E' quanto stima l'Ufficio studi della CGIA, associazione che rappresenta imprese artigiane e PMI del Veneto, in un esercizio analitico sull'impatto dell'opera, effettuato incrociando i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti relativi alla spesa ancora da sostenere e quelli sull'importo delle uscite complessive in capo alla nostra Amministrazione pubblica previste per il 2019 (803,3 miliardi di euro).
"Premesso che non siamo degli economisti dei trasporti e pertanto non siano in grado, per esempio, di valutare l'impatto socio-ambientale di un'opera così importante - spiega Paolo Zabeo, coordinatore dell'Ufficio Studi di CGIA - ci siamo permessi di realizzare un esercizio teorico come provocazione. Sebbene sovrastimati, gli 11 miliardi che dovremo spendere sono una cifra importante. Tuttavia, se rapportati alla spesa di cui si farà carico lo Stato nel 2019, diventano ben poca cosa".
"Sarebbe un grave errore non realizzare il progetto perché troppo costoso", aggiunge Zabeo, sottolineando "se l'infrastruttura verrà definitivamente bloccata, rischiamo di aumentare il sovrapposto della bolletta logistica italiana che, secondo un'analisi condotta qualche anno fa dal ministero dei Trasporti, grava sul nostro sistema Paese per 13 miliardi l'anno".
"La Tav Torino-Lione- secondo il segretario Renato Mason- deve essere realizzata perché questa è uno snodo fondamentale del corridoio europeo Lisbona-Kiev che, se realizzato, proietterà al centro dell'Europa dell'Est tutta l'area produttiva del nord Italia. Per un'economia che basa buona fetta del proprio Pil sull'export, investire in infrastrutture di trasporto è indispensabile per migliorare la competitività del Paese."
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