OBIETTIVO CHAMPIONS
Detto questo però oggi scenderà in campo una squadra che ha ben in mente che l’obiettivo principale della stagione è il quarto posto. Proprio per questo motivo il tecnico biancoceleste avverte: «Gli infortunati non devono essere un alibi, andiamo avanti con lo spirito giusto». Già, la Champions ma nel giro di 10 giorni i biancocelesti si giocheranno anche l’Europa League e l’andata della semifinale di coppa Italia: «Vogliamo andare in fondo a tutte e tre» ha ribadito Inzaghi. Ieri ha parlato a lungo al gruppo sottolineando l’importanza del momento. Vietato mollare adesso. C’è bisogno di dare fondo a tutte le energie mentali possibili per superare i continui ostacoli che la Lazio si ritrova lungo il percorso. Bisognerà pensare una partita alla volta. Tradotto: testa solo a Genoa. Da questa sera si penserà al Siviglia. «Prandelli è un ottimo allenatore, lo stimo. Ha due attaccanti bravi come Sanabria e Kouame che attaccano la profondità, dovremo fare attenzione» ha evidenziato Inzaghi che ironia del destino si gioca un pezzetto di futuro contro quel Cesare che avrebbe potuto prendere il suo posto tre anni fa.
CIRO DALLA PANCHINA
Scelte obbligate, dunque, ma per nulla semplici. Non cambierà modulo anche se in settimana qualche pensierino sulla difesa a 4 lo ha fatto. Strakosha in porta, la linea a tre sarà composta da Patric, Acerci e Radu. Quest’ultimo non è al meglio ma stringerà i denti. Il reparto arretrato è a pezzi, basti pensare che l’unico ricambio sarà il giovane Primavera Kalaj. A centrocampo Marusic e Lulic giocheranno esterni, Romulo sarà spostato nel ruolo di mezzala, dalla parte opposta ci sarà Cataldi. Un ritorno da ex per entrambi. In regia andrà Badelj che finalmente avrà la chance chiesta a gran voce nei giorni scorsi. Il croato non è felice della situazione, avrebbe voluto maggiore spazio nel corso della stagione. In avanti il duo Correa e Caicedo. Immobile ieri ha svolto l’allenamento ma partirà lo stesso dalla panchina. La paura è che Ciro possa peggiorare la situazione: è al limite della lesione muscolare. Inzaghi non vuole commettere altri errori.
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