Il premier albanese Rama: «I cittadini dalla mia parte, dietro la protesta il vecchio potere»

Il premier albanese Rama: «I cittadini dalla mia parte, dietro la protesta il vecchio potere»
di Marco Ventura
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Giovedì 21 Febbraio 2019, 01:00 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 08:42
Ma quale protesta di popolo! Qui non siamo di fronte a gilet gialli o studenti o sindacati o altre forze sociali. Questa è la protesta organizzata dell’establishment di 5 anni emezzo fa che è stata mandata via a furor di popolo con un milione di voti. Mi colpisce che i media italiani abbiano dato tanta importanza a una manifestazione dell’opposizione in cui si è incitato alla violenza inmodo inaudito». Edi Rama, 54 anni, socialista, premier albanese dal 2013, si prepara a un’altra giornata di passione. Destra e sinistra all’opposizione hanno promesso di portare in piazza migliaia di persone. Sabato i dimostranti sono quasi riusciti a entrare nel palazzo del governo.

«Gli italiani devono sapere che siamo semplicemente alla vigilia delle elezioni amministrative», dice Rama in perfetto italiano. «L’opposizione è molto indietro nei sondaggi, sa che va a perdere in quasi tutte le città.Evuolechemidimetta.»

Ma la piazza sarà piena. Che istruzioni ha dato alla polizia?
«Che cosa ci vuole a raccogliere 10-15mila persone in un Paese che per quanto piccolo, ha 4.2 milioni di abitanti? Io non do istruzioni, non sono il capo della polizia o il ministro dell’Interno, non spetta a meorganizzare secondo legge la difesa dei limiti legali di una manifestazione. La polizia sabato è stata fantastica,nonc’è statoun solo ferito tra imanifestanti in un paese nel quale tanti anni fa, nel 2011, quattro dimostranti vennerouccisiper stradasparando dalle finestre delpalazzo…»

Si riferisce a quando Lulzim Basha, leader del partito democratico di centrodestra, era ministro dell’Interno?
«Non parlo mai dei miei avversari in una lingua straniera, anche se è la lingua di mia nonna. Che aveva origini italiane».

L’opposizione ha abbandonato il Parlamento.Comesi andrà avanti?
«Me lo dica lei, anche voi avete passato una fase nuova di una opposizione diversa che ora è al governo, ma mai ho sentito che abbia minacciato di bruciare i mandati parlamentari.»

Sali Berisha, leader storico del Pd, la accusa di brogli elettorali…
«Prima delle elezioni di un anno e mezzo fa, pur avendo lamaggioranza accettammo un compromesso per cui all’opposizione andò metà governo compreso il ministro dell’Interno, più 35mila scrutatori divisimetà emetà tra lamaggioranza e l’opposizione.Chehacontrofirmato i risultati senza nessuna contestazione.»

L’opposizione parla di un venti per cento di voti falsati…?
«L’Osce ha legittimato in pieno i risultati come frutto di elezioni secondo standard internazionali, e i nostri avversari nonhanno obiettato nulla fino a ottobre quando è cominciata la battaglia per la leadership nel loro partito. L’Osce ha solo raccomandato di fare la riforma elettorale per migliorare il sistema e noi abbiamo invitato l’opposizione a scriverla, e l’avremmo approvata. Invece hanno abbandonato il Parlamento per 6mesi. Sono loro a dire che con Edi Rama non hanno chance di vincere. E vogliono che mi dimetta per fare un governo di transizione. Sarebbe come chiedere alla Juventus, siccome è troppo forte, di accettare che la formazione la facciano altri, non il suo allenatore, e che arretri in classifica ricominciando da capo il campionato…senzaRonaldo!»

Lei è per caso juventino?
«Per caso, sì… I governi di transizione si fanno quando c’è un problema di rappresentanza, mentre noi abbiamo da soli lamaggioranza assoluta e siamo avanti in tutti i sondaggi. Non è un gioco, abbiamo non solo il diritto ma il dovere di rappresentare la volontà degli elettori. Le prossime elezioni saranno nel2021.»

I suoi avversari la paragonano a Maduro?
«A differenza che in Venezuela, in Albania gli americani e l’Europa hanno fattoappelloall’opposizione perché si sottometta ai princìpi democratici. Se fossiMaduro, avrei io dei problemi con Usa o Ue. L’opposizione dà un’immagine falsata del Paeseedel futurodell’Albania.»

Berisha sostiene che lei potrebbe fare una brutta fine…
«Dice pure che l’unico modo per mandarmi via è una pallottola in fronte, ma non voglio commentare. E poi l’Albania ai tempi di Berisha bruciava. Vuole solo ostacolare la riforma della giustizia. Sono più di 50 imagistrati corrottiche abbiamobuttato fuori.»

La accusano di collusione col narcotraffico…
«Parole forti che l’Albania non merita, noi abbiamo ereditato un problema molto serio di coltivazione di cannabis e traffico di marijuana e l’abbiamo aggredito. La guardia di finanza, sotto l’ombrello Ue, fa il monitoraggio aereosullepiantagioni e gli ultimi rapporti confermano quanto ledico.»

Problemi con il governo italiano?
«Mai e poi mai. I governi italiani di destra hanno sempre lavorato in modo fantastico con i governi albanesi di sinistra e viceversa. In Albania più di 20mila italiani fanno business, lavorano, estudiano. E in Italia ci sono centinaia di migliaia di albanesi.»

Nessun rischio che degenerando la situazione, riparta l’esodo verso l’Italia?
«Ma no! Ma no! Questa è solo una rivolta nel palazzo, della politica di quelli che sono stati mandati via e sognano l’impossibile. Cioè di tornarealgovernosenzapassareper il voto.» 
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