MWC, Zte effettua la prima videochiamata europea in 5G fra Barcellona e L'Aquila

MWC, Zte effettua la prima videochiamata europea in 5G fra Barcellona e L'Aquila
di Francesco Malfetano
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Mercoledì 27 Febbraio 2019, 15:33 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 16:48
C’è un filo rosso che unisce L’Aquila e Barcellona: è il 5G di Zte. L’azienda cinese - approfittando dell’importante palcoscenico offerto dal Mobile World Congress di Barcellona - ha realizzato la prima videochiamata in 5G da un capo all’altro del Mediterraneo mettendo in connessione proprio il capoluogo abruzzese con lo stand del MWC. Uno step importante che dimostra come si stiano compiendo passi da gigante nella ricerca e lo sviluppo della banda ultra-larga grazie ai sostanziosi investimenti. «Solo nei primi nove mesi del 2018 abbiamo investito più di 8 miliardi e mezzo di dollari in questo settore». A riferirlo, evidentemente orgoglioso del risultato, è Hu Kun presidente di Zte in Europa.

«In questo modo - continua il Kun - contiamo di essere pronti non appena avremo il via libera da parte delle istituzioni». Sulla certificazione della sicurezza delle reti infatti, si sta combattendo una guerra commerciale senza precedenti che ovviamente riguarda anche l’Italia. Proprio per questo motivo da poco l’azienda cinese ha formato un piccolo team («meno di dieci esperti in comunicazione istituzionale») che sta lavorando a stretto contatto anche con il governo italiano, nonostante come specifica il manager «non abbiamo ricevuto nessuna richiesta specifica». Inoltre Zte, che ormai ha eletto il polo industriale de L’Aquila a suo quartier generale europeo, sta realizzando un «centro di sicurezza» dove saranno a disposizione di chiunque voglia controllare tutte le infrastrutture - dalle antenne ai modem - che daranno vita al 5G. Segnali importanti che mirano a sbloccare la situazione, velocizzando il raggiungimento degli standard necessari per rendere la banda ultra larga una tecnologia applicabile nei settori più svariati. «Qui al MWC mostriamo alcuni delle applicazioni a cui stiamo lavorando - spiega Kun - soprattutto rispetto all’applicazione industriale. In ogni caso siamo pronti a rispondere ai diversi tipi di esigenze dei nostri clienti: attività industriali, realtà aumentata, intelligenza artificiale, guida autonoma, robot e servizi automatizzati ma anche offrire maggiore copertura. Noi siamo pronti».

La rivoluzione 5G quindi, almeno secondo Zte, è davvero a un passo. Anche perché, come spiega Zhu Yongxing Heng Yunjun, presidente della sezione infrastrutture: «Siamo finalmente riusciti a raggiungere la velocità di mezzo microsecondo, il che consente alle reti a bassa latenza di funzionare con una sincronizzazione vicina al nanosecondo». Non è però solo la velocità a stupire - «100/200 giga stabili» garantisce Yunjun - quanto la lunga gittata raggiungibile attraverso la trasmissione ottica. Negli ultimi test ad esempio, i tecnici dell’azienda cinese sono riuscita a raggiungere anche «400 giga a circa 600 km di distanza», una possibilità che renderebbe molto più competitiva fin da subito (soprattutto nell’ottica di un rapporto costi-benefici) questo tipo di tecnologia.

Sebbene le prime applicazione della superconnessione riguarderanno poco i consumatori in senso stretto, proprio al MWC sono stati lanciati alcuni dispositivi in grado di connettersi al 5G. Tra questi il nuovo Axon 10 Pro 5G di Zte. Progettato con la più recente piattaforma mobile Qualcomm Snapdragon™ 855 insieme al modem Snapdragon DX50 5G e un AI Performance Engine, il nuovo dispositivo supporta il sub-6G e offre agli utenti un’esperienza completamente nuova, per esperienze di video e gioco estremamente veloci. Tutto unito a un design elegante, riconoscimento dell’impronta digitale in-display più veloce, e un audio notevole. Tuttavia non sono ancora noti né la data di rilascio ufficiale (comunque entro la prima parte del 2019) che il prezzo. In pratica, non resta che attendere, il 5G sta arrivando.
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