È vero, la Città eterna è di per sé un museo a cielo aperto. Questo però non convince i turisti a tornare, perché rispetto a mete come Londra, Parigi, Berlino e Barcellona la percentuale di quelli che fanno il bis, dopo la prima visita, è più bassa. Roma, secondo qualcuno, è una città noiosa, a Londra ti muovi tra teatri e musical, a Berlino tra discoteche all’avanguardia, qui d’inverno rischi di rientrare in hotel alle 22.
Queste cifre, messe in fila da Alessandro De Nisco, preside di Economia all’Università degli Studi Internazionali in un convegno organizzato da Confimprese Roma Area metropolitana, sono la fotografia delle difficoltà di una città che ogni anno attira quasi 15 milioni di turisti, ma non migliora la qualità dei visitatori e la capacità di spesa.
Così magari di qualche punto percentuale i turisti aumentano, ma i fatturati non vanno di pari passo, in bassa stagione le stanze vengono svendute, i visitatori si limitano al panino, lo shopping rappresenta solo il 15% della spesa dei turisti, a Londra il 49.
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