La golden list. La decisione è stata presa durante i lavori del XIII Comitato per la protezione dei beni in caso di conflitto armato, che si è svolto a Parigi presso la sede dell'Unesco il 6 e 7 dicembre 2018. Nella medesima lista sono stati inseriti la Biblioteca Nazionale di Firenze, il Monastero di Geghard e Alta Valle dell'Azat in Armenia e la villa Tugehghat nella Repubblica Ceca.
Cosa significa? L'iscrizione nella speciale lista comporta l'immunità del sito archeologico: in caso di conflitto armato i siti debitamente contrassegnati con lo scudo blu della Convenzione non possono essere oggetto di attacchi né essere utilizzati per fini militari.
Soddisfazione del direttore. «Il riconoscimento dell’immunità - dichiara il direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, Andrea Bruciati – è significativo dell’enorme importanza che il nostro patrimonio riveste e del suo profondo valore simbolico.
Si tratta per noi, che viviamo un’epoca e un contesto geografico di relativa tranquillità, di un’occasione per ribadire i valori della pace e della convivenza civile, ricordando come la guerra, oltre a mietere vittime talora inermi, produca spesso un ulteriore male, la distruzione della memoria e della storia, patrimonio non dei singoli popoli, ma dell’umanità intera».
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