebbe della perdita più marcata dagli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001. Etiopia, Cina e Indonesia hanno sospeso tutti i voli dei Boeing 737 Max 8, il modello dell'azienda statunitense coinvolto nella tragedia di ieri di Addis Abeba, a cinque mesi da un altro incidente in Indonesia.

Ethiopian Airlines ha bloccato tutti gli aerei Boeing 737 Max, cioè quelli dello stesso modello precipitato ieri 6 minuti dopo il decollo causando 157 morti. A renderlo noto la compagnia aerea in un tweet.
«A seguito del tragico incidente del 10 marzo - si legge - Ethiopian Airlines ha deciso di tenere a terra tutti i Boeing 737 Max. Non si conoscono ancora le cause della sciagura - prosegue la nota - e la decisione è presa in via precauzionale. La compagnia - conclude il comunicato - diffonderà ulteriori informazioni non appena disponibili».

Agenzia europea: presto per decidere. L'agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) sta «monitorando da vicino» la situazione dopo l'incidente aereo che ha coinvolto un aerei Boeing 737 Max8 della Ethiopian Airlines. Lo ha detto un portavoce, secondo quanto riporta l' agenzia Bloomberg. È troppo presto per fornire indicazioni alle compagnie europee, o per agire, ha detto il portavoce. L'Easa è in contatto con l'autorità americana Federal Aviation Administration (Faa) e con le autorità etiopi.

Quello di ieri è il secondo incidente per il Boeing 737 Max 8, a cinque mesi da quello della Lion Air verificatosi in Indonesia, in cui persero la vita 189 persone.

La stessa decisione è stata annunciata dall'Autorità per l'aviazione civile in Cina (CAAC). Boeing 737 MAX sono in servizio di Air China, China Eastern Airlines e China Southern Airlines. Anche nel caso del Boeing 737 MAX precipitato lo scorso 29 ottobre in Indonesia, l'incidente era avvenuto poco dopo il decollo e l'aereo, operato dalla Lion Air, era nuovo. Le vittime della tragedia aerea di ieri sono di 35 nazionalità. Fra loro, oltre alle otto vittime italiane, anche nove francesi e otto americani.

 

 


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L'aereo della compagna di bandiera etiope, con 149 passeggeri e 8 membri dell'equipaggio, era decollato alle 8.38 locali (le 10.38 italiane) dallo scalo di Addis Abeba, diretto in Kenya. Ma qualcosa è andato subito storto. I radar hanno evidenziato una «velocità verticale instabile» ed effettivamente il comandante ha contattato terra avvertendo che c'era qualcosa che non andava e ottenendo l'autorizzazione al rientro. Purtroppo, senza successo: alle 8.44 il Boeing si è schiantato al suolo, 60 chilometri a sud-est di Addis Abeba.

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