Un'iniziativa che ha suscitato molte critiche, di militari, cittadini e anche parlamentari. Tra cui Maurizio Gasparri, di Forza Italia, che lo invita a dimettersi per la sua «condotta immonda». E il ministro Trenta, a stretto giro, interviene per definire il video «del tutto inadeguato» e prendere le distanze. Controreplica di Tofalo: «il Paese non è più abituato alla satira», si preferisce l'ipocrisia. Nel video postato su Facebook e usato per molte parodie, su diversi argomenti, scorre sottotitolato un dialogo tra Hitler e i suoi generali.
Uno di loro dice «e poi ci sarebbe il problema del Cocer, si stanno agitando dopo la sentenza della Consulta, temono di tornare ai reparti dopo venti anni di vacanze romane». «Va beh, ditegli di stare tranquilli - replica Hitler-Ganz - che parlo io con il ministro».
Nel suo post, Tofalo scrive: «Alla vigilia di importanti cambiamenti l'ironia ci viene sempre in soccorso. Dedicato a tutti gli uomini e le donne della Difesa, di ogni latitudine e di ogni grado». Ma i militari non sembrano averla presa bene.
«Fuori luogo e inopportuno, un sottosegretario non può postare cose del genere, i politici (quelli veri) queste cose non le fanno», scrive Salvatore Micciché. Gli fa eco Salvatore Sasso Deidda: «Sottosegretario, penso che la sua uscita sia veramente infelice e non sia ironica per nulla ma traspare una scarsa considerazione verso il personale delle Forze armate che merita rispetto».
E Leonardo Bitti, facendo riferimento alle regionali di domenica: «Vediamo se questa satira sarà gradita anche in Sardegna... faccia un favore a tutti si dimetta... la smetta di giocare con i soldati... già ci ha provato e non gli è venuto un granché bene con la storia dell'equipaggiamento e dei lanci...». Un riferimento, quest'ultimo, ad alcuni video postati da Tofalo: in mimetica, quando era in visita ai militari dell'operazione Strade Sicure, o mentre si lancia in tandem con il paracadute, in occasione di un incontro con i parà della Folgore. Poco dopo, in campo è intervenuto lo stesso ministro della Difesa.
«È del tutto inadeguato che un sottosegretario, dunque un rappresentante dello Stato, pubblichi un video del genere sul suo profilo ufficiale», affermano dall'entourage della Trenta. «Prendiamo ovviamente le distanze da questa scelta, che viola la consueta e doverosa grammatica istituzionale».
Tofalo replica alle critiche con un post scriptum, sempre su Facebook. «Questo video, prima di pubblicarlo sul mio profilo, girava in tutte le chat della Difesa», scrive. «Leggendo alcuni commenti mi accorgo che il Paese non è più abituato alla satira, sempre più spesso si preferisce coprire qualunque argomento con il velo dell'ipocrisia.
Un saluto cordiale a tutti gli attori istituzionali che nei prossimi mesi saranno i protagonisti del cambiamento che il Parlamento sovrano vorrà realizzare. Buon lavoro a tutti, nella consapevolezza che tutti stiamo dando il massimo».
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