«Le figlie della signora, già nel giugno 2018 - spiega in una nota la Congregazione cristiana ei Testimoni di Geova - hanno raccontato di essere andate via di casa per i gravi maltratamenti fisici e psicologici a cui le sottoponevano suoi genitori.
La loro è stata una scelta personale, non indotta in alcun modo dalla loro confessione religiosa». Grazia Di Nicola non sarebbe stata espulsa dalla congregazione per essersi sottoposta a una trasfusione di sangue. «La signora - prosegue la nota - decise di accettare l'emotrasfusione per una sua precisa volontà e non perché quella fosse l'unica opzione terapeutica».
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