Pedofilia, migliaia di casi di abusi nella Chiesa

Papa Francesco al summit sulla Protezione dei minori in Vaticano
3 Minuti di Lettura
Giovedì 21 Febbraio 2019, 17:25 - Ultimo aggiornamento: 17:58
Sono migliaia i casi di abusi sessuali su minori commessi in tutto il mondo da uomini di Chiesa. Statistiche complessive e aggiornate non ne esistono, ma mons. Charles Scicluna, già «promotore di giustizia» della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha annunciato oggi al briefing sui lavori del summit sulla Protezione dei minori, che la Congregazione sta lavorando all'elaborazione di un dossier statistico che dovrebbe essere diffuso «nei prossimi mesi» accompagnato da note di contesto.

Nel giugno 2009 il cardinale Claudio Hummes, prefetto per il Clero dichiarò al settimanale cattolico spagnolo Vida Nueva che «la Chiesa non può chiudere gli occhi di fronte ai casi di pedofilia tra i propri preti, che in alcune diocesi arrivano a coinvolgere quattro preti su cento», rettificando quanto detto il 5 gennaio 2008 all'Osservatore Romano, cioè che tra i sacerdoti «neppure l'1% ha a che fare con problemi di condotta morale e sessuale».

Nel settembre del 2009 l'arcivescovo Silvano Tomasi, allora osservatore permanente della Santa Sede all'Onu di Ginevra, dichiarò al Consiglio dei Diritti Umani che, stando alle ricerche interne, nel clero cattolico solo tra l'1,5% e il 5% era coinvolto in abusi sessuali su minori. Per Scicluna, tali stime sarebbero sovradimensionate rispetto al numero delle denunce di chierici accusati di abusi pervenute dalle singole diocesi all'ex Sant'Uffizio negli anni 2001-2010: esse avrebbero coinvolto circa 3.000 sacerdoti, dei quali propriamente pedofili circa un decimo.

Secondo i dati della Chiesa cattolica a fronte di una popolazione media di circa 440.000 membri del clero nel mondo, i chierici colpevoli di abusi su minori risulterebbero all'incirca lo 0,67%, dei quali propriamente pedofili lo 0,067%. Tra le varie vicende «nazionali», spiccano alcuni dossier. Il più clamoroso rimane ancora oggi quello della diocesi di Boston, sollevato a partire dal 2002 dalla stampa: 600 articoli, 1.000 casi di bambini vittime di abusi sessuali e psicologici, 70 preti pedofili, e un cardinale nel mirino, lo scomparso Bernard Francis Law, «riparato» in Vaticano nel 2004 come arciprete della basilica di Santa Maria Maggiore. La vicenda è stata raccontata dal film premio Oscar Spotlight.

L'anno scorso, invece, il gran giurì della Pennsylvania ha certificato a partire dagli anni '40 più di 300 preti abusatori e oltre mille vittime, oltre a coperture sistematiche che hanno portato alle dimissioni del cardinale di Washington Donald Wuerl. Inchieste analoghe sono partite in una quindicina di Stati Usa.

In Irlanda, negli anni, due indagini indipendenti governative che hanno scoperchiato il sistema di omertà: il rapporto Ryan ha raccolto oltre 2.500 testimonianze di violenze e abusi su minori nelle scuole, nei seminari, nelle parrocchie cattoliche tra il 1930 e la fine degli anni Settanta, e il rapporto Murphy che ha puntato lo zoom sulla diocesi di Dublino, inquadrata dal 1975 al 2004. Conclusione: di fronte alle denunce di abusi presentate dalle vittime o dalle famiglie, i vertici della Chiesa cattolica, anziché intervenire contro i colpevoli, hanno alzato un muro di silenzio. Il caso ha costretto Benedetto XVI, nel 2010, a una storica lettera di scuse al popolo irlandese.

Fa ancora discutere il caso di Marcial Maciel Degollado, il fondatore dei Legionari di Cristo, condannato dall'ex
Sant'Uffizio alla rinuncia del ministero pubblico e a una vita riservata il 19 maggio 2006, dopo un'indagine durata più di un anno, ma con denunce che risalivano già al 1956 sulla sua doppia e tripla vita, con abusi anche sui figli naturali. Un caso in cui hanno pesato le forti protezioni di cui il messicano Maciel godeva in Vaticano nell'era di San Giovanni Paolo II.

Papa Francesco si è dovuto confrontare con la grave situazione della Chiesa cilena, dove il caso di Fernando Karadima, sacerdote e abusatore seriale, è stato paragonato a un secondo caso Maciel. Dopo una prima sottovalutazione del caso, il Papa ha ordinato una nuova inchiesta, sia sugli abusi che sulle relative coperture da parte di vescovi, a conclusione della quale ha spretato Karadima e ricevuto le dimissioni in blocco dell'intero episcopato cileno.

Un quadro esaustivo della situazione in Germania lo ha dato uno studio pubblicato nel settembre scorso e commissionato dalla stessa conferenza episcopale del Paese: 3.677 minori sono stati coinvolti in casi di abuso da parte dei sacerdoti in un arco temporale di quasi settant'anni, dal 1946 al 2014. In tutto sono 1.670 i sacerdoti accusati di aver abusato sessualmente di bambini che nella metà dei casi avevano meno di 13 anni. 

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA